Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito stringono accordi con NVIDIA per potenziare la propria capacità computazionale e sviluppare un ecosistema AI sovrano. Al centro dell’iniziativa, nuovi modelli linguistici, data center alimentati da GPU Blackwell e il primo cloud AI industriale europeo.

C’è anche l’Italia nel ricco piano di partnership annunciate da NVIDIA nei giorni scorsi nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale. 
Proprio mentre la competizione globale per la leadership nell’intelligenza artificiale si sta facendo più serrata, la società ha annunciato un’estesa rete di partnership con governi, telco e provider cloud in Europa per costruire un’infrastruttura AI distribuita, scalabile e conforme agli standard europei. Il progetto, definito “Sovereign AI”, mira a rafforzare l’autonomia tecnologica del continente, che oggi consuma il 20% della capacità computazionale globale ma ne detiene meno del 5%.

Il piano prevede oltre 3.000 exaflops di capacità computazionale distribuiti in infrastrutture nazionali. Francia, Germania, Italia, come già accennato, oltre a Spagna e Regno Unito sono tra i paesi coinvolti, insieme a una rete di partner industriali e tecnologici del calibro di Mistral AI, Domyn, Telefónica, Orange, Fastweb, Swisscom e Telenor. Il tutto per consentire a imprese, startup e istituzioni pubbliche di sviluppare e distribuire modelli linguistici e applicazioni agentiche e fisiche in modo sicuro, efficiente e conforme al GDPR.

Il primo cloud AI industriale europeo nasce in Germania

Uno degli elementi centrali del piano è la costruzione del primo cloud AI industriale europeo in Germania, in collaborazione con Deutsche Telekom. Alimentato da 10.000 GPU NVIDIA Blackwell (inclusi i sistemi DGX B200), questo hub sarà il cuore computazionale dell’industria manifatturiera europea, offrendo risorse ad aziende come BMW, Siemens, Maserati e Schaeffler. Le applicazioni vanno dalla simulazione digitale dei processi alla progettazione assistita, dai digital twin alla robotica intelligente.

Siamo, di nuovo, di fronte a un importante cambio di paradigma. Secondo il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, infatti “ogni produttore ha bisogno oggi di due fabbriche: una fisica e una per l’intelligenza”. Questa nuova infrastruttura AI non è solo un data center, ma una vera e propria “AI gigafactory” che, a partire dal 2027, estenderà la capacità computazionale a oltre 100.000 GPU grazie a fondi europei e federali.

Anche NEURA Robotics, pioniere tedesco della robotica cognitiva, utilizzerà questa potenza per addestrare robot intelligenti connessi nel Neuraverse: un ecosistema distribuito in cui i robot apprendono e condividono competenze in tempo reale.

Un’infrastruttura AI europea: telco, cloud provider e centri tecnologici

Oltre alle partnership con i governi nazionali, NVIDIA sta collaborando con i principali operatori telco europei per costruire infrastrutture AI regionali distribuite. Tra questi:

  • Fastweb ha annunciato MIIA, un large language model in italiano addestrato sul suo supercomputer NVIDIA DGX.
  • Telefónica sta sperimentando un’architettura edge AI distribuita in Spagna con centinaia di GPU.
  • Orange, Telenor e Swisscom stanno lanciando piattaforme AI e servizi cloud sovrani alimentati da infrastrutture NVIDIA per supportare applicazioni generative, personal AI assistant e GenAI Studio.

L’obiettivo comune è offrire ai clienti aziendali piattaforme sicure, conformi al GDPR, con prestazioni elevate e bassa latenza per la realizzazione di applicazioni AI su misura. L’uso di risorse rinnovabili per l’alimentazione dei data center rappresenta inoltre un tassello importante nella strategia europea per la sostenibilità digitale.

NVIDIA ha inoltre annunciato l’espansione della sua rete di AI Technology Centers in sei paesi europei – Germania, Regno Unito, Spagna, Italia, Finlandia e Svezia – per sostenere la ricerca scientifica e lo sviluppo di competenze. In Italia, il centro collaborerà con il CINECA, mentre in Germania sarà attivo anche nel campo della medicina digitale e della robotica open-source.

Sovranità, localizzazione e compliance: l’AI a misura d’Europa

Le iniziative presentate da NVIDIA si inseriscono in un contesto in cui la sovranità digitale europea è diventata una priorità strategica. Il programma Sovereign AI non si limita a installare GPU nei data center, ma punta a sviluppare veri e propri modelli linguistici e infrastrutture a norma GDPR, localizzati per ciascun paese.

L’approccio include la localizzazione semantica e normativa dei modelli (anche su base dialettale e settoriale), il privacy by design nelle architetture AI, l’impiego di tecniche come il federated learning per ridurre il trasferimento di dati sensibili e l’implementazione di sistemi resilienti a livello cyber, in vista anche del nuovo Cyber Resilience Act.

