Dal 1995 SOLIDWORKS ha rivoluzionato la progettazione meccanica 3D, rendendola accessibile, intuitiva e potente. In trent’anni ha costruito un ecosistema tecnologico e umano che ha trasformato il design industriale. Oggi è un punto di riferimento globale per ingegneri, imprese e innovatori.
Dalla prima piattaforma CAD 3D nativa per Windows all’integrazione cloud con 3DEXPERIENCE, nei suoi 30 anni di storia SOLIDWORKS ha rivoluzionato il modo di progettare, democratizzando l’accesso al design parametrico e contribuendo a formare generazioni di ingegneri. Un’evoluzione continua, costruita ascoltando la community e anticipando le trasformazioni dell’industria. Ma per capire qual è realmente la portata della trasformazione abilitata da questo software CAD per la progettazione meccanica, vale la pena ripercorrere la sua storia.
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Quando il CAD si fece accessibile
Nel 1995, il mondo della progettazione tridimensionale era dominato da sistemi complessi, costosi, costruiti per girare su sistema operativo Unix e accessibili solo a grandi aziende, in grado di mettere in campo budget e competenze elevati.
Ed è in questo mondo che fece il suo debutto SOLIDWORKS 95, il primo software di modellazione meccanica 3D completamente nativo per Windows. Una rivoluzione non solo tecnica, ma culturale: il CAD, per la prima volta, parlava il linguaggio dell’interfaccia grafica moderna, abbandonava le logiche proprietarie e abbracciava la semplicità d’uso come principio fondante.
Dietro questa svolta c’era la visione di Jon Hirschtick, classe 1962, che nel 1993 aveva riunito un piccolo team di ingegneri per dar vita a uno strumento accessibile e potente, partendo da un capitale iniziale autofinanziato. Il risultato fu un software che costava un quarto rispetto a quello dei competitor di allora, che un progettista poteva imparare a usare in tre mesi invece che in tre anni, e che introduceva per la prima volta funzionalità come il FeatureManager, un’interfaccia chiara e gerarchica per tenere traccia dello storico dei modelli.
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SOLIDWORKS, democratizzare la progettazione 3D
Quello che rese SOLIDWORKS così dirompente non fu solo la piattaforma Windows, ma il modo in cui riuscì a democratizzare la progettazione meccanica 3D. Dalla piccola officina al reparto R&D di una multinazionale, sempre più realtà iniziarono a utilizzare il software per modellare in modo parametrico parti, assiemi e tavole tecniche. L’ambiente grafico a colori, il supporto nativo per mouse e drag & drop, la possibilità di lavorare su modelli complessi senza necessità di programmazione, rappresentavano una svolta per una generazione di tecnici abituati al wireframe su sfondo nero.
Tra il 1996 e il 1999 furono gradualmente introdotte funzionalità oggi considerate standard ma all’epoca pionieristiche: modellazione contestuale, esplosi configurabili, smart mates, sketch diagnostici, superfici e piping. Nello stesso periodo intorno a SOLIDWORKS cominciò a crescere e consolidarsi anche una community di utenti e appassionati: nel 1999, a Palm Spring, si tenne il primo evento SOLIDWORKS World, si avviarono i percorsi di certificazione, venne rilasciata la Viewer Edition per condividere progetti con chi non disponesse di un proprio CAD.
L’anno della svolta fu il 1997, quando SOLIDWORKS fu acquisita da Dassault Systèmes: una operazione non solo economica, ma che consentì alla piattaforma di accelerare la crescita e iniziare a strutturarsi come ecosistema.
Gli anni successivi sono quelli dei moduli verticali, degli strumenti per la simulazione e di tutta una serie di innovazioni nell’ambito della documentazione tecnica, della gestione dati (PDM), del design elettrico e del calcolo dei costi. Il tutto mantenendo come principio guida la centralità dell’utente: è per questo che ogni nuova release integrava centinaia di nuove funzionalità, tenendo conto delle richieste della community.
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SOLIDWORKS, dal desktop al cloud, senza perdere continuità
Guardando alla sua storia, possiamo dire che la forza di SOLIDWORKS è stata la capacità di evolversi senza strappi, integrando nuove tecnologie senza tradire la familiarità dell’ambiente.
Così, se gli anni 2000 sono contrassegnati dall’introduzione di strumenti chiave come Motion Simulation, Large Assembly Mode, Weldments, Toolbox, ScanTo3D, PhotoView360, Electrical Routing, Mold Design, il 2003 segna un’ulteriore evoluzione: l’introduzione del multi-body modeling, elemento cruciale per gestire lamiere saldature e stampi, che segna una delle innovazioni più strutturali nel paradigma della modellazione parametrica.
