Un mantra?
Una buzzword?
Forse, più semplicemente, un dato di fatto.
Lo sappiamo, lo abbiamo scritto ormai molte volte su queste pagine, ed è oramai chiaro che l’intelligenza artificiale non è più un terreno di sperimentazione per pochi pionieri, ma un fattore di cambiamento importante, che sta già ridefinendo non solo processi e attività, ma anche la competitività dei mercati.
Lo mette in luce anche un report del World Economic Forum AI in Action: Beyond Experimentation to Transform Industry  pubblicato all’inizio di quest’anno: l’AI si configura come una delle tecnologie più dirompenti del nostro tempo, destinata a influenzare profondamente modelli di business, dinamiche sociali e processi industriali.
Grazie a progressi senza precedenti in termini di potenza di calcolo, alla disponibilità di dati e alla sofisticazione degli algoritmi – dal natural language processing alla computer vision fino alla generative AI – il campo di applicazione dell’AI si è esteso ben oltre l’automazione tradizionale.
E le imprese che sanno integrare queste capacità stanno già raccogliendo ritorni in termini di efficienza, produttività e nuove opportunità di ricavo.

[Destination AI Tour, il prossimo 23 settembre, arriva a Roma. I più grandi protagonisti del mondo dell’intelligenza Artificiale, i progetti reali, concreti che in Italia stanno già aiutando grande imprese e PMI a fare la differenza. Tutto quello che serve sapere oggi per orientarsi e capire come affrontare una rivoluzione senza precedenti. Qui tutti i dettagli per partecipare]

Destination AI. Lo scenario globale: dall’esperimento alla trasformazione

Il documento del World Economic Forum sottolinea come molte aziende abbiano già condotto proof of concept e progetti pilota. Per questo la vera sfida oggi è diventata scalare le iniziative per ottenere un impatto trasformativo. È qui che emergono le potenzialità più rilevanti: non soltanto riduzione dei costi, ma soprattutto nuove modalità di creazione del valore e un riequilibrio degli ecosistemi industriali.
Secondo le stime del WEF, le aziende che hanno adottato la generative AI con approccio strutturale registrano fino al 15% di crescita dei ricavi in più rispetto ai concorrenti, con prospettive di raddoppio entro il 2026. L’impatto macroeconomico stimato è enorme: tra 7,6 e 17,9 trilioni di dollari al 2038, a seconda degli scenari. Non si tratta soltanto di produttività e margini, ma anche di ridefinizione delle catene del valore, con l’ingresso di nuovi attori e il ridimensionamento di intermediari tradizionali.

Industrie knowledge-intensive come sanità, finanza, media, consumer e servizi professionali stanno guidando gli investimenti, sfruttando la capacità della generative AI di creare contenuti, generare insight e accelerare i processi decisionali.
Per altro, sottolinea il report in qualche modo mitigando i timori di chi guarda ai possibili impatti negati dell’AI sul mercato del lavoro, proprio dove il capitale umano e le competenze sono centrali, l’AI diventa un moltiplicatore di valore.

I pilastri per un’adozione responsabile e scalabile, la sfida del Destination AI Tour

Il white paper individua alcune condizioni imprescindibili per far maturare l’adozione dell’intelligenza artificiale in modo solido e sostenibile. In primo luogo, gli ecosistemi collaborativi: la condivisione di best practice e la definizione di standard etici comuni accelerano l’innovazione e costruiscono fiducia. A questo si aggiunge la necessità di modelli di governance interna fondati su trasparenza e responsabilità, investimenti in reskilling per affiancare persone e macchine, e una cybersecurity all’altezza delle nuove superfici di rischio.

Un altro punto cruciale è la costruzione di un “digital core” robusto: dati sicuri, sistemi interconnessi, architetture aperte e scalabili. Solo così l’AI diventa davvero parte integrante delle strategie aziendali, non un accessorio tecnologico.

Generative AI, tutti i numeri e la mappa dei casi concreti

Le tre onde del cambiamento

Il World Economic Forum individua tre traiettorie principali che caratterizzeranno i prossimi anni di sviluppo:

  • Automazione estesa: agenti intelligenti e sistemi multi-agente che permettono di gestire processi complessi in autonomia, liberando risorse umane per attività più strategiche.
  • Decisioni contestualizzate e personalizzate: l’integrazione di capacità di ragionamento avanzato rende l’AI un supporto fondamentale per scenari complessi, dalla sanità al retail, fino all’education.
  • Crescita delle capacità individuali: strumenti edge, modelli compatti e assistenti personali basati su AI potranno aumentare l’efficienza dei singoli lavoratori, trasformando il modo in cui si prendono decisioni e si gestisce l’operatività quotidiana.

