WatchGuard rilancia la sua visione di sicurezza concreta, semplice e scalabile, progettata per MSP e aziende che operano sul campo. La tappa autunnale del Roadshow in programma a ottobre a Milano sarà dedicata al paradigma Zero Trust e ai nuovi modelli e servizi per proteggere davvero le organizzazioni
La promessa è chiara: meno teoria, più efficacia concreta. Meno frammentazione, più orchestrazione. Meno prodotti da assemblare, più soluzioni pronte a scalare. È da questa visione che nasce “Real Security for the Real World”, un vero e proprio manifesto tecnologico e culturale per una realtà come WatchGuard, che di fatto rifiuta l’idea di una cybersecurity fatta di etichette, stratificazioni e acronimi scollegati da quella che poi è la vera realtà operativa.
La sicurezza deve funzionare sul campo, tutti i giorni, per chi la gestisce davvero.
“Spesso si parla di sicurezza in modo astratto – osserva Ivan De Tomasi, Country Manager Italy & Malta di WatchGuard – ma chi lavora sul campo, MSP e partner in primis, ha bisogno di strumenti che funzionino davvero. Il nostro obiettivo è dare risposte semplici a problemi complessi, integrando tutto quello che serve — rete, endpoint, identità, SASE — in un’unica piattaforma scalabile, visibile, automatizzata. Ma anche mettere al centro le persone, con formazione continua e supporto costante”.
La promessa: tecnologia, supporto, comunità
“Real Security for the Real World” non è solo un framework tecnologico. È anche un patto tra WatchGuard e il suo ecosistema. Significa dire ai partner: siete al centro, non ai margini. Siete co-protagonisti della nostra strategia, non semplici canali di vendita.
Lo dimostrano i numeri: chi entra nei programmi WatchGuardONE con due o più specializzazioni aumenta le vendite a una velocità doppia. Chi registra le trattative accede a sconti esclusivi. Chi partecipa attivamente riceve supporto reale, non automatismi.
Ma soprattutto, lo dimostra il linguaggio. Niente acronimi fumosi o promesse vuote. Solo sicurezza che funziona, per chi deve proteggere la scuola comunale, il poliambulatorio, il rivenditore industriale, la PMI del territorio. Realtà vere, con vincoli veri.
L’approccio WatchGuard: una piattaforma unificata pensata per il canale
L’ambizione di WatchGuard è chiara: costruire una sicurezza non solo più efficace, ma più semplice da gestire, più profittevole da erogare e più accessibile da adottare. Per farlo, ha sviluppato la Unified Security Platform, un ambiente integrato che consente ai Managed Service Provider (MSP) di offrire sicurezza “as-a-service” riducendo i costi operativi e aumentando il valore percepito.
La proposta WatchGuard poggia su tre pilastri chiave:
- Integrazione: WatchGuard Cloud è il punto di controllo unico da cui gestire tutti i servizi — dalla protezione perimetrale con Firebox, all’endpoint con EPDR, fino alla correlazione avanzata delle minacce con ThreatSync. La gestione multi-tenant consente agli MSP di operare in modo scalabile su decine o centinaia di clienti.
- Automazione: la piattaforma riduce l’impatto operativo grazie a configurazioni centralizzate, playbook reattivi, orchestrazione degli alert e strumenti intelligenti basati su AI e Machine Learning.
- Supporto al partner: oltre alla tecnologia, WatchGuard offre licenze flessibili, programmi di canale come WatchGuardONE, formazione tecnica e commerciale, campagne di co-marketing e un ecosistema di supporto progettato per accompagnare la crescita.
L’integrazione degli strumenti basati su AI assume oggi una valenza importante. Come spiega Gianluca Pucci, Manager Sales Engineering di WatchGuard Italia, “L’AI è un facilitatore, ma anche un moltiplicatore di rischi. Noi vogliamo renderla uno strumento al servizio della difesa, non un ulteriore elemento di complessità. Per questo puntiamo su automazione intelligente, visibilità completa e strumenti unificati”.
MSP in trasformazione: la sfida della scalabilità e del valore
Nel radar di WatchGuard oggi ci sono in particolare gli MSP, figure professionali e imprenditoriali oggi al centro di una trasformazione strutturale profonda.
“Il DNA dell’MSP oggi deve evolvere per restare rilevante – spiega De Tomasi -. Servono più capacità di integrare, più consapevolezza normativa, più valore consulenziale. Il nostro compito è fornirgli tutto questo in modo reale e concreto.”
In effetti, solo pochi anni fa, gli MSP avevano come proprio focus la gestione IT e il supporto. Oggi, però, gli MSP sono sempre più spesso chiamati ad assumere un ruolo consulenziale e proattivo, per altro in un contesto molto più regolamentato rispetto al passato. Il risultato è che la sicurezza è diventata ormai una parte centrale dell’offerta degli MSP, ma nel contempo è diventata una delle componenti più complesse da erogare.
Complessa, così come complesso è lo scenario.
Da un lato l’AI ha alzato il livello degli attacchi. Dall’altro, normative come GDPR, NIS2 e DORA rendono essenziale garantire non solo protezione, ma anche tracciabilità, auditabilità e resilienza.
E qui, la vera sfida per gli MSP è la scalabilità: come offrire sicurezza avanzata a clienti di dimensioni, maturità e budget diversi?
La risposta, secondo WatchGuard è chiara: centralizzare, integrare, automatizzare. Solo così la sicurezza può diventare un acceleratore di business, anziché un vincolo.
Verso ottobre: la tappa milanese del Roadshow “Zero Trust Network Edition”
Questi temi sono al centro del roadshow “Real Security for the Real World”, che dall’inizio dell’anno WatchGuard ha organizzato per il proprio ecosistema in tutta Europa.
Dopo il successo delle edizioni primaverili, WatchGuard si prepara a lanciare la tappa autunnale del proprio ciclo di incontri, con un evento in programma a ottobre a Milano. Il tema di questa edizione sarà il modello Zero Trust, oggi sempre più centrale in un mondo in cui il perimetro tradizionale è dissolto e la fiducia è diventata un rischio da gestire.
“Oggi le imprese non rischiano solo per via degli attacchi in sé, ma perché il mercato è frammentato, pieno di soluzioni difficili da gestire – spiega Pucci – . La nostra risposta è una piattaforma unica, pensata per ridurre la complessità e restituire visibilità a chi deve proteggere davvero.”
La tappa autunnale del Roadshow — “Zero Trust Network Edition” — sarà un appuntamento pensato per aiutare i partner a progettare e scalare servizi concreti e utili a far crescere il loro business, tutelando gli asset e le property dei loro clienti.
Al centro dell’evento ci saranno i due pilastri dell’approccio WatchGuard: Zero Trust e MDR. Attraverso playbook operativi testati sul campo, verranno condivise strategie di posizionamento, casi d’uso reali, strumenti di vendita e modelli di erogazione personalizzabili in base alla maturità del partner. Un’occasione per comprendere come costruire una proposta efficace e scalabile, ma anche per scoprire in anteprima la roadmap 2026 e prepararsi alle nuove evoluzioni dell’offerta WatchGuard.