Videoconferenza, abbiamo spiegato cos’è e a cosa serve, abbiamo spiegato come si fa e quali passi seguire per una buona esperienza di utilizzo, abbiamo spiegato quali sono le regole base per vivere una videoconferenza di qualità.

E, già che ci siamo, ci introduciamo nella conversazione che si sta svolgendo a Milano nella settimana dello Smart Working. La settimana del lavoro agile, che prevede diversi appuntamenti e che ha come obiettivo la sensibilizzazione verso una nuova, ormai imprescindibile, cultura aziendale. Cosa c’entra la videoconferenza con lo Smart Working? Lapalissiano: la videoconferenza è una componente essenziale dello Smart Working.

Ora, in questa nuova e attesa puntata dell’esclusiva rubrica multipiattaforma #RallyVideo, costruita da Sergentelorusso.it in collaborazione con www.franzrusso.it, Logitech e un system integrator di valore come Impianti, è tempo di capire come, dove e cosa devono cercare le aziende per trovare una vera videoconferenza di qualità.

Una nuova puntata che, grazie a questo video esclusivo realizzato da Roberto Acquati, Senior Account Manager Video Collaboration di Logiteche Simone Lo Russo, Founder & Owner di Impianti Spa, mette a disposizione dei lettori una preziosa guida pratica da guardare, ascoltare e conservare. Uno strumento per capire bene come e quali passi muovere per avere la migliore esperienza di utilizzo. E il miglior partner per integrare uno strumento, la videoconferenza, diventato la chiave di volta per la produttività aziendale e il lavoro efficace dei team.

Videoconferenza, cosa si aspettano le aziende e i clienti

Andiamo con ordine: cosa si aspettano oggi le aziende dalla videoconferenza? «Oggi le aziende chiedono di avere più spazi e semplicità – racconta Roberto Acquati –. La richiesta sempre più pressante è infatti quella di poter attrezzare più sale per fare videoconferenza, con una facilità crescente e, soprattutto evitando all’utente di ricorrere, ogni volta, all’ausilio della persona del team IT»

Videoconferenza, piattaforma e sala, da dove si parte?

Detto questo, vale ora la pena di capire, al momento di pensare o impostare un progetto di videoconferenza come e in che direzione devono muovere i primi passi le imprese. «Per quanto concerne la piattaforma – continua Acquati – è importante ancora una volta l’estrema flessibilità. L’azienda e gli utenti devono essere liberi di utilizzare piattaforme cloud o on premise, senza alcun vincolo soprattutto per quanto concerne la compatibilità con gli apparati hardware. Anche e soprattutto per questo Logitech ha scelto con decisione una strategia agnostica che, attraverso l’uso, immediato e semplice del protocollo USB, permette agli utenti di scalare su qualsiasi tipo di piattaforma, tra le nuvole o proprietaria».

Per quanto concerne le sala invece «bisogna fare mente locale sul reale utilizzo della sala e capire come si intendono posizionare le persone in una sala. Consiglio di fare molta attenzione alle luci e all’arredo, che influisce moltissimo sul riverbero del suono, proprio per avere la migliore esperienza audio e anche ottica».

Videoconferenza, come si sceglie il partner corretto sul territorio?

E poi ci sono i partner, i “front man” dell’innovazione digitale sul territorio a cui, puntualmente, manager e imprese si rivolgono per provare a tradurre, nel concreto della propria realtà, ciò che i vendor promettono. «Oggi è importantissimo  – spiega Simone Lo Russo– cercare e trovare partner, system integrator sul territorio che abbiano la capacità di unire l’esistente, ovvero quello che definiamo legacy, con le nuove tecnologie, le nuove piattaforme in continua crescita e sviluppo come tutte le soluzioni di videocomunicazione web. Strumenti, servizi che gli utenti conoscono, si abituano a utilizzare e devono essere integrati al meglio all’interno dell’infrastruttura aziendale».

Elementi chiave su cui Logitech ha scommesso da tempo costruendo una relazione di alto valore proprio con Impianti.

«Impianti ha una grossa esperienza nel mondo della videoconferenza – racconta ancora Acquati-. C’è una grande attenzione sia a livello software sia a livello hardware. Una conoscenza a 360° che permette loro di dare soluzioni end to end, chiavi in mano, ai propri clienti arrivando fino alla parte di allestimento delle sale. Impianti di fatto è quell’unico punto di contatto, affidabile, che cercano manager e aziende che, spesso, non hanno tempo e forza di dedicarsi alla costruzione del progetto. Come detto capiscono, conoscono, cercano i vantaggi della videoconferenza ma li vogliono con immediatezza, semplicità, evitando di attivare processi troppo complessi. Semplicità che si trova solo in interlocutori strutturati proprio perché, come detto, la videocomunicazione professionale non può essere improvvisata e, in assenza di competenze precise, il rischio è che l’esperienza di utilizzo si riveli frustrante e metta poi in discussione interi progetti di Collaboration».

 

 

Videoconferenza, come, dove e cosa cercare per evitare brutte sorprese ultima modifica: 2019-05-10T16:22:40+02:00 da Marco Lorusso

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