HUMAN and MACHINE: l’AI sempre più chiave per un Futuro Digitale, Sicuro e Innovativo. Il 6 giugno la terza edizione dell’ Open Day 2024 firmato SMI.

La trasversalità dell’intelligenza artificiale nella nostra “Nuova Vita Digital”.

L’AI come strumento d’innovazione e progresso. L’AI come motore di miglioramento e non come minaccia, ostacolo.

Un tema chiave per ogni forma e dimensione di impresa, professionista, manager.

Una giornata speciale animata da una sessione plenaria con al centro i più importanti brand multinazionali del mondo ICT. 

Interventi agili, veloci, diretti a cui seguiranno gli attesi incontri One to One, strutturati e pianificati. 

Un’opportunità unica per mostrare come è possibile ma soprattutto necessario utilizzare già oggi l’AI per creare valore concreto per i nostri clienti, per la società nel suo complesso e per le generazioni future.

Gli strumenti, le cose da fare subito, gli errori da evitare e i compagni di viaggio su cui scommettere.

Il 6 Giugno SMI Technologies and Consulting organizza la terza attesissima edizione dell’Open Day, l’evento del comparto ICT dedicato alla service integration e alla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale al servizio delle imprese. Una piazza di valore e confronto che ha l’obiettivo di migliorare la gestione dei processi aziendali, implementare la sicurezza delle infrastrutture e rendere più efficiente l’operatività delle aziende, grazie alle soluzioni dei partner di SMI, protagonisti assoluti del settore.

Ma, come detto, il cuore pulsante di un evento così atteso sarà legato soprattutto alla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale e alla necessità che tutti, nessuno escluso, abbiamo di declinarla nella maniera più pratica, lucida, sicura possibile esattamente come racconta Cesare Pizzuto, General Manager SMI Technologies and Consulting. 

«Le definizioni di intelligenza artificiale variano ma concordano sul creare macchine che imitino comportamenti umani intelligenti. Il dibattito attuale sull’IA oscilla tra visioni apocalittiche, che la vedono come una minaccia, e posizioni minimizzanti in attesa di sviluppi. Tuttavia, come sostiene Luciano Floridi, l’IA sarà complementare, non sostitutiva dell’intelligenza umana. L’IA, come la fotografia per la pittura, stimolerà la creatività umana senza rimpiazzarla: l’IA potrà ampliare le possibilità creative umane, lasciando le emozioni esclusivamente all’uomo»

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La rivoluzione, annunciata, dell’ AI tra benefici, opportunità e timori

Come nella corsa all’oro di metà Ottocento, anche quando si parla di Intelligenza Artificiale sembra difficile comprendere quali saranno i benefici e chi potrà davvero coglierli. Eppure esiste una strada per una adozione responsabile, etica e proiettata al futuro che apre la strada a una innovazione reale in scenari reali

Pochi giorni fa, Forbes ha pubblicato una interessante analisi che crea un parallelismo tra ciò che stiamo vivendo in questi anni con la crescita – o forse sarebbe più corretto parlare di esplosione – dell’interesse sui temi dell’intelligenza artificiale, in tutte le sue declinazioni, e quanto accadde nella metà dell’Ottocento negli Stati Uniti con la corsa all’oro. 

È opinione comune, soprattutto nelle comunità degli analisti e degli investitori, che in quegli anni chi fece realmente fortuna non furono i minatori, ma coloro vendevano loro pale e picconi per scavare, oppure provviste, e financo abbigliamento, ricordano citando Levi Strauss, che importava merci pregiate a San Francisco, inclusi, ovviamente, i blue jeans. 
Tuttavia, ricorda Forbes, questa è solo una parte della storia. 
Perché, se è vero che almeno all’inizio chi riuscì a trarre profitto della corsa all’oro furono i primi fortunati minatori e coloro che vendevano loro provviste e attrezzature, è altrettanto vero che nel tempo l’impatto fu molto più esteso e i profitti di moltiplicarono, ridistribuendosi su scala molto più ampia. 
La corsa all’oro finanziò la costruzione della prima ferrovia transcontinentale, favorì lo sviluppo agricolo della California, accelerò l’industrializzazione, incrementò il commercio internazionale e stimolò innovazioni nel trasporto e nelle comunicazioni.
La corsa all’oro ebbe, in sostanza, effetti a lungo termine, impatti secondari e terziari positivi che sono andati ben al di là dei guadagni dei primi venditori di pale e picconi.

