Nel panorama sempre più competitivo del B2B, digitalizzare il processo di vendita è diventata una necessità imprescindibile. Ma come si traduce davvero questa trasformazione nella pratica quotidiana delle aziende? Per scoprirlo, abbiamo intervistato Claudio Bianchi, Head of Product di Apparound, azienda italiana leader nel settore CPQConfigure Price Quote, che il prossimo 12 giugno presenterà ufficialmente la sua nuova piattaforma API Services.

“Sono un ponte tra il prodotto e il mercato”

Claudio Bianchi non ama le definizioni tradizionali: “Ciclista di professione, responsabile di prodotto nel tempo libero”, scherza. In realtà, il suo ruolo in Apparound è cruciale: guida l’evoluzione della piattaforma e lavora per tradurre la complessità tecnica in soluzioni concrete per i team commerciali e i partner. “Mi piace far emergere ciò che rende Apparound davvero unica. Il nostro obiettivo è rendere il processo di vendita più veloce, preciso e integrato.”

Cos’è davvero la digitalizzazione del journey di vendita B2B?

“Molte aziende usano ancora strumenti scollegati: carta, fogli Excel, software obsoleti. Digitalizzare significa creare un flusso unico e continuo, dove i dati sono disponibili nel momento giusto e nel posto giusto.” Secondo Bianchi, questo approccio consente risposte più rapide, offerte personalizzate, ordini corretti e contratti compilati automaticamente. “È un cambio di paradigma, non una semplice ottimizzazione.”

Omnicanalità e API: da buzzword a vantaggio competitivo reale

“Non basta più avere un solo punto di contatto con il cliente”, sottolinea. Il moderno buyer B2B vuole iniziare un ordine online, discuterlo con un venditore e completarlo autonomamente – senza perdere continuità. “Con Apparound questo è possibile: il nostro CPQ è flessibile, può essere usato in trattativa, su un portale clienti o integrato in un e-commerce B2B.”

Grazie alle API, ogni interazione sfrutta la stessa logica commerciale – dai listini alle promozioni – garantendo coerenza e accelerando la chiusura delle trattative. “Per i nostri clienti significa efficienza, modernità e velocità.”

Perché i partner tecnologici scelgono Apparound?

System integrator, software house e digital agency hanno una nuova carta vincente con Apparound. “La nostra piattaforma CPQ è in cloud, modulare e API-first. Può essere integrata senza traumi nei progetti CRM, ERP o e-commerce esistenti.” Il vantaggio? Aiutare i partner a risolvere problemi reali dei loro clienti finali, accelerare la delivery e differenziarsi nel mercato.

“Apparound porta un ritorno sull’investimento veloce e tangibile. Chi ci propone si distingue subito.”

Seller-first: l’approccio che fa la differenza

Claudio ci tiene a chiarirlo: “Noi siamo nati per chi vende, non per chi fa amministrazione.” L’interfaccia di Apparound è progettata per essere usata in mobilità, anche offline, pensata per l’operatività quotidiana del venditore. Ma dietro la semplicità d’uso c’è una piattaforma potentissima: “Con Apparound API Services, il nostro CPQ può essere integrato ovunque: CRM, portali clienti, siti web. L’esperienza d’acquisto è fluida, coerente, ovunque avvenga.”

Il 12 giugno, una data da segnare

“Presenteremo la nuova piattaforma API Services, con casi d’uso e integrazioni reali. È l’occasione perfetta per toccare con mano come Apparound può rivoluzionare un progetto di vendita digitale.”

Un messaggio diretto a chi è ancora indeciso

Alla fine dell’intervista, chiediamo a Claudio di lanciare un messaggio diretto, in meno di 10 secondi. La risposta arriva pronta:
“Con Apparound puoi trasformare in poche settimane il tuo processo di vendita in un’esperienza digitale, veloce e integrata. Ti sfido a scoprirne di più, con una demo personalizzata.”

Apparound, la rivoluzione digitale del B2B. Intervista Esclusiva a Claudio Bianchi, Head of Product ultima modifica: 2025-06-10T14:18:59+02:00 da Marco Lorusso

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