Il 2025 è stato l’anno del debutto sul mercato per SimpleCyb, una nuova realtà italiana della cybersecurity che in pochi mesi è riuscita a ritagliarsi uno spazio riconoscibile in un settore complesso e altamente competitivo. Alla guida c’è David Baldinotti, manager con oltre vent’anni di esperienza nella distribuzione IT, che ha impostato fin dall’inizio una strategia chiara: portare la sicurezza informatica alle PMI rendendola comprensibile, gestibile e realmente accessibile… semplice.

Un debutto realmente da record costellato da riconoscimenti di prestigio e una progressione che sta cambiando gli equilibri del mercato della security per le Piccole e medie imprese. Un mercato complesso, vitale per il nostro sistema Paese.

Nasce esattamente da qui l’idea e la pratica di una intervista esclusiva a tu per tu proprio con Baldinotti.

Un confronto diretto, aperto che fotografa un primo anno di attività vissuto, fin da subito, ad altissima velocità. Il lancio di SimpleCyb non è stato solo un’operazione di posizionamento, ma un esercizio concreto di ascolto del mercato, dei partner e delle aziende italiane, sempre più esposte a una minaccia cyber diffusa e continua. I risultati, come sottolinea il CEO, hanno confermato che la strada della semplificazione è quella giusta.

[Guarda e ascolta la prima puntata del confronto esclusivo con David Baldinotti, numero uno di SimpleCyb]

Il 2025 di SimpleCyb: un debutto costruito sulla semplicità

Nel 2025 SimpleCyb si è presentata come risposta italiana a un problema sempre più evidente: la cybersecurity è spesso troppo complessa per le piccole e medie imprese. Le PMI non sono il bersaglio più “prestigioso” per i cyber criminali, ma rappresentano oggi quello più redditizio, perché meno protetto e più vulnerabile. È proprio su questo squilibrio che SimpleCyb ha costruito il proprio modello.

L’azienda ha puntato su soluzioni gestite, pensate per sollevare le imprese dalla complessità tecnica e organizzativa della sicurezza informatica. Tecnologie di livello enterprise vengono adattate e rese fruibili per il mercato PMI, affiancate da un servizio continuo che non si limita alla piattaforma, ma include competenze, supporto operativo e conoscenza dei processi aziendali. Come evidenziato anche da analisi di settore questo approccio risponde a un’esigenza concreta del tessuto produttivo italiano, spesso privo di risorse interne dedicate alla sicurezza.

Un elemento distintivo del 2025 è stato anche il riconoscimento ottenuto agli Italian Security Awards, dove SimpleCyb è stata premiata come miglior startup cyber security. Un risultato arrivato tramite una survey tra migliaia di manager, professionisti, imprese, che ha dato legittimità e visibilità a un progetto ancora giovane ma già credibile. Un premio che, come sottolinea Baldinotti, è motivo di orgoglio ma anche di responsabilità: quella di continuare a crescere senza perdere coerenza.

[Guarda e ascolta la seconda puntata del confronto esclusivo con David Baldinotti, numero uno di SimpleCyb]

Il canale come leva strategica del modello SimpleCyb

Uno dei pilastri del debutto di SimpleCyb nel 2025 è stato il go-to-market interamente basato sul canale. Distributori e partner non sono semplici intermediari, ma parte integrante del modello di valore. La scelta di puntare al cento per cento sul canale nasce dall’esperienza diretta del management e dalla convinzione che la fiducia si costruisca solo attraverso relazioni solide e continuative.

Il modello di ingaggio è stato pensato per essere flessibile, capace di adattarsi a partner con livelli di maturità molto diversi. Ci sono realtà che vogliono semplicemente rivendere un servizio richiesto dal cliente e altre che desiderano essere coinvolte attivamente nel monitoraggio, nella gestione degli allarmi e nei piani di remediation. Nel mezzo, c’è la maggioranza dei partner italiani: aziende competenti sull’infrastruttura IT, ma prive delle risorse necessarie per garantire un presidio cyber 24 ore su 24, 7 giorni su 7. È qui che SimpleCyb ha trovato il suo spazio naturale, diventando un’estensione operativa dei partner stessi.

Questo approccio è stato più volte evidenziato anche da fonti autorevoli del settore, come l’analisi pubblicata su sergentelorusso.it, che definisce SimpleCyb una risposta concreta e pragmatica alla “tempesta cyber” che spaventa le PMI italiane. Un target particolarmente “ambito” dai cyber criminali internazionali proprio perché lo storico reticolato di piccole e piccolissime imprese italiane comprende, spesso, eccellenze che fanno parte di filiere e punti di contatto con multinazionali e imprese di livello enterprise. Accedere dunque ai dati di queste piccole eccellenze italiane vuol dire spesso, accedere a dati e informazioni di grande, grandissimo valore.

[Guarda e ascolta la terza puntata del confronto esclusivo con David Baldinotti, numero uno di SimpleCyb]

Gli obiettivi di SimpleCyb per il 2026: dalla startup alla solidità

Se il 2025 è stato l’anno della partenza, il 2026 rappresenta per SimpleCyb l’anno della trasformazione da debuttante brillante a realtà solida e continuativa. Baldinotti è chiaro: in un mercato come quello della cybersecurity non basta crescere velocemente, serve affidabilità nel tempo.

Gli obiettivi per il 2026 ruotano attorno allo sviluppo di nuove soluzioni e servizi pensati per supportare il canale e aiutare le aziende ad affrontare un contesto normativo sempre più stringente. Temi come la consapevolezza degli utenti, i servizi di virtual CISO e il CISIRT as a service diventano centrali anche alla luce della direttiva NIS2, che impone nuovi obblighi e responsabilità a molte organizzazioni italiane.

Accanto al mondo IT tradizionale, il 2026 vedrà un’attenzione crescente verso la sicurezza OT. La digitalizzazione industriale, spinta prima dall’Industria 4.0 e oggi dall’Industria 5.0, ha ampliato la superficie di attacco delle aziende manifatturiere, spesso ancora basate su sistemi legacy. SimpleCyb si propone di intervenire proprio in questo spazio, con soluzioni dedicate al discovery degli asset, alla threat intelligence e alla valutazione dell’anzianità e della vulnerabilità dei sistemi industriali.

Il filo conduttore resta l’ascolto. Secondo Baldinotti, è dall’esperienza quotidiana con clienti e partner che nasce l’evoluzione dell’offerta. Un approccio che guarda al 2026 non come a un semplice step di crescita, ma come a una fase di consolidamento culturale e tecnologico, in cui la cybersecurity diventa finalmente parte integrante del business delle PMI italiane.

In un panorama in cui gli attacchi informatici occupano quotidianamente le cronache e la complessità normativa cresce, SimpleCyb punta a essere non solo un fornitore di soluzioni, ma un abilitatore di fiducia. Il debutto del 2025 ha tracciato la direzione. Il 2026 sarà l’anno in cui quella visione dovrà dimostrare di poter durare nel tempo.

SimpleCyb, il debutto da record e la visione strategica che guarda al 2026 «così rivoluzioniamo la security per le PMI» ultima modifica: 2025-12-28T17:40:42+01:00 da Marco Lorusso

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