La corsa all’oro dell’AI: non è solo questione di tecnologia

È su questa lunghezza d’onda che dovremmo porci quando parliamo di intelligenza artificiale e soprattutto mentre cerchiamo di separare l’hype dalla realtà, ragionando su metriche che giustifichino gli investimenti di oggi con la promessa di benefici futuri.

Oggi la partita è in mano ai “venditori di pale e picconi”, a chi sviluppa le tecnologie di base che permettono all’IA di funzionare. 

Ma cosa ci riserva il futuro?
Di una cosa siamo certi: l’IA sta in qualche modo ridefinendo il mondo.
Sta trasformando interi settori e attività, dalle industrie alla ricerca scientifica, dai servizi alla persona alla politica, e promette di diventare una forza motrice di innovazione in molteplici settori nei prossimi dieci anni.
Siamo dunque all’inizio di un momento di grande trasformazione, che andrà guidato con responsabilità, etica e visione.

L’IA può essere una forza di cambiamento positivo, può diventare il motore che amplifica in misura esponenziale la portata di tecnologie come big data, robotica o IoT e la capacità di azione delle funzioni decisionali all’interno delle organizzazioni aziendali.

Un supporto e non un sostituto: questo è quanto non solo gli analisti, ma anche gli organismi regolatori sottolineano convintamente, non solo per fugare comprensibili preoccupazioni sui possibili impatti negativi di una introduzione massiva dell’AI nel mondo del lavoro, ma anche e soprattutto per sottolineare la dimensione antropocentrica con quale è importante continuare ad avvicinarsi alle nuove intelligenze. 

Una rivoluzione, un motore evolutivo che, non a caso, come detto SMI Group ha messo al centro del suo appuntamento più importante dell’anno, come sottolinea un altro manager chiave dell’organizzazione, Stefano Tiburzi COO di SMI (nella foto sotto)

«Quest’anno l’Open day, con la scelta del tema dell’IA, adotta anche una veste di tipo formativo, oltre che informativo. L’IA rappresenta una delle rivoluzioni tecnologiche più significative del nostro tempo, richiederà una formazione continua, specializzata e quindi un’opportunità di evoluzione professionale unica, atta a sviluppare competenze avanzate che permettano di interagire con queste tecnologie in modo critico e strategico. Questo comprenderà naturalmente non solo il funzionamento degli algoritmi, ma anche tutte le implicazioni etiche, sociali ed economiche dell’IA».

Intelligenza Artificiale: etica, responsabile, proiettata al futuro

Di nuovo torniamo ai tre principi cui abbiamo fatto cenno prima: responsabilità, etica e visione. 
Sono questi i pilastri sui quali costruire il futuro nel quale l’IA trovi il giusto spazio. 
Visione, per capire dove l’IA possa fare davvero la differenza e non sia semplicemente la “moda” del momento.
Etica, perché l’approccio all’IA avvenga secondo il rispetto dei principi etici stabiliti dai legislatori e rafforzati da impianti normativi come il recente AI Act dell’Unione Europea.
Responsabilità, perché l’adozione dell’IA nei propri processi e nelle proprie infrastrutture avvenga in piena compliance con quanto richiesto in tema di sicurezza, privacy, inclusività.

L’Open Day di SMI Technologies

Sono questi, come anticipato, i temi ai quali SMI ha scelto di dedicare l’atteso appuntamento con il terzo Open Day 2024, che si svolgerà a Roma il prossimo 6 giugno 2024.
Una giornata dedicata all’esplorazione dell’intelligenza artificiale come uno strumento per l’innovazione e il progresso, con l’obiettivo di mostrare come l’IA possa essere utilizzata per risolvere problemi reali e migliorare la vita delle persone, delle imprese. 
Una giornata nel corso della quale si esploreranno implementazioni e casi d’uso dell’intelligenza artificiale non in un’ottica futuristica, ma come una realtà tangibile che sta già trasformando il mondo in cui viviamo. 
Un’occasione per mostrare cosa significhi sostenere e promuovere una innovazione responsabile e mostrare come si possa utilizzare l’AI per creare valore per i clienti e la società nel suo complesso.

Partner della giornata saranno OpenText Cybersecurity, Watchguard, Stormshield, Cradlepoint, Cisco, Oracle, Salesforce, A10, Content Square, Hesplora, Smartit.

LEGGI ANCHE: SMI Technologies e la scommessa degli SMI Lab


SMI Group, il 6 giugno l’Open Day 2024, «l’AI non come minaccia ma come motore di progresso» ultima modifica: 2024-05-22T11:44:38+02:00 da Marco Lorusso

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