È dall’incontro tra un gruppo industriale con oltre sessant’anni di esperienza nella filiera agroalimentare, una tech company specializzata in soluzioni phygital e una delle principali piattaforme cloud e AI al mondo che nasce uno dei progetti più avanzati di applicazione dell’intelligenza artificiale generativa nei settori produttivi. Il Gruppo Casillo, che dal 1958 opera nell’ambito della lavorazione e trasformazione del grano duro, ha lavorato in logica di ecosistema con Hevolus e Microsoft per portare la GenAI fuori dalle interfacce testuali e dentro la relazione con i clienti, le filiere e il mercato nazionale e internazionale.
Al cuore del progetto c’è Altograno, un nuovo brand di sfarinati ad alte prestazioni, ottenuti attraverso un processo brevettato di lavorazione circolare che recupera selettivamente le frazioni nobili del chicco. Un ingrediente funzionale pensato per diventare riconoscibile anche a scaffale, comunicando valori nutrizionali, sostenibilità e identità. Ma per raccontarlo in modo accessibile, scalabile e coerente in tutti i touchpoint, Gruppo Casillo ha scelto un approccio radicalmente nuovo: affidare la voce del prodotto a un avatar AI conversazionale sviluppato sulla piattaforma XR Copilot.
XR Copilot, Augmentation Reality e l’evoluzione dell’AI: da modello a interfaccia
Hevolus, partner tecnologico del progetto e parte della community Microsoft AI L.A.B., ha fatto leva su XR Copilot, piattaforma enterprise che consente di creare agenti conversazionali evoluti su misura, costruiti a partire da contenuti controllati e indicizzati dalle aziende stesse. La particolarità di XR Copilot è l’integrazione tra AI generativa e Augmentation Reality, un nuovo paradigma esperienziale che supera il concetto di realtà aumentata grafica e propone un’interazione intelligente, adattiva e immersiva. In questo modello, la conversazione diventa lo strumento per attivare contenuti validati, riconoscere l’intento dell’utente, modulare tono e linguaggio in base al contesto e generare una relazione coerente tra brand e interlocutore.
Nel caso del Gruppo Casillo, il risultato è Federico “Chicco” Altograno, un avatar multilingua capace di dialogare in 40 lingue e adattare le risposte in base al profilo dell’interlocutore: buyer, distributori, nutrizionisti, consumatori, chef o operatori della GDO.
Nelle intenzioni di Gruppo Casillo, Chicco non doveva né deve essere un assistente generico. È piuttosto un’interfaccia evoluta che sfrutta un motore di retrieval-augmented generation (RAG) per restituire risposte pertinenti e affidabili, partendo da una knowledge base strutturata direttamente da Casillo. Il sistema è alimentato dai servizi Azure – inclusi text-to-speech, animazione facciale e rendering in tempo reale – e permette una conversazione naturale, contestuale, tracciabile e soprattutto governabile.
Gruppo Casillo e il progetto Altograno: un brand conversazionale nato dalla filiera
Altograno rappresenta la visione congiunta di un nuovo modello di comunicazione agroalimentare: l’ingrediente non è solo etichetta o tabella nutrizionale, ma diventa soggetto attivo, in grado di spiegarsi, raccontarsi e interagire.
“Un po’ come nel mondo della tecnologia con Intel Inside, o nell’abbigliamento con Gore-Tex”, sottolinea Lorenzo Pepe, Brand Manager di Altograno.
Il progetto sviluppato da Casillo con Hevolus e Microsoft non si limita ad animare un personaggio: costruisce un canale conversazionale a servizio di più funzioni – informazione, marketing, assistenza, relazione – con una regia centralizzata e contenuti sempre aggiornabili via console low code/no code.
L’avatar Chicco può essere attivato in negozio, in fiera, in uno showroom, oppure online attraverso QR code o canali social. Ogni risposta è coerente con le specifiche tecniche del prodotto, i dati ambientali, gli obiettivi di posizionamento. Questo consente di superare brochure e schede statiche, abilitando un modello dinamico, intent based, nel quale il brand è accessibile e comprensibile in modo universale, anche da chi ha esigenze o livelli di conoscenza diversi.
Un ecosistema abilitante: tecnologia, contenuto, filiera
Come già sottolineato, il valore del progetto risiede nella forza dell’ecosistema. Microsoft ha fornito l’infrastruttura cloud, i servizi AI e gli strumenti di governance; Hevolus ha tradotto questi strumenti in un’interfaccia esperienziale; Casillo ha curato la costruzione della knowledge base, l’identità narrativa e l’integrazione con le strategie commerciali. Questa divisione del lavoro – chiara, complementare e fluida – è ciò che ha permesso di trasformare una promessa tecnologica in una soluzione concreta.
Gruppo Casillo, verso agenti specializzati e applicazioni verticali
Nelle intenzioni di Casillo, il progetto non è destinato a fermarsi. Il piano prevede lo sviluppo di agenti AI specializzati per figure della filiera, come panettieri, tecnologi alimentari, nutrizionisti o addetti alla logistica. Ogni agente sarà configurato per rispondere in modo preciso e rilevante nei rispettivi contesti d’uso, contribuendo a creare una rete intelligente che accompagna il prodotto lungo tutto il ciclo di vita, dalla produzione alla trasformazione, dalla vendita al consumo.
Questa visione prefigura una trasformazione strutturale dei processi informativi e relazionali: l’agente AI non come feature isolata, ma come nodo centrale di un’infrastruttura conversazionale aziendale.