HPE SMB Summit, un evento, un canale, un mercato che passa da AI, cloud e… partner
E’ l’estate del canale, non ci sono dubbi, ed è un’estate in cui i grandissimi nomi del mercato ICT stanno calando sul tavolo tutte le loro carte migliori proprio per puntellare i rispettivi ecosistemi di vendita.
E’ l’estate della grandissima accelerazione verso cloud ibrido, security e generative AI. Una accelerazione che promette vantaggi straordinari solo e soltanto a chi saprà avere le competenze necessarie per “domarla”.
Una accelerazione che proprio per essere domata e mantenere i vantaggi che promette può e deve passare solo dalle competenze dei migliori e più credibili reseller, system integrator, distributori ICT.
Un ecosistema che, oggi, ha proprio il compito di tradurre in vantaggi misurabili questa incredibile accelerazione digitale.
Ed è anche, e soprattutto, il momento di una multinazionale come Hewlett Packard Enterprise.
Ma, come sempre, andiamo con ordine.
[Rivivi, in un minuto, le emozioni dell’HPE SMB Summit di Riccione, un evento, un canale, una giornata speciale]
HPE SMB Summit, il giorno dei partner… e delle PMI
Sotto un possente sole romagnolo, il Palariccione ha ospitato nei giorni l’HPE SMB Summit, un evento che è andato ben oltre il semplice appuntamento tecnico o commerciale. In un clima carico di energia e prospettive, Hewlett Packard Enterprise ha riunito l’intero ecosistema del canale ICT italiano — partner, distributori, reseller, esperti — con un obiettivo preciso: mettere la tecnologia al servizio della trasformazione delle piccole e medie imprese italiane. Zero retorica, tanta sostanza… l’idea e la pratica era quella di mettere sul tavolo idee, soluzioni, servizi, programmi di supporto per raggiungerlo davvero questo obiettivo.
Idea e pratica arrivata in una fase, come anticipato, “magica” per HPE.
Una fase in cui ben undici diversi programmi di canale confluiscono in un unico programma globale Partner Ready Vantage, una fase in cui per la prima volta dal 2015 cambia lo storico logo… una fase in cui arriva il tanto atteso via libera alla mega operazione di acquisizione di Juniper…
Innovazione, concretezza, piccole e piccolissime imprese italiane. Mixare tutto ottenere una miscela vincente dunque. Un’impresa tutt’altro che scontata, se si considera che le PMI, pur rappresentando l’ossatura del tessuto economico nazionale, sono spesso carenti di risorse e competenze per affrontare in autonomia le sfide di digitalizzazione, sicurezza e intelligenza artificiale. Ma è proprio lì che il canale può (e vuole) fare la differenza.
HPE SMB Summit, il cuore pulsante del mercato IT
Fin dalle prime battute, il Summit ha messo in evidenza i numeri di un mercato in crescita. Il 2025 si prospetta come un anno straordinario per l’IT, sospinto dal vento impetuoso dell’AI generativa, che non solo impone una nuova architettura del pensiero tecnologico, ma ridefinisce la centralità del cloud e l’urgenza della cybersecurity. Un contesto che può trasformarsi in un’occasione straordinaria per le PMI, se guidate da interlocutori competenti, capaci di unire tecnologia e conoscenza del territorio.
Il valore del canale come ponte strategico
Dal palco sono intervenute voci di primo piano. A conferma dell’importanza del momento sul palco di Riccione è arrivato Lorenzo Piro, worldwide SR Sales Director Mid-Market & Small Businesses at HPE, un’eccellenza italiana nel management mondiale della società dunque. Un manager di esperienza che ha ricordato come il cloud, ormai maturo, assuma un valore concreto solo se integrato in una strategia di trasformazione supportata da AI.
Ma a suggelleare ufficialmente la nascita di un “One Channel” in grado di mettere nelle mani dei partner tutti, ma proprio tutti i vantaggi del portfolio integrato HPE che parte dai server e grazie alla componente Aruba tocca tutta la strategia componente Networking, ci hanno pensato i padroni di casa Daniela Quagliarella e Paolo Delgrosso. Rispettivamente Italy Channel Sales Manager di HPE Aruba e Paolo Delgrosso, Channel, Alliance, OEM and SP Director di HPE. I due manager, che conoscono alla perfezione le dinamiche, le strade, gli angoli del canale ICT italiano e internazionale, hanno offerto uno spaccato preciso sulle esigenze delle PMI: secondo recenti dati, il 37% considera l’AI generativa una priorità. Ma serve un ecosistema formato, competente, vicino ai bisogni concreti. Su questa linea si è inserita anche Eleonora Tediosi, SMB Opportunity Manager di HPE che ha valorizzato il lavoro dei partner HPE, capaci di offrire soluzioni realmente su misura.
