Un’impresa nata con la passione per l’informatica

Era il 1989 quando Giancarlo Zamboni, appassionato di informatica e tecnologia, decise di fondare Hal Service a Borgosesia. All’epoca si trattava di un piccolo laboratorio informatico, nato in un’epoca in cui i personal computer stavano appena cominciando a fare capolino nelle case e nelle aziende. Oggi, a distanza di 35 anni, Hal Service è diventata un punto di riferimento nell’ambito della digitalizzazione e delle reti in fibra ottica in Piemonte, e non solo.

Dal primo PC IBM alle soluzioni su misura per le aziende

Nel corso della sua storia, Hal Service ha saputo adattarsi con flessibilità ai profondi cambiamenti del settore tecnologico. Il primo grande passo fu l’adozione dei sistemi IBM, allora simbolo di affidabilità e innovazione. Lo stesso nome “HAL” riprende il nome del computer di “2001 Odissea nello spazio”. Un nome che, a sua volta, nella mente geniale e visionaria di Kubrik, nacque proprio dalle lettere immediatamente precedenti quelle dell’acronimo IBM… Da lì in avanti, l’azienda ha cominciato a sviluppare software personalizzati, progettati per semplificare e ottimizzare i processi aziendali delle imprese del territorio.

Questa attenzione alle esigenze specifiche dei clienti ha fatto la differenza: anziché proporre soluzioni preconfezionate, HAL Service ha costruito un rapporto di fiducia basato sulla capacità di ascolto e sulla qualità del supporto tecnico.

La banda larga come motore di sviluppo per il territorio

Negli ultimi anni, Hal Service ha investito fortemente nel potenziamento della connettività. L’azienda ha scelto di puntare sulla banda ultra larga, un’infrastruttura oggi fondamentale per l’innovazione digitale di aziende, enti pubblici e cittadini. Questo ha permesso al tessuto economico di Borgosesia e dintorni di compiere un salto di qualità in termini di competitività, digitalizzazione e accesso a servizi cloud.

L’impegno nella diffusione della fibra ottica ha avuto un impatto concreto sul territorio: molte realtà produttive locali hanno finalmente potuto sfruttare connessioni ad alta velocità, fondamentali per lavorare in rete, gestire dati in tempo reale e comunicare senza limiti.

Una celebrazione tra memoria e futuro

Una storia di valore, un percorso imprenditoriale straordinario lungo 35 anni che, nei giorni scorsi, il management della società ha voluto fortemente celebrare nel corso di un evento emblematico da ogni punto di vista.

Intanto per il dove: il cineteatro Lux proprio di Borgosesia, uno spazio magico, denso di ricordi, di storia e simbolo del legame fortissimo che la società ha con il suo territorio, le sue persone, la cittadinanza… che non ha voluto mancare un simile appuntamento in una serata piena di emozioni e orgoglio. 

Ma poi c’è anche il “come” Giancarlo Zamboni ha ovviamente avviato la serata ripercorrendo, davanti a clienti, collaboratori e istituzioni locali, le tappe salienti di un’avventura imprenditoriale fatta di scelte coraggiose, aggiornamento costante e una visione sempre proiettata al futuro.

«Forse qualcuno di voi ricorderà “2001 Odissea nello spazio” – ha spiegato emozionato Zamboni -, il fortunato film di fantascienza di Stanley Kubrick del 1968, nel quale c’era Hal 9000 il supercomputer impazzito; e molti sostenevano come il nome fosse stato costruito, guarda caso, usando le lettere che nell’alfabeto precedono quelle di IBM. Nulla di straordinario, a quei tempi IBM “era” l’informatica. 

Più prosaicamente, per noi Hal è stato invece l’acronimo di “Hardware Alternative Linkage” – collegamento alternativo all’hardware, che sintetizzava la nostra offerta di prestazioni tecniche sulle macchine che in tanti anni avevamo imparato a conoscere.

Ed è stato così all’inizio: manutenzione di installato IBM, e poco più. 

Alla fine degli anni ’80 erano apparsi i primi Personal Computer, poi vennero le reti PC, e la nostra mission aziendale seguì passo per passo questa evoluzione tecnologica. L’offerta mutò comprendendo anche servizi realizzativi di cablaggio e di fornitura di prodotti informatici. Abbiamo poi iniziato ad occuparci di applicazioni software realizzando un gestionale tutt’ora in uso nostro e di nostri clienti, e fornendo servizi consulenziali legati ai processi aziendali. Insomma …., una storia molto simile a quella di tante altre aziende informatiche nate sul territorio».

Un percorso intenso in cui le cose non sono sempre andate dritte.

«Non sono state sempre rose e fiori – ha spiegato il manager -, una piccola società di servizi con un mercato di prossimità è in balìa degli alti e bassi dell’economia locale, e anche per noi ci sono stati anni in cui sia il settore tessile che il metalmeccanico erano in crisi, ed è stata dura. Abbiamo stretto i denti e alla fine ce l’abbiamo fatta. Non ringrazieremo mai abbastanza i nostri collaboratori “storici” che anziché abbandonare la nave hanno moltiplicato impegno e energie e hanno contribuito in modo determinante a superare la tempesta.

Una cosa che si impara nei momenti difficili è che non si è stati abbastanza previdenti, che bisogna essere più coraggiosi, che si deve saper cambiare. 

E l’occasione del cambiamento, per nostra fortuna, è consistita nella liberalizzazione delle frequenze wi-fi fatta vent’anni fa dall’allora Ministero delle Telecomunicazioni. 

