Quadrivio e Microsoft, via ad un fondo da 300 milioni per spingere l’intelligenza artificiale made in Italy (qui il comunicato ufficiale). Un accordo destinato a trasformare l’ecosistema ICT del nostro Paese. L’obiettivo è accendere un nuovo ecosistema di Tech Company innovative.
C’è una nuova frontiera per il “made in Italy”, e questa volta non profuma di moda o design, ma di algoritmi. Il marchio di fabbrica non è più solo sinonimo di creatività artigianale, bensì di innovazione digitale. Con il lancio dell’Artificial Intelligence Private Equity Fund, Quadrivio Group — storica piattaforma di investimento italiana — unisce le forze con Microsoft per “accendere” un fondo da 300 milioni di euro destinato a sostenere le PMI italiane più promettenti nel campo dell’intelligenza artificiale.
Dietro l’operazione, c’è una visione precisa: trasformare l’Italia in un laboratorio europeo per l’applicazione industriale dell’AI. Non una moda passeggera, ma un piano strategico che punta a rendere competitive le imprese nazionali nei settori più dinamici della nuova economia digitale.
Il matrimonio tra finanza e tecnologia rivoluziona l’ecosistema ICT italiano
Il fondo, gestito da Quadrivio e con Microsoft come technology partner, rappresenta una sinergia inedita tra private equity e innovazione software. L’obiettivo è chiaro: individuare e sostenere PMI B2B che utilizzano l’intelligenza artificiale come leva di crescita in settori ad alto potenziale, come software e system integration, cybersecurity, edtech, fintech, robotica e automazione industriale.
“L’intelligenza artificiale è la più grande opportunità economica dei prossimi dieci anni — spiega Walter Ricciotti, CEO e managing partner di Quadrivio Group — e le imprese italiane devono essere messe nelle condizioni di cavalcarla, non subirla”.
Microsoft, dal canto suo, non sarà un semplice sponsor tecnologico: il team italiano guidato da Vincenzo Esposito, amministratore delegato della filiale, collaborerà nella valutazione dei target e nel potenziamento dei modelli di business delle aziende partecipate, mettendo a disposizione competenze e infrastrutture cloud.
Quadrivio e Microsoft, un fondo tematico, una missione industriale
Quadrivio non è nuova a questo tipo di strategie. Con oltre 25 anni di esperienza nel private equity e più di 2 miliardi di euro di asset in gestione, il gruppo ha costruito la propria reputazione sulla creazione di fondi tematici — dalla Silver Economy al Lifestyle, fino all’Industry 4.0. L’Artificial Intelligence PE Fund è la naturale evoluzione di questo approccio: una piattaforma d’investimento dedicata esclusivamente alla crescita tecnologica delle PMI italiane.
La leva, in ogni caso, non sarà soltanto finanziaria: Microsoft e Quadrivio vogliono costruire un vero ecosistema di innovazione, collaborando con centri di eccellenza come la Fondazione Bruno Kessler e il CMST per accelerare la ricerca applicata. Non solo, oltre al supporto finanziario, a rendere unico l’approccio di Quadrivio è il supporto per il percorso di crescita degli imprenditori assicurato dai membri esperti del Value Creation Team, manager ma soprattutto imprenditori ICT di grande successo come Christian Parmigiani e Diego Chiavarelli mettono infatti a fatto comune e a disposizione la propria esperienza e il proprio talento.
Il potenziale dell’AI per il tessuto industriale italiano
I numeri parlano da soli. Secondo il report elaborato dal gruppo, il mercato europeo dell’intelligenza artificiale raggiungerà 57 miliardi di euro entro il 2025, per sfiorare i 200 miliardi nel 2030. L’Italia, da sola, potrà generare 122 miliardi di euro di valore aggiunto entro il 2040, grazie all’adozione di soluzioni AI nei processi industriali, con un incremento medio del 19,5% dei margini operativi per le PMI.
Le applicazioni sono trasversali: dall’automazione dei processi produttivi alla gestione intelligente della supply chain, dal controllo qualità alla personalizzazione dell’offerta per i mercati esteri. L’intelligenza artificiale diventa così un moltiplicatore di competitività.
Un impatto tanto profondo da richiedere, però, anche un’attenzione etica: non a caso, tra gli advisor scientifici del fondo figurano figure come Vincenzo Esposito, numero uno di Microsoft in Italia, Francesca Rossi, global leader per l’etica dell’AI di IBM, e Alberto Sangiovanni Vincentelli, professore a Berkeley e cofondatore di Cadence e Synopsys, Francesco Profumo, Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del Governo Monti e Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
Quadrivio e Microsoft, l’Italia come laboratorio europeo dell’AI
La strategia di Quadrivio e Microsoft ha anche un valore simbolico: affermare un modello di made in Italy tecnologico e responsabile, capace di combinare eccellenza industriale e trasformazione digitale.
“Non si tratta solo di finanziare startup — chiarisce Alessandro Binello, group CEO di Quadrivio — ma di accompagnare imprese già solide in un percorso di evoluzione verso modelli di business data-driven, sostenibili e scalabili”.
L’alleanza, che punta a coinvolgere investitori istituzionali, family office e fondi pensione, è anche un segnale politico: il Paese intende posizionarsi nella nuova geografia dell’innovazione europea, superando la frammentazione che ha spesso penalizzato le sue PMI.
E mentre i dati mostrano un mercato domestico in crescita del 40% nei prossimi cinque anni, l’AI made in Italy si prepara a fare il salto di qualità.
«Un nuovo “Rinascimento tecnologico” è alle porte – spiegano dalle società – e questa volta, la sua lingua madre è il linguaggio dei dati».