Non è certo una novità che negli ultimi anni, il concetto di “perimetro di sicurezza” sia diventato progressivamente irrilevante. Le applicazioni sono migrate verso il cloud, i dati si spostano tra ambienti SaaS, dispositivi personali e strumenti di intelligenza artificiale generativa, e le aziende si trovano a gestire flussi sempre più distribuiti, dinamici, opachi. 
È in questo scenario che si inserisce Netskope.
La società nasce infatti nel 2012 proprio per affrontare questa frattura, con un’architettura progettata fin dall’inizio per operare nel cloud e con una piattaforma – Netskope One – che integra protezione dei dati, governance degli accessi e visibilità sui comportamenti utente.
Oggi, dopo una crescita globale che l’ha portata a superare i 4.000 clienti in tutto il mondo, l’azienda punta a rafforzare la propria presenza sul mercato italiano anche attraverso un vero e proprio riposizionamento: nuove risorse, rete di partner, formazione diffusa e un’offerta tecnologica pensata per abilitare un modello di sicurezza senza compromessi.

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Visibilità, performance, sicurezza: per Netskope una nuova postura per la sicurezza digitale

Al centro della strategia sulla quale Netskope ha costruito il proprio modello tecnologico e di go to market c’è l’idea che visibilità, protezione e performance non debbano essere elementi in competizione. Per anni, le soluzioni di sicurezza hanno costretto le aziende a scegliere tra controllo e usabilità. Netskope cerca un posizionamento diverso: la sua piattaforma è costruita attorno a un motore Zero Trust contestuale, che applica policy dinamiche valutando identità, dispositivo, posizione, contenuto e intento.
Non a caso, Alessandro Fontana, Regional Director Italy, ricorda come lontani siano i tempi nei quali “la sicurezza era vista come un ostacolo, qualcosa che rallentava e complicava”.
È un approccio non più difendibile: “La sicurezza deve abilitare l’esperienza, non ostacolarla”.
Il pilastro chiave e distintivo sul quale Netskope ha costruito la propria offerta  è la rete proprietaria NewEdge, con oltre 120 data center distribuiti in più di 75 regioni, tra cui due in Italia. Questa infrastruttura consente non solo bassa latenza e continuità operativa, ma anche osservabilità avanzata: analisi forense, troubleshooting in tempo reale, capacità di intercettare shadow IT e anomalie comportamentali fino all’ultimo miglio.

Governance dell’AI generativa: controllo granulare e visibilità reale

La piattaforma Netskope One non si limita a bloccare minacce: è uno strumento che consente di vedere tutto ciò che accade, leggere i segnali deboli, intervenire prima che un incidente si trasformi in una violazione. Un aspetto chiave oggi è la capacità di affrontare uno dei fenomeni emergenti più rilevanti: l’adozione massiva dell’intelligenza artificiale generativa nei flussi aziendali.

Secondo i dati raccolti dai Threat Labs di Netskope, il 97% delle organizzazioni europee utilizza strumenti dotati di funzionalità AI, ma il 34% delle violazioni legate a queste tecnologie riguarda dati regolamentati inseriti nei prompt. A seguire, il 31% coinvolge codice sorgente e il 28% proprietà intellettuale.

La piattaforma consente di identificare e gestire in modo granulare l’uso di strumenti come ChatGPT, Copilot, Gemini, Claude e Perplexity AI. È possibile distinguere tra account personali e aziendali, monitorare i prompt, bloccare in tempo reale azioni ad alto rischio e proteggere informazioni sensibili senza ricorrere al divieto generalizzato.

Lo spiega chiaramente Paolo Passeri, Senior Solutions Architect EMEA, sottolineando come sia “necessario governare l’AI con strumenti che capiscano il contesto”. 
Serve un approccio diverso, un controllo selettivo, policy dinamiche, visibilità continua, superando logiche “binarie” di blocco o blocco. 

Netskope: Integrazione strategica con Microsoft, identità e dati sotto un’unica regia

Un passaggio fondamentale nella nuova strategia è rappresentato dall’annuncio arrivato in questi giorni di un rafforzamento della partnership con Microsoft. 
Netskope viene oggi riconosciuta come uno dei principali partner per l’integrazione con l’architettura Security Service Edge dell’ecosistema Microsoft. Le aree di cooperazione coprono Microsoft Entra (identity management), Purview (data governance), Sentinel (correlazione eventi) e Security Copilot (AI-based security operations).

L’obiettivo è costruire un’infrastruttura in cui la sicurezza dei dati e quella delle identità non viaggino su binari separati. Netskope estende le capacità di visibilità e enforcement di Microsoft, con un layer che agisce a livello di rete, applicazione e comportamento. Il risultato è una protezione coerente lungo tutto il ciclo di vita del dato.

È una scelta strategica, spiega ancora Fontana, che punta di nuovo alla semplificazione, alla ricerca di non aggiungere complessità alle tematiche di amministrazione della sicurezza. 
L’integrazione con Microsoft permette di creare policy unificate che valgono ovunque: nel cloud, sul device, sulla rete. Per questo Fontana lo definisce un “cambio di paradigma per chi gestisce ambienti distribuiti”.

Rete di partner e formazione: il canale come moltiplicatore operativo della strategia Netskope

Il riposizionamento di Netskope sul nostro mercato passa anche dal canale. L’azienda ha investito su nuove risorse per il supporto ai partner, ha avviato un programma di onboarding dedicato agli MSP e rafforzato la collaborazione con system integrator e telco. Il modello è pensato per essere scalabile e adatto a qualsiasi contesto, dalla grande impresa alla PA.

Accanto all’abilitazione tecnica, Netskope ha lanciato anche un piano di formazione diffusa, con sessioni gratuite rivolte a studenti, clienti, professionisti e prospect. L’obiettivo è duplice: costruire una cultura della sicurezza contestuale e diffondere la capacità concreta di progettare soluzioni coerenti con la piattaforma Netskope One.
Una visione nella quale il canale è di fatto “parte attiva della nostra architettura operativa”, come spiega ancora Fontana. Ai partner viene chiesto dunque di interpretare e replicare sul campo il modello che Netskop ha costruito nel tempo. 

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Netskope ridisegna la sicurezza digitale: governance dell’AI, rete proprietaria e strategia Zero Trust ultima modifica: 2025-06-26T10:51:21+02:00 da Miti Della Mura

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