Vi ricordate la sigla ADSL? In termini correnti voleva dire banda larga. La banda non era granché larga, ma si doveva fare di necessità virtù. Ebbene, ora si stenta a credere ma vent’anni fa molti paesi vicini, ad esempio Valduggia, Seravalle, Coggiola e Pray, per non parlare dell’alta valle, non avevano l’ADSL, erano in “digital divide” totale, esclusi dalla connettività Internet. Sono sopravvissuti, non c’è dubbio, ma non è stata una bella cosa, sembravano i parenti poveri di una famiglia benestante.

Abbiamo quindi avviato la realizzazione della parte wireless dell’attuale rete WiC e fornito banda larga via radio a questi paesi esclusi, tanto per iniziare, estendendo poi gradualmente la copertura anche ai territori vicini. Ci siamo quindi trasformati in “telecomunicatori”, fornendo connettività Internet ed anche servizi telefonici in modalità VoIP, e cavalcando l’onda delle nuove tecnologie di comunicazione che nella loro evoluzione hanno poi compreso anche fibra ottica, collegamenti satellitari e 5G. Siamo stati utili? Credo di sì, ma ci siamo anche guadagnati la pagnotta, tanto per rimarcare che tra le due cose non c’è contraddizione.

La scelta ha reso necessaria la costruzione di una struttura interna di governo della rete, il famoso NOC che ci ha permesso due cose fondamentali: di remotizzare la rete stessa, infatti, la copertura wireless WiC comprende anche delle provincie calabresi, e poi consente di utilizzare secondo la modalità detta “wholesale” le reti di trasporto di altri Providers.

Tuttavia, la scelta delle telecomunicazioni non ha sostituito, ma si è aggiunta a quella informatica, per cui Hal Service rimane una tra le poche realtà del settore che abbia contemporaneamente in catalogo entrambe le offerte: informatica e telecomunicazioni».

HAL Service oggi e domani

«Ad oggi – ha aggiunto Zamboni al quale poi si è affiancata Alessandra Sponchiado, Direttore Generale presso HAL Service per raccontare proprio il ruolo di ponte strategico tra passato, presente e futuro di HAL Service – la società ha una cinquantina di collaboratori e governa un indotto di 250 tra business partner e rivenditori, e offre servizi di vario genere, con un catalogo che continua ad arricchirsi, su tutto il territorio nazionale. Un vantaggio che ci rende graditi ai partner è il nostro sistema informativo chiamato WiC Manager, creato e manutenzionato da una decina di nostri analisti-sviluppatori, che consente la completa automazione del governo dei processi, dalla verifica copertura, per la verifica della disponibilità di connessione ad un qualsiasi numero civico nazionale, alla gestione dei ticket, ovvero alle richieste di intervento dei clienti, il tutto assistito anche da moduli di intelligenza artificiale. Un altro aspetto importante è che Hal Service nel tempo ha saputo prevenire le sue crisi di crescita, approdando ad una realtà attuale nella quale il management, per qualità e quantità, penso sia più che adeguato al governo dell’azienda e pure in grado di gestire un auspicabile ulteriore ampiamento di attività, tenuto conto che l’incremento di fatturato anno su anno rimane sempre a due cifre». 

Hal Service e il futuro digitale che da Borgosesia traccia una strada per il Paese

Poi però, come sempre e in linea con un DNA sempre proteso un avanti, proprio il “compleanno” è diventato una formidabile “scusa” per parlare di presente, futuro e di che ruolo proprio HAL Service vuole avere nella poderosa accelerazione che proprio l’artificial intelligence sta conoscendo nelle nostre vite, nelle nostre aziende, nel nostro modo di comunicare, collaborere. Una rivoluzione su cui, sul romantico palco del cinema Lux si sono confrontati alcuni dei più importanti esperti nazionali di etica dell’innovazione, trasformazione digitale, sostenibilità.

On stage si sono infatti alternati Massimo Temporelli, fisico che da 25 anni si occupa di diffusione della cultura scientifica, tecnologica e dell’innovazione… e Massimo Folador, Docente Business ethics e sviluppo sostenibile presso l’Università Liuc di Castellanza. La serata si è così trasformata in una rappresentazione quasi teatrale per ritmo, capaictà di coinvolgere il pubblico in cui Temporelli e Folador hanno messo a fuoco i rischi ma soprattutto il bello di esserci in tempi in cui il digitale sta migliorando le nostre vite. Un digitale che, però, deve essere guidato, affrontato con senso etico, competenze e compagni di viaggio con le spalle larghe come Hal Service.

Nonostante il traguardo raggiunto infatti, Hal Service guarda avanti: l’azienda continua a esplorare le potenzialità delle nuove tecnologie emergenti, dall’intelligenza artificiale alla cybersicurezza, con l’obiettivo di offrire soluzioni sempre più efficaci e sostenibili.

«Oggi Hal Service – ha concluso emozionata Alessandra Sponchiado – rappresenta un esempio virtuoso di come un’impresa locale possa crescere ed evolversi senza perdere il legame con il territorio. La combinazione tra esperienza, innovazione e radicamento ha permesso all’azienda di diventare un punto di riferimento per la digital transformation in Valsesia. Chi cerca un partner affidabile per affrontare le sfide del mondo digitale trova in Hal Service una realtà solida, competente e capace di offrire risposte concrete alle esigenze di un’economia in costante evoluzione».

Hal Service: 35 anni di innovazione digitale a Borgosesia, tra IBM e banda larga ultima modifica: 2025-05-22T10:28:00+02:00 da Marco Lorusso

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