VEMLive 2025 e il “Momentum” del digitale come ecosistema, tra quantum, AI e future of work!

Il digitale vive una fase in cui tecnologie mature e sperimentali si intrecciano: il cloud cresce come infrastruttura indispensabile, l’intelligenza artificiale agentica entra nei processi aziendali, il quantum computing apre scenari di ricerca e la cybersecurity resta un prerequisito per imprese e istituzioni. A confrontarsi su queste traiettorie sarà Momentum, l’evento organizzato da VEM Sistemi il 3 ottobre al Palapanini di Modena, con un programma che unisce visione strategica, contributi accademici e casi concreti dal mondo delle aziende

[Qui tutti i dettagli per conquistare uno degli ultimi posti a disposizione]

VEMLive 2025, un ecosistema digitale sempre più interdipendente

La trasformazione digitale ha ormai superato la fase delle sperimentazioni verticali per assumere la forma di un ecosistema interdipendente. Cloud, reti, intelligenza artificiale e sicurezza non evolvono più in silos separati, ma si intrecciano, creando nuove opportunità e nuove vulnerabilità. In questo scenario, le imprese non possono limitarsi a investire in singole tecnologie: sono chiamate a costruire architetture in grado di sostenere carichi crescenti, garantire continuità operativa e rispondere a normative sempre più stringenti.

Secondo IDC, entro il 2025 oltre metà della spesa IT globale sarà destinata a servizi cloud. In Europa il mercato raggiungerà i 300 miliardi di euro, mentre in Italia – stando ai dati dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano – il 60% delle grandi imprese ha già adottato strategie multi-cloud. La sfida non riguarda più soltanto la migrazione, ma la capacità di governare ambienti distribuiti, ibridi e complessi, nei quali dati e applicazioni devono muoversi in modo sicuro e interoperabile.

Quantum e AI agentica: due frontiere che ridisegnano il digitale

Accanto alle tecnologie che possiamo considerare ormai mature, per lo meno in termini di comprensione e accettazione, emergono nuove frontiere che promettono di cambiare in profondità il panorama digitale nel suo insieme.
Il quantum computing, sul quale per altro si concentra anche l’attenzione e il sostegno dell’Unione Europea con il programma Quantum Flagship da un miliardo di euro, apre scenari radicali in campi come la crittografia, la ricerca farmaceutica o la logistica industriale. È una tecnologia considerata ancora sperimentale, o per lo meno lontana da un’adozione che potremmo definire “mainstream”, ma già oggi è capace di attrarre investimenti e attenzione da parte dei grandi player globali.

Diversa è la traiettoria dell’intelligenza artificiale agentica, che secondo Gartner è destinata nell’arco di un paio di anni a entrare tra i trend più dirompenti.
Non parliamo di algoritmi che forniscono semplici output, ma di sistemi in grado di interagire con API e applicazioni, prendere decisioni in autonomia e collaborare con altri agenti digitali. Una prospettiva che apre a nuove forme di produttività, ma che apre nuovi interrogativi su tematiche che riguardano la governance, la sicurezza e i rischi per le imprese.

Cybersecurity, il prerequisito della fiducia

Non citiamo a caso la sicurezza, che resta il cardine attorno al quale ruota l’intero ecosistema.
Lo abbiamo più volte sottolineato in questi mesi: l’ultimo Rapporto Clusit 2025 parla di un aumento del 15% degli attacchi informatici in Italia, con manifatturiero e pubblica amministrazione tra i settori più colpiti.
Una tematica urgente che da tempo ha tolto la cybersecurity dalle voci di costo per le imprese, ma la ha trasformata in una condizione per poter collaborare, scambiare dati e sviluppare nuove relazioni digitali.

In questo, non v’è dubbio che un ruolo importante lo stiano avendo i framweork normativi, in continua e costante evoluzione: una su tutte, la direttiva NIS2, entrata in vigore anche in Italia con le linee guida dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, introduce obblighi stringenti di accountability, tracciabilità e resilienza. Le imprese non possono più permettersi approcci reattivi: serve una cultura della prevenzione che unisca persone, processi e tecnologie.

