L’innovazione tecnologica pervade oramai ogni campo. Anche settori che possono sembrare molto lontani dalla trasformazione digitale, in realtà, non possono più fare a meno di piattaforme intelligenti per gestire la propria produzione, sia essa di prodotti o servizi, e la gestione di clienti e fornitori. Ne è un esempio Moby, presente all’Oracle CloudWorld 2023 dello scorso settembre a Las Vegas (USA).

«Moby, Tirrenia-CIN e Toremar sono le Compagnie del Gruppo Moby – racconta Giovanni Savarese, Group Chief Information Officer di Moby che abbiamo raggiunto proprio nel corso delle intense giornate dell’evento mondiale firmato Oracle a Las Vegas – da cinque generazioni sul mare e leader del trasporto marittimo passeggeri e merci. Con queste tre compagnie, il gruppo Moby collega Sardegna, Sicilia, Corsica, isola d’Elba e l’Arcipelago Toscano: 31 navi, circa 37.200 partenze per 22 porti

Il gruppo Moby vanta anche diversi primati, tra le compagnie marittime: primi al mondo per numero di letti e primi in Europa per capacità passeggeri; inoltre i Fast Cruise Ferries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità, e le loro ammiraglie sono state insignite della prestigiosa Green Star del RINA. Infine, al gruppo fa capo anche una flotta di 18 rimorchiatori di ultima generazione che forniscono assistenza alle manovre delle navi in porto e attività di salvataggio in nove porti sul territorio.

Moby e la spinta verso il digitale

«La nostra è un’azienda molto attenta all’innovazione tecnologia e al digitale» ci racconta ancora Savarese. «Per seguire questi trend, è fondamentale offrire un servizio che sia un’esperienza per i nostri clienti, tale da accompagnarli lungo tutto il loro percorso di scelta di viaggio, dall’acquisto al customer care, fino alla fruizione vera e propria a bordo delle navi. Con Oracle abbiamo un rapporto di lunga data: negli ultimi anni, ci stanno accompagnando in un percorso di profonda adozione del cloud. Siamo partiti con il servizio in cloud di disaster recovery per poi cercare di portare tutta la produzione sulla nuvola. Ad oggi, usiamo un servizio di cloud ibrido e multi-cloud».

Come spiega Savarese, per Moby questo è il momento “per mettere ordine” nelle priorità del gruppo. «Vogliamo modernizzare le applicazioni, migliorare la sicurezza e scoprire nuove opportunità. Cambia il modo di lavorare di tutto lo staff, che deve essere pronto alla digitalizzazione». È un percorso, quello di Moby, che guarda lontano: «Siamo un’azienda performante, veloce e sicura. Dobbiamo evolvere come ci richiede il mercato, restando sempre – letteralmente – “sulla cresta dell’onda”».

Moby: sulla cresta dell’onda nel mare del cloud, con Oracle ultima modifica: 2023-10-11T10:23:17+02:00 da Marco Lorusso

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui