Il digital service provider italiano eGlue, con oltre quarant’anni di attività alle spalle, ha scelto di trasformare l’intelligenza artificiale generativa da semplice tendenza tecnologica a strumento concreto di crescita aziendale. L’azienda bergamasca ha avviato un programma strutturato per l’implementazione di Microsoft Copilot, affidandosi alla consulenza specializzata di WeAreProject.
I risultati raggiunti dimostrano che quando l’adozione dell’AI viene pianificata con metodo, i benefici diventano misurabili e significativi. Il percorso ha portato a un incremento della produttività compreso tra il 10 e il 15 per cento nelle operazioni quotidiane, mentre sul fronte dello sviluppo software si registra un dimezzamento dei tempi necessari per completare determinate attività. Si tratta di numeri che vanno oltre le aspettative iniziali, soprattutto considerando che il progetto è ancora in fase di espansione.
L’impatto più rilevante si osserva nei compiti tradizionalmente affidati a figure professionali junior, dove l’intelligenza artificiale ha dimostrato di poter affiancare efficacemente il lavoro umano. La decisione di strutturare l’adozione dell’AI nasce da un’esigenza specifica espressa da Fabio Turroni, responsabile tecnologico di eGlue. “L’AI ci ha investito con forza, ma non volevamo iniziative isolate”, ha spiegato il CTO, sottolineando la necessità di superare l’approccio frammentario che spesso caratterizza l’introduzione di nuove tecnologie. L’obiettivo era costruire una cultura aziendale attorno all’intelligenza artificiale, rendendo misurabile l’impatto della trasformazione digitale. La collaborazione con WeAreProject, già consolidata su altri progetti Microsoft, ha rappresentato la risposta a questa necessità strategica.
eGlue adotta Microsoft Copilot, il supporto di WeAreProject
La metodologia adottata si è articolata su tre assi fondamentali. Prima ancora di distribuire le licenze, WeAreProject ha condotto un’analisi approfondita della maturità aziendale rispetto all’AI, valutando l’organizzazione dei dati e i protocolli di sicurezza. Questo passaggio preliminare si è rivelato cruciale, considerando che Copilot può accedere a email, documenti aziendali e repository interni. La sicurezza delle informazioni non è stata quindi un aspetto secondario, ma un prerequisito essenziale per procedere. Il programma formativo è andato oltre la semplice spiegazione tecnica delle funzionalità.
Le sessioni hanno assunto la forma di veri e propri laboratori interattivi, dove i dipendenti hanno potuto sperimentare come lo strumento potesse concretamente supportare le loro mansioni quotidiane. Non soltanto tecniche di prompt design, ma soprattutto applicazioni pratiche calibrate sui diversi ruoli aziendali. Questo approccio ha favorito l’emergere spontaneo di casi d’uso reali e di idee applicative direttamente dai team operativi. L’implementazione ha seguito una logica progressiva, coinvolgendo inizialmente un gruppo ristretto di utilizzatori provenienti da diverse divisioni aziendali. Questi primi utilizzatori sono diventati poi ambasciatori dello strumento all’interno dei loro team, generando un passaparola interno che ha accelerato l’adozione. Le prime applicazioni hanno riguardato attività trasversali: preparazione di presentazioni, sintesi delle riunioni e gestione della corrispondenza elettronica.
Copilot, l’alleato prezioso per le aziende
Con l’aumento della confidenza nell’uso dello strumento, le applicazioni si sono estese ad ambiti più specialistici. Nel dipartimento risorse umane, Copilot viene utilizzato per elaborare domande personalizzate durante i colloqui di selezione e per generare spunti valutativi sui candidati. Gli sviluppatori software hanno trovato nello strumento un alleato prezioso non solo per scrivere e testare codice, ma soprattutto per recuperare rapidamente conoscenza su sistemi legacy. Quest’ultimo aspetto risulta particolarmente rilevante per un’azienda come eGlue, che nei suoi quattro decenni di storia ha sviluppato internamente gran parte delle soluzioni IT a supporto del business, accumulando un patrimonio tecnologico considerevole.
Davide Vignoli, specialista Microsoft di WeAreProject, sintetizza la filosofia del progetto affermando che l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa rappresenta un percorso continuo piuttosto che un progetto con data di scadenza. L’esperienza di eGlue dimostra come la combinazione tra formazione mirata, attenzione alla sicurezza e individuazione di casi d’uso misurabili permetta di trasformare l’AI da semplice promessa tecnologica a leva strategica reale. La riduzione del 50 per cento sui tempi di sviluppo software, in particolare, evidenzia come l’intelligenza artificiale possa contribuire concretamente anche alla gestione del debito tecnico accumulato nel tempo.
L’approccio scelto da eGlue rappresenta un modello applicabile anche ad altre realtà aziendali italiane che si confrontano con l’introduzione dell’AI. La chiave del successo risiede nella capacità di evitare sia l’entusiasmo acritico sia lo scetticismo paralizzante, optando invece per una strategia basata sulla misurazione puntuale dei risultati e sull’evoluzione graduale dell’adozione. La partnership con un consulente specializzato ha permesso di strutturare il cambiamento, trasformando una potenziale dispersione di energie in un progetto coerente e sostenibile nel tempo.
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