Nel frattempo si affina anche l’interfaccia: il CommandManager, le barre contestuali, i breadcrumb e il supporto a display ad alta risoluzione offrono sempre maggior controllo e produttività. A partire dal 2016, strumenti come Visualize, MBD, PDM Standard, 3D Interconnect e Topology Optimization portano la progettazione in direzioni sempre più vicine alla simulazione fisica e alla realtà virtuale, mentre nuove opzioni come il Mate Controller, Dynamic Reference Visualization e Touch Interaction aprono il software anche a dispositivi mobili e input non convenzionali.
La rivoluzione del cloud non può non toccare anche il mondo della progettazione.
Va detto che in SOLIDWORKS la transizione al cloud inizia in modo graduale con il lancio di xDesign e xShape, che segnano il collegamento diretto con la piattaforma 3DEXPERIENCE. Negli ultimi cinque anni, SOLIDWORKS ha consolidato questo passaggio integrando Detailing Mode, Cloud Collaboration, 3DEXPERIENCE Works, Auto Repair Tools, Configuration Tables, Silhouette Defeature, Performance-Boosted Graphics e molto altro. Il tutto con una costante attenzione alla retrocompatibilità, alla scalabilità e alla fruibilità anche per PMI, startup, maker e studenti.
SOLIDWORKS, un futuro ancora da disegnare
La traiettoria è chiara: rendere la progettazione sempre più fluida, intelligente, collaborativa e integrata con il ciclo di vita del prodotto. L’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, la gestione parametrica delle regole (Rulesets), la compatibilità retroattiva tra versioni, il cloud ibrido e la connessione nativa con ambienti PLM e IoT, posizionano SOLIDWORKS non solo come software di modellazione, ma come hub operativo per lo sviluppo prodotto.
Un linguaggio comune per l’industria globale
A trent’anni dal primo rilascio, SOLIDWORKS ha oggi una diffusione capillare, grazie alla combinazione di usabilità, potenza, modularità e accessibilità. Milioni di professionisti lo usano ogni giorno in settori che vanno dall’aerospazio alla meccatronica, dal biomedicale all’automotive, dal packaging alla robotica, dal consumer product all’elettronica. Ma oltre al prodotto, è il suo modello di crescita aperto e collaborativo ad aver fatto scuola.
La community globale è un elemento distintivo: gruppi utenti, forum, corsi online, programmi educational, hackathon, certificazioni e risorse gratuite come MySolidWorks hanno creato un ecosistema di apprendimento e scambio di conoscenza unico nel panorama CAD. Ogni versione è il risultato di un dialogo costante con progettisti, ingegneri, formatori e aziende, che ne orientano priorità e roadmap.
Una community che progetta insieme
Oltre alle innovazioni tecniche e alle funzionalità software, ciò che ha reso SOLIDWORKS un caso unico nel panorama del CAD 3D è la forza della sua community globale. Non si tratta semplicemente di una base utenti ampia e fidelizzata, ma di una rete attiva e partecipativa che contribuisce direttamente allo sviluppo del prodotto, alla diffusione della conoscenza tecnica e alla promozione della cultura progettuale in tutto il mondo.
Dagli anni Duemila, il modello aperto promosso da Dassault Systèmes ha dato vita a iniziative strutturate: i gruppi utenti locali (SWUGN), il portale MySolidWorks, i percorsi di certificazione professionale (CSWP, CSWA, CSWE), le edizioni educational, i programmi dedicati a startup e maker, le conferenze globali e un sistema articolato di forum tecnici e canali di supporto. Oggi, milioni di progettisti condividono best practice, macro, modelli e soluzioni, contribuendo a costruire uno standard comune nella progettazione meccanica 3D.
Il feedback proveniente dalla community non ha solo valore informativo: orienta direttamente lo sviluppo di nuove funzionalità. Ogni versione annuale di SOLIDWORKS è frutto di centinaia di suggerimenti raccolti dagli utenti sul campo, che vengono vagliati e integrati dal team di sviluppo. Questo meccanismo ha permesso di mantenere il software in linea con le esigenze reali dell’industria, garantendo aggiornamenti coerenti con le pratiche quotidiane dei progettisti.
La community ha anche un impatto formativo. Per studenti e giovani ingegneri, SOLIDWORKS rappresenta spesso il primo ambiente professionale incontrato durante gli studi. Il supporto di una rete ampia, disponibile e esperta consente di accelerare l’apprendimento e costruire fin da subito e conoscenze spendibili nel mondo del lavoro.