Un’opportunità industriale e strategica per il sistema produttivo

Il cloud AI industriale europeo – che potrebbe valere fino a 50 miliardi di euro entro il 2030 – rappresenta una leva competitiva per numerosi settori verticali: automotive, manifattura avanzata, moda, aerospazio, agritech. Le soluzioni sviluppate in collaborazione con NVIDIA da partner come Siemens, Cadence, Ansys e Rescale puntano a trasformare l’intero ciclo produttivo, dall’ideazione alla logistica, attraverso simulazioni, manutenzione predittiva, digital twin e ottimizzazione dinamica della supply chain.

Le aziende IT, i system integrator e i fornitori di servizi cloud italiani ed europei hanno ora l’opportunità di posizionarsi in questa filiera emergente, offrendo servizi specializzati, consulenza AI compliance, formazione tecnica e soluzioni verticali. In uno scenario globale sempre più polarizzato tra Stati Uniti e Cina, l’Europa cerca così di costruire un proprio modello di sviluppo, competitivo, sostenibile e rispettoso dei suoi valori fondanti.

Lo scenario italiano

Per quanto riguarda il nostro Paese, la partnership con NVIDIA coinvolge Domyn (ex iGenius),e ha ricevuto il sostegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il progetto si articola su due fronti: la costruzione di infrastrutture AI con l’impiego iniziale di 5.760 GPU e lo sviluppo di modelli linguistici localizzati destinati ad ambiti regolamentati. Al centro dell’iniziativa, il supercomputer Colosseum e il modello Domyn Large Colosseum, progettato per essere impiegato in settori a elevata sensibilità normativa.

NVIDIA fornirà il supporto tecnologico tramite le sue principali piattaforme software – tra cui NeMo, TensorRT e i microservizi NIM – per accelerare lo sviluppo di modelli AI pienamente compatibili con le normative europee. L’accordo prevede anche attività di formazione in collaborazione con il consorzio CINECA, puntando a rafforzare le competenze AI nel settore pubblico e industriale italiano.

Domyn: il suo ruolo per la sovranità AI italiana

Cerchiamo dunque di capire chi sia Domyn e quale ruolo giocherà in questa partita verso la Sovereign AI in Europa.
Domyn, ex iGenius, è di fatto una delle aziende italiane più avanzate nel campo dell’intelligenza artificiale per i settori regolamentati. Il cambio di nome, annunciato nel 2025 insieme a un round di finanziamento da “unicorno” e alla presentazione del supercomputer Colosseum, segna una trasformazione profonda: da fornitore di soluzioni AI a costruttore di modelli e infrastrutture sovrane.

Domyn ha dunque stretto una partnership con NVIDIA per lo sviluppo di Local-LLM, modelli linguistici avanzati progettati per rispondere ai requisiti di sovranità, proprietà intellettuale e governance end-to-end, in particolare per pubbliche amministrazioni, industria pesante e servizi finanziari. 
Ed è proprio alla luce di quest’ultimo aspetto che l’accordo è sostenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha riconosciuto l’iniziativa come pilastro dell’autonomia tecnologica nazionale.

Come detto, al centro della collaborazione c’è Colosseum, il supercomputer AI tra i più potenti al mondo, alimentato da migliaia di GPU NVIDIA Blackwell e destinato a entrare in funzione nell’estate 2025, probabilmente in Puglia. Il sistema sarà uno dei primi esempi europei di “AI factory sovrana”, costruita per ospitare modelli di ragionamento multi-agente, dataset proprietari e training di applicazioni mission-critical in ambienti regolamentati.

Il rebranding da iGenius a Domyn, avvenuto all’inizio del mese, come spiegato dal fondatore e CEO Uljan Sharka, è un passaggio coerente con la nuova missione: offrire AI “governabile, affidabile e realmente proprietaria”. Il termine Domyn richiama infatti il concetto di dominio tecnologico e il diritto delle organizzazioni di definire il proprio destino nell’era digitale. “Non significa semplicemente usare nuove soluzioni di AI, ma crearle, controllarle e proteggerle”, afferma Sharka.

Domyn vuole dunque posizionarsi come piattaforma abilitante per l’adozione responsabile dell’AI, con un’attenzione particolare alla sicurezza e alla conformità normativa. Tra le sue aree di intervento figurano:

  • Pubblica amministrazione e difesa, con supporto decisionale in ambienti air-gapped e analisi multilingua delle minacce;
  • Servizi finanziari, dove l’AI è impiegata per semplificare la reportistica, automatizzare la compliance e analizzare rischi regolatori;
  • Industria manifatturiera, attraverso l’integrazione di AI nei processi OT/IT, l’analisi predittiva e la gestione di ambienti industriali ad alta criticità.

La collaborazione con G42, gruppo emiratino specializzato in cloud e AI sovrano, aggiunge una dimensione internazionale alla strategia. Il consorzio, tramite la controllata Core42, partecipa alla costruzione e gestione del Colosseum come modello europeo per le AI factory. Un hub pensato per dare all’Europa strumenti concreti per sviluppare e addestrare modelli avanzati senza dover dipendere da infrastrutture extraeuropee.

NVIDIA e la corsa all’AI sovrana: l’Europa costruisce la sua infrastruttura intelligente ultima modifica: 2025-06-16T14:58:11+02:00 da Miti Della Mura

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui