In occasione del Forum di Cernobbio, Microsoft ha annunciato l’avvio del programma Elevate in Italia e la nascita della AI Skills Alliance. Un’iniziativa che si affianca all’AI Skills 4 Agents Observatory e al percorso avviato con la National Skilling Initiative, per rafforzare le competenze digitali e sostenere la competitività del Paese nell’era dell’intelligenza artificiale.
Microsoft Elevate: una piattaforma globale che arriva in Italia
Il Forum di Cernobbio, organizzato ogni anno da The European House – Ambrosetti, non è soltanto un’occasione di confronto tra leader politici ed economici, ma sempre più spesso anche il luogo in cui i grandi player tecnologici scelgono di presentare le loro strategie per l’Italia e per l’Europa. È qui che Microsoft ha scelto di annunciare l’attivazione anche nel nostro Paese di Microsoft Elevate, collegandolo al percorso di crescita delle competenze avviato un anno e mezzo fa con l’apertura dell’AI L.A.B. e, più recentemente, con l’AI National Skilling Initiative.
Microsoft Elevate è un programma globale che combina soluzioni tecnologiche, ricerca, filantropia e partnership con l’obiettivo di ridurre i divari digitali e preparare individui e organizzazioni a prosperare in un’economia guidata dall’AI.
A livello internazionale, Microsoft ha annunciato un investimento di 4 miliardi di dollari in cinque anni, tra donazioni e tecnologia, per raggiungere 20 milioni di persone con percorsi formativi certificati sulle competenze AI. E l’Italia è uno dei Paesi centrali nel quadro di questa strategia, con un obiettivo ambizioso: formare oltre 400.000 persone in due anni.
Il programma si svilupperà lungo tre direttrici:
- Istruzione, con iniziative rivolte a docenti e studenti, in particolare nelle aree più svantaggiate, grazie alla collaborazione con Fondazione Mondo Digitale e a una rete di oltre 30 hub formativi nelle scuole.
- Terzo settore, con percorsi mirati per le organizzazioni non-profit, sviluppati insieme a Fondazione Cariplo e Fondo per la Repubblica Digitale. Due i livelli previsti: AI Enthusiast, per introdurre le basi, e AI Evangelist, per accompagnare le realtà più avanzate nell’uso dell’AI nelle attività quotidiane.
- Forza lavoro, con la nascita della AI Skills Alliance, una piattaforma aperta a imprese, istituzioni e associazioni di categoria per favorire la diffusione delle competenze AI e sostenere i lavoratori nella transizione verso l’AI economy.
AI Skills 4 Agents Observatory: la fotografia del mercato italiano
Nel corso del Forum di Cernobbio, oltre al lancio di Elevate, Microsoft ha presentato insieme a TEHA Group e Avanade la prima edizione dell’AI Skills 4 Agents Observatory. Si tratta di un osservatorio permanente dedicato all’analisi dell’adozione e dell’impatto dell’AI generativa e agentica, con l’obiettivo di mappare le competenze richieste, ascoltare le esigenze delle imprese e orientare politiche di formazione e sviluppo.
I dati fotografano un Paese in forte trasformazione:
- l’adozione complessiva di soluzioni di AI generativa è passata in un anno dal 51% delle aziende al 84,7%, con una crescita del 66,1%;
- i principali benefici rilevati dalle imprese riguardano l’aumento di efficienza e produttività (64%), il miglioramento del customer care (39%) e l’ottimizzazione della progettazione (36%);
- l’AI agentica, invece, procede a un ritmo più lento: in Italia solo il 2,3% delle imprese la utilizza, contro una media europea del 4,2%.
La differenza non è marginale: mentre l’adozione dell’AI generativa risulta ormai diffusa e relativamente semplice, quella dell’AI agentica richiede un livello più alto di maturità tecnologica e organizzativa. Non si tratta solo di integrare un nuovo strumento, ma di ripensare processi e flussi decisionali, con impatti diretti su governance e gestione aziendale.