Il futuro del lavoro tra AI e sostenibilità

Tutte queste trasformazioni hanno un impatto in ogni contesto, pubblico e privato. Ma il loro effetto concreto lo ritroviamo in particolare nel mondo del lavoro. Secondo quanto più volte sottolineato dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, al di là di numero, percentuali e modelli, oggi il vero cambiamento non si gioca sulla flessibilità logistica: riguarda piuttosto la capacità di integrare AI e automazione nei processi quotidiani, ridefinendo ruoli, competenze e metriche di produttività.

La sfida è duplice: da un lato sfruttare le potenzialità degli strumenti digitali per aumentare efficienza e competitività, dall’altro evitare che l’innovazione acuisca disuguaglianze e divari. In questo senso, il “future of work” non è un concetto astratto, ma un terreno concreto dove si misura la sostenibilità dell’innovazione, sia sul piano organizzativo sia su quello sociale.

Collaborazione come nuovo paradigma

A unire questi scenari è il tema della collaborazione. Nessuna organizzazione è oggi in grado di affrontare da sola la velocità del cambiamento tecnologico e la complessità normativa. Il valore nasce dalla capacità di costruire ecosistemi: partnership tra aziende e università, alleanze tra pubblico e privato, reti di competenze che si rafforzano a vicenda.

VEMlive 2025: l’innovazione entra in campo al Palapanini

Se lo scenario tecnologico globale richiede visione e collaborazione, VEMlive 2025 diventa il luogo in cui queste traiettorie trovano una declinazione concreta. L’appuntamento è per venerdì 3 ottobre al Palapanini di Modena, tempio della pallavolo italiana: una cornice simbolica che richiama lo spirito di squadra e l’importanza del gioco collettivo, elementi che ben si applicano al mondo digitale contemporaneo.

La giornata sarà aperta dagli interventi di Stefano Bossi, CEO & GM di VEM Sistemi, e di esponenti del mondo accademico e industriale. Sul palco si alterneranno esperti di rilievo, come la professoressa Paola Verrucchi (CNR e Università di Firenze), che esplorerà il ruolo del quantum computing, e Gianmatteo Manghi, CEO di Cisco Italia, con una visione sull’“Internet of Agents”. Sarà poi la volta del professor Gianluca Salviotti della SDA Bocconi, che affronterà la domanda chiave: il digitale è davvero pronto per la partita del futuro?

Il programma della mattina si arricchirà di momenti di testimonianza, come il case study presentato da Marco Bubani, Innovation Director di VEM Sistemi, e di incursioni dal mondo dello sport, con un’intervista doppia a Roberta Maioli, coach della Nazionale U19 femminile, e Andrea Sartoretti, direttore generale di Modena Volley. A rendere ancora più vivace l’arena contribuiranno le incursioni comiche di Ale e Franz, che porteranno sul palco il loro sguardo ironico.

VEMLive 2025 e i percorsi tecnologici: cloud, cyber e future of work

Il pomeriggio sarà dedicato a tre percorsi paralleli, pensati per approfondire i temi emersi nella sessione plenaria.

  • Momentum Cloud: ecosistemi cloud in evoluzione, con focus su modernizzazione applicativa, gestione dei dati e sicurezza, moderato da Giuseppe Caldarone (VEM Sistemi).
  • Momentum Cyber: la cybersecurity come elemento di consapevolezza e cultura aziendale, con la guida di Andrea Giuliani, Head of Managed Services VEM Sistemi.
  • Momentum FOW (Future of Work): AI, automazione e sicurezza come leve per costruire un futuro del lavoro sostenibile, moderato da Stefano Amici e Sandra Golfarelli di VEM Sistemi.

Tre percorsi che consentiranno ai partecipanti di scegliere l’area più vicina alle proprie priorità, spaziando dalla protezione delle infrastrutture alla modernizzazione cloud fino all’impatto delle nuove tecnologie sui modelli organizzativi.

Non perdere l’appuntamento con uno degli ecosistemi innovativi più importanti del nostro Paese. Appuntamento il prossimo 3 ottobre in uno spazio magico come il Palapanini di Modena, qui tutti i dettagli!

 

VEMLive 2025 e il “Momentum” del digitale come ecosistema, tra quantum, AI e future of work ultima modifica: 2025-09-28T11:08:24+02:00 da Miti Della Mura

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui