Nei giorni scorsi il Tech Future Expo firmato Focelda ha riunito a Villa Dino, sull’Appia Antica Roma, il cuore pulsante del mercato IT italiano, diventando molto più di un semplice spazio di confronto: l’idea e la pratica sono state infatti quelle di dare vita ad un luogo in cui il cambiamento del settore, nel pieno di una accelerazione digitale senza precedenti, ha preso forma concreta. Un contesto ideale per leggere e interpretare una trasformazione che nel 2025 sta procedendo con una rapidità mai vista prima.

Il comparto tecnologico nazionale vive infatti una fase di svolta storica. Oltre il 65% delle PMI ha scelto di affidare l’intera gestione IT a partner specializzati, generando una crescita del +14% rispetto all’anno precedente. La catena del valore formata da rivenditori e system integrator non è più un anello accessorio, ma la struttura portante che guida l’evoluzione digitale del Paese. Non si tratta solo di vendita: l’innovazione abbraccia e-commerce B2B, logistica integrata, automazione del supporto clienti e nuovi modelli di servizio basati sui dati.

Proprio i dati – e la loro gestione – rappresentano però anche la maggiore criticità. L’aumento della complessità informativa e l’esplosione dei rischi cyber impongono alle aziende un ripensamento profondo delle architetture di sicurezza. Fenomeni come la Shadow AI, descritti nell’introduzione dell’evento, mostrano quanto l’uso non governato degli strumenti di intelligenza artificiale possa esporre a vulnerabilità imprevedibili.

Un percorso narrativo costruito per far emergere il senso del cambiamento

Il Tech Future Expo è riuscito a trasformare una successione di interventi in un racconto coerente. La regia ha scelto di aprire i lavori con una panoramica chiara sullo stato dell’IA in Italia — quasi 9 milioni di utenti ChatGPT, oltre 2,3 milioni su Gemini e 1,9 milioni su Copilot, secondo i dati condivisi in apertura da Antonino Caffo. Una scelta forte, che ha immediatamente posto l’accento sulla velocità con cui la tecnologia sta modificando le abitudini professionali e personali.

Dal punto di vista della struttura, il programma è stato pensato come una vera progressione narrativa: si parte dalla visualizzazione e dalla user experience, si passa alla produttività e all’infrastruttura, si entra nel mondo della sicurezza, si esplorano i nuovi modelli di business e si chiude con i grandi attori del software e della cyber protection. Una regia che ha mantenuto costante l’attenzione grazie all’alternanza di temi verticali, casi reali e prospettive strategiche.

Il palco si è trasformato così in un luogo di sintesi: ogni intervento ha rappresentato un tassello necessario a comporre l’immagine di un ecosistema digitale maturo, interconnesso e pronto a rispondere alle sfide del mercato.

Ad aprire le sessioni tecniche è stato ViewSonic con un intervento dedicato alla centralità della visualizzazione e delle soluzioni display nel futuro del lavoro, un tema che ha fatto da fil rouge per comprendere come l’esperienza utente stia diventando determinante nelle scelte IT delle aziende.

La regia ha orchestrato poi un parterre di brand di altissimo livello — una scelta che ha enfatizzato la dimensione “ecosistemica” dell’evento. Si sono alternati sul palco brand come Acer, Pantum, Supermicro, Norton, Conceptronic e BenQ, ciascuno con un focus che ha arricchito la narrazione in modo organico. Nel pomeriggio il discorso si è ampliato ulteriormente con G&G e Kaspersky, fino ad arrivare alla chiusura affidata a Microsoft e SYLink, che hanno affrontato due temi cruciali: la transizione verso Windows 11 e il nuovo paradigma della sicurezza gestita. Presenti all’evento anche Philips, Logitech e Tp-Link.

Il valore strategico del Tech Future Expo

In un momento di grande fluidità, il Tech Future Expo ha rappresentato una bussola per orientarsi tra opportunità e rischi. Grazie alla presenza di vendor tecnologici internazionali, rivenditori specializzati e professionisti del settore, l’evento ha offerto un ambiente ideale per apprendere, confrontarsi e stringere quelle alleanze strategiche indispensabili per trasformare le incognite in opportunità di crescita.

La regia ha avuto il merito di valorizzare ogni contributo, mostrando come hardware, software, servizi gestiti e sicurezza non siano più mondi separati ma parti integrate di un’unica catena del valore. Una catena che, oggi più che mai, rappresenta il motore della trasformazione digitale italiana

Uno sguardo che va oltre l’evento

Il Tech Future Expo non è stato solo un momento di aggiornamento, ma un messaggio chiaro al mercato: la tecnologia è entrata in una fase di maturità in cui velocità, consapevolezza e sicurezza devono avanzare insieme. Mai come ora è fondamentale scegliere partner affidabili, governare i dati, costruire infrastrutture resilienti e dotarsi degli strumenti necessari per competere in uno scenario globale sempre più competitivo.

Focelda, organizzatore dell’evento, ha confermato ancora una volta il proprio ruolo di punto di riferimento nella distribuzione IT e nella creazione di connessioni che trasformano la tecnologia in valore.

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Tech Future Expo: così Focelda trasforma un evento in un manifesto per il futuro dell’IT italiano ultima modifica: 2025-12-11T09:23:00+01:00 da Marco Lorusso

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