Digital Value rilevata da OEP: verso il delisting e un nuovo polo ICT europeo

Il fondo statunitense One Equity Partners (OEP), già protagonista nel 2024 dell’acquisizione di Comau da Stellantis, mette a segno un nuovo colpo in Italia con l’ingresso nel capitale di Digital Value, tra i principali operatori italiani nel settore delle soluzioni e dei servizi ICT.
L’operazione prevede l’acquisto del 57,81% del capitale da DV Holding, la società che fa capo al fondatore e amministratore delegato Massimo Rossi, a un prezzo di 29 euro per azione, per un controvalore complessivo di circa 300 milioni di euro. Dopo il closing, previsto entro gennaio 2026, OEP promuoverà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle restanti azioni finalizzata al delisting da Euronext Milan.

Il prezzo, inferiore alla chiusura del titolo nella seduta precedente (29,75 euro), risulta tuttavia molto lontano dai massimi toccati nel 2022, quando le azioni Digital Value avevano raggiunto quota 114 euro. Un dato che riflette la perdita di appeal del titolo nell’ultimo biennio, segnata da contenziosi, revisioni di governance e rallentamenti negli appalti pubblici.

Digital Value: dal boom della Spac alle turbolenze giudiziarie

Digital Value nasce nel 2018 come business combination con la Spac “In Cloud”, promossa da Elite (programma di Borsa Italiana) e Electa Ventures, e approda sul listino a 10 euro per azione. In pochi anni diventa una delle storie di crescita più dinamiche dell’ICT italiano, con ricavi 2024 per 815,8 milioni di euro, oltre 600 dipendenti e una presenza trasversale in settori chiave come telecomunicazioni, trasporti, finanza, utilities, industria e pubblica amministrazione.

Nel 2024 l’azienda si era aggiudicata un contratto da 180 milioni di euro con il Ministero della Difesa per la fornitura di tecnologie Cisco, poi revocato a seguito dell’inchiesta della Procura di Roma sugli appalti Sogei, che ha coinvolto l’ex presidente e AD Massimo Rossi e la società stessa. Dopo l’apertura del fascicolo, Digital Value ha avviato un percorso di “self-cleaning”: rinnovamento dei vertici, rafforzamento delle procedure di compliance e revisione dei modelli di governance per prendere le distanze dai fatti contestati.

Queste vicende, unite alla volatilità del mercato ICT e alla progressiva uscita di scena della componente Spac, hanno contribuito a un ridimensionamento della capitalizzazione di Borsa e a un calo di fiducia da parte degli investitori istituzionali, rendendo più favorevole l’ingresso di un operatore finanziario internazionale.

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Digital Value rilevata da OEP. Gli attori dell’operazione e il ruolo di Sesa

Accanto a DV Holding, anche Sesa, gruppo toscano attivo nell’IT e nella distribuzione a valore, ha annunciato di aderire all’offerta, cedendo il suo 6,6% del capitale. La partecipazione, oggi valutata circa 11 milioni di euro, era stata acquisita con un investimento iniziale di 4 milioni, generando quindi una plusvalenza significativa. Tra i soci figurano inoltre Azimut Libera Impresa e Var Group, a conferma della rete di partnership che ha sostenuto la crescita di Digital Value negli anni post-quotazione.

Sul fronte della consulenza, Equita ha agito come advisor finanziario di OEP, mentre Allen & Overy Shearman Sterling ha seguito il fondo sul piano legale. Per la parte venditrice, D.G.P.A. & Co. ha operato come advisor finanziario e BonelliErede come consulente legale.

Digital Value. L’ingresso di OEP: consolidare l’ICT italiano in chiave europea

L’operazione rientra nella strategia di OEP Capital Advisors, società di private equity mid-market nata da uno spin-off di JP Morgan nel 2015, che concentra i propri investimenti nei settori industriale, tecnologico e sanitario. Con oltre 400 operazioni concluse a livello globale e sedi a New York, Chicago, Francoforte e Amsterdam, OEP punta a creare campioni nazionali con potenziale di scala continentale, sostenendo le aziende con capitale, competenze manageriali e reti industriali.

Dopo l’acquisizione di Comau, OEP consolida così la propria presenza in Italia, con l’obiettivo di costruire un polo tecnologico europeo in grado di valorizzare le competenze locali e accelerare la transizione digitale di settori strategici. L’ingresso in Digital Value, osservano gli analisti di Milano Finanza, potrebbe rappresentare il primo passo di una più ampia strategia di integrazione industriale nel mercato ICT, oggi frammentato ma con tassi di crescita costanti nella componente dei servizi gestiti e del cloud pubblico.

Digital Value. Il contesto di mercato: consolidamento e private equity

Il settore dell’ICT italiano sta vivendo una fase di profondo consolidamento, trainata da operazioni di M&A e dall’interesse crescente dei fondi internazionali. Il comparto delle infrastrutture digitali e dei servizi cloud è infatti considerato strategico per la competitività industriale europea, anche alla luce dei programmi legati a PNRR, cybersecurity e intelligenza artificiale.

Secondo l’analisi pubblicata da Milano Finanza, il coinvolgimento di OEP in Digital Value si inserisce in una più ampia dinamica di riorganizzazione del tessuto tecnologico nazionale, che vede sempre più attori finanziari puntare su società con solide basi industriali ma con necessità di capitali per espandersi oltre confine. Un percorso che potrebbe aprire a sinergie future con altre realtà del portafoglio OEP, non solo in Italia ma anche in Germania e nei Paesi Bassi, dove il fondo è già attivo in ambito software e automazione industriale.

Digital Value verso il delisting e un nuovo capitolo

Con il delisting previsto dopo l’OPA, Digital Value chiuderà un ciclo aperto nel 2018 con l’ingresso in Borsa, per aprirne uno nuovo sotto la regia di un partner internazionale.
Per OEP, l’operazione rappresenta una piattaforma industriale su cui costruire valore nel medio termine; per Digital Value, un reset di governance e prospettiva, necessario per superare le difficoltà recenti e rafforzare la credibilità nel mercato della trasformazione digitale.

In uno scenario di crescente attenzione sulla sovranità tecnologica e sull’autonomia europea nel digitale, il caso Digital Value segna un altro passo nel processo di riallineamento del capitale italiano ai grandi flussi globali del private equity.

Digital Value rilevata da OEP: verso il delisting e un nuovo polo ICT europeo ultima modifica: 2025-10-21T11:52:41+02:00 da Miti Della Mura

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