Non si è parlato solo di futuro: si è toccata con mano l’innovazione. I partecipanti hanno potuto vedere le soluzioni HPE in azione, presentate con focus pratico sulle prestazioni e la produttività, evitando l’astrazione della teoria per puntare su strumenti pronti all’uso.
Distribuzione e formazione: i due pilastri
Il Summit ha anche dato voce ai protagonisti della distribuzione, anello fondamentale della catena del valore che vuole davvero aiutare i reseller a portare innovazione ICT nel cuore delle piccole imprese italiane. Valentina Gaini (Computer Gross) ha posto l’accento sulla necessità di rapidità e prossimità: garantire alle PMI l’accesso immediato a prodotti e servizi è oggi una condizione essenziale per la competitività.
Giorgio Rovatti, Ingram Micro, ha poi rafforzato il concetto di operatività immediata spingendo forte proprio sull’innovazione dei modelli di business e l’automazione dei processi, mentre Silvia Zagaria (TD SYNNEX) ha sottolineato il ruolo dei distributori come facilitatori di customer care e continuità, andando ben oltre il semplice approvvigionamento logistico. E Silvia Restelli (V-Valley, Gruppo Esprinet) ha riportato il discorso sulle competenze, vero terreno di sfida per l’efficacia delle tecnologie sul campo soprattutto se si parla di micro realtà di business: senza persone formate, anche la migliore soluzione resta lettera morta.
HPE SMB Summit. Un nuovo volto per una visione coerente
Il Summit di Riccione, come detto, si è svolto in un momento particolarmente dinamico per Hewlett Packard Enterprise, impegnata in una profonda ridefinizione strategica della propria immagine e dei propri programmi. Il recente rebranding dell’azienda, culminato con il nuovo logo e una comunicazione visiva più snella, mira a rappresentare non un cambiamento di rotta, ma l’evoluzione coerente della sua visione: un mondo IT sempre più unificato, intelligente e guidato dai dati.
In parallelo, HPE ha unificato sotto un’unica cornice il suo programma partner, puntando a semplificare la relazione con il canale e a rafforzare i vantaggi per i partner stessi. Un solo programma per «governarli tutti», come sottolineato dai vertici aziendali: meno complessità, più efficienza, maggiore valore.
HPE e Juniper: nasce un colosso AI-native
E in questo scenario di trasformazione non poteva mancare il riferimento alla recente acquisizione di Juniper Networks, appena finalizzata da HPE (qui il comunicato ufficiale). Un’operazione che non è solo una mossa finanziaria, ma il tassello decisivo per portare sul mercato un portafoglio cloud-native e AI-driven senza precedenti.
Con l’integrazione delle tecnologie Juniper — in particolare il software Mist AI — HPE potrà offrire soluzioni end-to-end che vanno dal data center al networking intelligente, passando per la sicurezza e l’edge computing. Il focus sarà su esperienze automatizzate, gestione semplificata e analytics predittivi, in perfetta sintonia con le esigenze delle PMI che, oggi più che mai, chiedono semplicità e affidabilità.
Proprio a ridosso del super evento romagnolo è arrivata la notizia più attesa: la Commissione Europea ha approvato l’operazione con due condizioni specifiche, a tutela della concorrenza, ma la direzione è chiara: HPE intende porsi come punto di riferimento globale per una nuova generazione di infrastrutture, dove l’intelligenza artificiale è al centro, non più solo un’aggiunta.
Un segnale forte e chiaro
La giornata di Riccione si è chiusa con una sensazione diffusa: quella di aver partecipato a qualcosa che somiglia a un punto di svolta. «E’ stato un evento coraggioso e interamente dedicato al mercato SMB – hanno commentato Daniela Quagliarella e Paolo Delgrosso -, pensato per i nostri partner, distributori, veri protagonisti di un ecosistema che guarda al futuro con concretezza e ambizione. Un’occasione per confrontarci su temi chiave come Cloud, Artificial Intelligence, innovazione tecnologica, e per riflettere insieme su come accompagnare la crescita delle piccole e medie imprese, motore dell’economia italiana.
Un evento che ci ha permesso di spiegare a questo ecosistema la straordinaria opportunità di puntare sul motore integrato, solido, ampio e potente che mette a disposizione oggi HPE proprio per affrontare queste sfide senza precedenti.
Un evento coinvolgente, dinamico, reso possibile da un grande lavoro di squadra, passione e commitment, con la partecipazione di speaker di valore e un pubblico attento e proattivo. Un momento di confronto vero, in cui il canale si è sentito parte attiva, valorizzato, centrale. Il messaggio lanciato è forte e inclusivo: il cambiamento è già in atto, ma nessuno è lasciato indietro. Le PMI sono chiamate a una nuova stagione digitale, e il canale HPE è pronto ad accompagnarle, passo dopo passo».