Moxoff apre al canale con una rete di distributori specializzati per portare l’intelligenza artificiale nelle PMI. La strategia punta su soluzioni plug & play, formazione e verticalizzazioni su casi d’uso concreti. L’obiettivo: rendere l’AI accessibile e operativa nel tessuto imprenditoriale italiano

Dopo anni di attività progettuale su misura, Moxoff cambia marcia e sceglie la strada della distribuzione a valore per scalare la propria offerta di intelligenza artificiale. Una decisione che nasce da esigenze di sostenibilità, ma anche da una precisa visione strategica: industrializzare il know-how maturato in oltre 300 progetti e rendere l’AI accessibile alle piccole e medie imprese italiane.

Moxoff: dalla consulenza ai prodotti plug & play

Fondata nel 2010 come spin-off del Politecnico di Milano, Moxoff ha lavorato per oltre un decennio su progetti altamente customizzati, sviluppando soluzioni matematiche e data-driven per clienti enterprise. Ma negli ultimi tempi è diventato sempre più chiaro che un modello esclusivamente progettuale non poteva più bastare. “Più progetti fai, più persone devi assumere: non è sostenibile – spiega Moscato – soprattutto in un mercato dove manca ancora una piena maturità sull’AI”.

È così che Moxoff ha avviato un processo di cambiamento sulla propria offerta, dando vita a una linea di soluzioni pronte all’uso, focalizzate su esigenze verticali e specifiche. Oggi il portafoglio comprende sei SKU, tra cui la piattaforma di generative AI Omnicent, il tool Tideper la gestione automatizzata dei dati e una serie di moduli tematici (dall’offertazione alla gestione dei ticket, dall’assistenza tecnica alle garanzie) costruiti attorno ai reali bisogni delle imprese. Il tutto accompagnato da un tassello chiave: la formazione, fondamentale per chi decide di lavorare su queste tematiche.

Moxoff apre l’AI al canale: il valore strategico dell’AI Partner Program

La svolta a Distributique: “senza giacca” con i distributori

David Moscato riconosce che la spinta ad agire è arrivata in occasione di Distriboutique, organizzata nei mesi scorsi.
Un’occasione di confronto con il canale che ha portato alla luce l’opportunità.
“Nel corso dell’incontro, mi sono reso conto che dovevamo fare qualcosa di diverso. Mi sono detto: se vogliamo scalare, dobbiamo cambiare approccio”. Ne è nato, nel giro di poche settimane, un incontro riservato – significativamente chiamato “Senza giacca” – con alcuni distributori italiani specializzati. Un dialogo aperto su esigenze, linguaggi e opportunità comuni.

“Abbiamo compreso che forse non avevamo nemmeno il vocabolario adatto per parlare con i distributori – ammette Moscato – ma volevamo capire come costruire qualcosa insieme”. Il risultato? Un tavolo operativo dal quale hanno preso vita i primi accordi con realtà come Runner, Massive Group e Cips. La partenza operativa è fissata per settembre, ma già in estate si terranno le prime sessioni di formazione, obbligatoria per partner e rivenditori, che devono completare almeno quattro ore di training sull’AI prima di poter vendere i prodotti.

Distributori specializzati, rivenditori vicini al territorio

La scelta di Moxoff è precisa: lavorare su distributori medi o medio-piccoli, ma fortemente verticali, abituati a maneggiare tecnologie complesse e non “volumi da scaffale”. Un modello che punta a costruire una relazione diretta tra rivenditore e PMI, valorizzando quel rapporto di fiducia che spesso ha radici profonde. “Il cliente finale non ci conosce – spiega Moscato – ma si fida di chi gli ha installato il primo fax, il primo server, il primo antivirus. E vuole continuare a parlare con lui, anche quando si tratta di AI”.

Per questo ogni distributore riceverà una versione personalizzata della piattaforma Omnicent, con alcune funzionalità pensate per risolvere i “mal di pancia” ricorrenti del canale: gestione delle RIBA, matching tra fatture e DDT, controllo residui. Parallelamente, ai rivenditori verrà messo a disposizione Tide Data Assessment, uno strumento per analizzare la maturità digitale delle imprese clienti. “Ci piacerebbe che i nostri partner cominciassero a utilizzare i nostri strumenti, per poi spingersi verso la vendita. È il primo passo – sottolinea Moscato – per mettere davvero radici nel territorio”.

Così Moxoff costruisce un canale dedicato all’intelligenza artificiale

La mossa di Moxoff segna un passaggio importante per il mercato ICT italiano: l’ingresso strutturato dell’intelligenza artificiale in un ecosistema – quello della distribuzione IT – finora poco toccato dal fenomeno. “È la prima volta che il canale ha a disposizione distributori dedicati all’AI – sottolinea Moscato – e questo può fare la differenza soprattutto per le PMI, che finora hanno guardato all’AI come qualcosa di distante e poco tangibile”.

Non si tratta, naturalmente, di sostituire i progetti su misura. Ma di affiancarli con proposte standardizzate, comprensibili e integrabili. Una sorta di ERP dell’intelligenza artificiale, con verticalizzazioni pensate per i diversi processi aziendali. “Chi viene da noi cerca una soluzione per un problema preciso», sottolinea Moscato. E Moxoff aiuta a trovarla.

Moxoff punta sul canale: al via la strategia distributiva per portare l’AI nelle PMI ultima modifica: 2025-07-04T15:19:16+02:00 da Miti Della Mura

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