Hybrid Cloud: cos’è e perché oggi è la chiave di volta per le imprese che corrono verso l’AI? Intanto il vocabolario, che non fa mai male.
Il concetto di hybrid cloud indica un’infrastruttura IT che combina ambienti di cloud privato e cloud pubblico, permettendo all’azienda di usare ciascuno in base alle specifiche esigenze di sicurezza, prestazioni, scalabilità e costo.
In pratica, l’organizzazione può decidere di mantenere dati sensibili o applicazioni critiche in un ambiente controllato (il cloud privato), mentre sfrutta il cloud pubblico per l’elaborazione elastica, per applicazioni che richiedono grande scalabilità o per progetti di intelligenza artificiale (AI). Questa architettura ibrida consente di ottenere il meglio dei due mondi: controllo + elasticità.
Perché l’hybrid cloud è essenziale nell’era dell’intelligenza artificiale
In una fase in cui l’Artificial Intelligence sta diventando il motore dell’innovazione aziendale — dalla automazione dei processi alla generazione di insight dai dati — avere un’infrastruttura ibrida significa essere pronti a gestire grandi volumi di dati, a spostarli tra ambienti diversi, a ottimizzare tempi e costi. Il cloud pubblico assicura capacità quasi illimitata per addestrare modelli, elaborare analytics o sperimentare applicazioni AI; il cloud privato, invece, interviene nei casi in cui servono latenza bassa, conformità regolamentare o forte controllo sui dati.
In questo scenario, l’hybrid cloud diventa non un’opzione, ma un vero e proprio asset strategico per le imprese che vogliono competere. Lo dice il mercato, lo dicono le imprese che hanno imboccato questa strada, lo dicono i principali analisi internazionali.
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Cosa dicono i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano
Per comprendere meglio la portata del cambiamento infrastrutturale in Italia, è utile guardare ai risultati dell’Osservatorio Data Center – Politecnico di Milano (School of Management del Politecnico). Secondo le ultime rilevazioni:
Il mercato dei data center in Italia sta vivendo un’accelerazione significativa: si stima un investimento di oltre 10,1 miliardi di euro per il periodo 2025-26, con una crescita prevista del +102% rispetto al biennio precedente.
Nel 2024 la potenza nominale IT dei data center installati in Italia è passata da 438 MW a 513 MW (+17%)
Il report evidenzia che l’Italia, grazie anche al ruolo della Lombardia e dell’hinterland milanese, sta diventando un hub importante per infrastrutture data-intensive.
L’Osservatorio sottolinea che le infrastrutture digitali — di cui l’hybrid cloud fa parte integrante — sono asset strategici per la competitività nazionale.
Dati chiari, concreti che non fanno altro che confermare che l’investimento in infrastrutture è reale e che le organizzazioni italiane che adottano modelli ibridi di cloud stanno in realtà partecipando a una trasformazione più ampia, che ha riflessi sulle economie, la governance IT e la capacità di innovazione.
Come integrare l’hybrid cloud nell’IT aziendale senza perdere l’obiettivo AI
Adottare un modello ibrido non significa solo cambiare dove sono i server o spostare qualche workload. Significa ripensare l’architettura IT, rivedere la governance dei dati, garantire la sicurezza e la compliance e prepararsi a una infrastruttura che supporti l’AI end-to-end (dalla raccolta dati al modello, dalla produzione al monitoraggio). Le imprese che lo hanno già fatto stanno ottenendo vantaggi: maggiore agilità, costi operativi più efficaci, possibilità di scalare progetti AI senza dover ricostruire tutto da zero. Ecco perché l’hybrid cloud oggi è la chiave di volta: perché tiene insieme innovazione e pragmatismo, sperimentazione e controllo.
Dire e fare hybrid cloud davvero come serve e dove serve. Tutto quello che serve a Milano, arriva il Next On Tour Italia di Nutanix
E quindi? Tutti verso l’hybrid cloud? Certo ma come, da dove e con quali compagni di viaggio? Le risposte che servono e come servono tutte all’evento NEXT On Tour Italia di Nutanix (Milano, 18 novembre 2025). In questa giornata, pensata per CIO, IT manager e decision maker, sarà possibile approfondire come infrastrutture ibride, gestione dati e AI possano integrarsi nella trasformazione digitale delle imprese italiane.
Saranno presenti sessioni tecniche, testimonianze reali e momenti di networking che permettono di raccogliere tutte le informazioni necessarie per definire una roadmap IT ibrida orientata all’AI. Partecipare significa uscire dal generico e capire come mettere in campo un’infrastruttura hybrid cloud che realmente abiliti l’innovazione.
L’hybrid cloud non è più soltanto un’opzione fra tante: è un pilastro moderno dell’IT aziendale, capace di connettere dati, processi e modelli di business in un mondo dominato dall’intelligenza artificiale. I dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano mostrano che l’Italia è in piena trasformazione su questo fronte, e le imprese che sapranno muoversi oggi avranno un vantaggio significativo domani. Se vuoi capire come farlo concretamente — tecnologie, casi d’uso, partner — l’evento Nutanix NEXT On Tour Italia è un’occasione da non perdere.
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