L’impatto potenziale sull’economia italiana
Il report sottolinea come una diffusione pervasiva dell’AI — in tutte le sue forme — potrebbe incrementare il PIL nazionale fino al 17,9% l’anno, pari a circa 336 miliardi di euro, un valore superiore all’intero PIL della Repubblica Ceca. Analizzando i settori verticali emergono margini di crescita significativi: il commercio potrebbe beneficiare di un incremento pari a 346,7 miliardi di euro, l’industria manifatturiera di 304,1 miliardi, la pubblica amministrazione di 257,2 miliardi, i servizi professionali di 176,9 miliardi, i servizi finanziari di 93,1 miliardi e il comparto ICT di 57,8 miliardi. Numeri che confermano come l’AI agentica possa diventare un vero motore di produttività, affrontando una delle storiche debolezze strutturali dell’economia italiana, ma che al tempo stesso evidenziano la necessità di un intervento sistemico sulle competenze.
Il nodo del digital skills gap
Il divario tra domanda e offerta di competenze è la barriera principale. Solo il 46% degli italiani possiede competenze digitali di base, mentre il 67% delle aziende dichiara di non avere il know-how adeguato per implementare soluzioni di AI. La percentuale sale al 70% se si parla di agenti AI, a conferma della complessità di queste tecnologie.
Il tema è avvertito anche dai lavoratori: secondo una ricerca LinkedIn citata dall’Osservatorio, quasi la metà (47%) ritiene di non sfruttare appieno le potenzialità dell’AI nel proprio lavoro, anche se oltre il 54% si dichiara ottimista, convinto che l’AI migliorerà la gestione quotidiana dei compiti.
Colmare questo gap non è solo una questione di competitività, ma anche di equità sociale. Senza interventi mirati, il rischio è quello di creare nuovi divari tra chi ha accesso a competenze e opportunità e chi resta escluso.
AI Skills Alliance: un ecosistema per la formazione
È in questo contesto che si inserisce la AI Skills Alliance, lanciata ufficialmente a Cernobbio. L’Alleanza riunisce associazioni imprenditoriali, enti locali e organizzazioni di rappresentanza per offrire percorsi di formazione su tre livelli:
- Conoscenza, con cinque webinar teorici da ottobre a gennaio su AI generativa, sicurezza, produttività e uso responsabile;
- Utilizzo, con hackathon e workshop pratici;
- Adozione, con l’accesso ai programmi AI L.A.B. e la promozione di opportunità di finanziamento per sviluppare soluzioni AI.
Hanno già aderito Formaper (Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi), la Provincia Autonoma di Bolzano, Confapi, Unimatica, Confesercenti, Anitec-Assinform e Confindustria Dispositivi Medici. Regione Lombardia ha manifestato interesse a supportare le imprese e i lavoratori nella transizione verso l’AI economy.
Microsoft Elevate, continuità con la AI National Skilling Initiative
Il lancio di Elevate si collega in modo diretto al percorso avviato lo scorso febbraio con la AI National Skilling Initiative, che aveva fissato l’obiettivo di formare un milione di italiani entro il 2025. Due le piattaforme messe a disposizione:
- AI Skills Navigator, un hub gratuito per valutare le proprie competenze AI e accedere a corsi mirati;
- AI Skills 4 All, dedicata a chi non ha un background tecnico, con percorsi per PA, PMI e docenti.
In un anno, l’iniziativa ha già raggiunto oltre 700.000 persone, dimostrando l’interesse crescente verso queste opportunità. Elevate rappresenta ora un passo ulteriore, pensato per consolidare e ampliare i risultati, mettendo a sistema partnership, ricerca e investimenti.
Un impegno a lungo termine
“La storia ci insegna che le grandi innovazioni generano grandi opportunità. La vera sfida è la transizione, preparando chi lavora per l’AI economy, attraverso la formazione”, ha dichiarato Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. “L’Italia ha tutte le carte in regola per essere protagonista: un patrimonio culturale unico, una tradizione di eccellenza artigianale e industriale e un tessuto imprenditoriale dinamico. L’AI può diventare il motore di una nuova stagione di crescita. Unendo ingegno umano e tecnologia, possiamo costruire un futuro in cui l’Italia non solo adotta l’innovazione, ma la guida con visione, passione e spirito imprenditoriale”.