Sono “wave” che non riguardano solo le grandi corporation globali, ma che toccano anche il tessuto delle piccole e medie imprese, chiamate a muoversi per non restare indietro in un contesto competitivo che evolve con grande velocità.

[Destination AI Tour, il prossimo 23 settembre, arriva a Roma. I più grandi protagonisti del mondo dell’intelligenza Artificiale, i progetti reali, concreti che in Italia stanno già aiutando grande imprese e PMI a fare la differenza. Tutto quello che serve sapere oggi per orientarsi e capire come affrontare una rivoluzione senza precedenti. Qui tutti i dettagli per partecipare]

Destination AI Tour un’opportunità per l’ecosistema dei partner

Per system integrator, reseller, ISV e service provider, la sfida è duplice. Da un lato, integrare l’AI nei propri processi interni per essere più efficienti, dall’altro proporre ai clienti soluzioni che rispondano a esigenze reali, combinando infrastruttura, sicurezza, applicazioni e servizi gestiti.

Il mercato chiede sempre più un approccio consulenziale e meno orientato al “prodotto”: i clienti vogliono comprendere quali benefici concreti derivano dall’adozione dell’AI, quali rischi devono essere gestiti e quali competenze vanno sviluppate per sfruttarla appieno. Questo apre uno spazio di opportunità per i partner, che possono diventare figure di riferimento non solo tecnologiche, ma anche strategiche.

Destination AI: la tappa romana del 23 settembre

È in questo contesto che si inserisce la quarta tappa di Destination AI, l’iniziativa di TD SYNNEX dedicata a tutto l’ecosistema dei partner. Il 23 settembre l’appuntamento sarà a Roma, città simbolo di innovazione senza tempo, per esplorare come l’intelligenza artificiale possa diventare leva concreta di crescita per reseller, ISV, MSP e system integrator.

L’evento si articolerà in workshop, dimostrazioni pratiche e interventi di esperti, con l’obiettivo di tradurre lo scenario globale in opportunità specifiche per il canale italiano. Al centro, la classificazione dei quattro segmenti di offerta AI su cui TD SYNNEX sta costruendo programmi, asset e servizi per i partner:

  • AI-enabled ISV, con applicazioni arricchite da funzionalità intelligenti per migliorare efficienza, innovazione e supporto;
  • Core AI software e piattaforme, che forniscono ambienti di sviluppo, modelli pre-addestrati e strumenti di gestione dei dati;
  • AI accelerators, tecnologie hardware come GPU e soluzioni ottimizzate per garantire prestazioni elevate e sostenibilità energetica;
  • AI infrastructure, l’insieme di risorse on-premise, cloud ed edge necessarie per scalare e mettere in produzione modelli e applicazioni di AI.

Un percorso di crescita per i partner

Destination AI non è solo un evento, ma un percorso. TD SYNNEX ha infatti sviluppato programmi specifici per accompagnare i partner in tutte le fasi del ciclo di vendita e adozione dell’AI:

  • LEARN, per aggiornarsi su trend e casi d’uso;
  • SOLVE, per acquisire competenze e certificazioni;
  • DELIVER, per essere supportati in fase di vendita e progetto;
  • EVOLVE, per garantire assistenza e valore anche nel post-vendita.

A seconda del livello di maturità – AI Aware, AI Ready o AI Expert – i partner possono accedere a strumenti e risorse pensati per accelerare la crescita e cogliere le opportunità del mercato.

Roma come punto di incontro tra passato e futuro

Il 23 settembre, la cornice di Roma diventa quindi l’arena dove passato e futuro si intrecciano. Lì i partecipanti potranno confrontarsi con esperienze concrete, comprendere le traiettorie dell’innovazione e individuare nuove modalità per differenziare la propria offerta.

In un momento in cui l’AI è passata dall’essere un vantaggio competitivo opzionale a un requisito essenziale per restare sul mercato, eventi come Destination AI rappresentano uno spazio privilegiato per riflettere, condividere e soprattutto agire.

[Destination AI Tour, il prossimo 23 settembre, arriva a Roma. I più grandi protagonisti del mondo dell’intelligenza Artificiale, i progetti reali, concreti che in Italia stanno già aiutando grande imprese e PMI a fare la differenza. Tutto quello che serve sapere oggi per orientarsi e capire come affrontare una rivoluzione senza precedenti. Qui tutti i dettagli per partecipare]

 

 

Destination AI Tour, il 23 settembre il road show dei record sbarca a Roma «così l’Artificial Intelligence diventa motore evolutivo concreto» ultima modifica: 2025-09-03T11:11:09+02:00 da Miti Della Mura

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