Durante il TRU Security Day Italy 2025, Acronis ha ribadito la centralità strategica dei Managed Service Provider in un contesto segnato da AI, minacce avanzate e nuove normative. Una piattaforma integrata e un ecosistema orientato all’efficienza operativa sono la risposta a un mercato che chiede soluzioni scalabili, sostenibili e pronte per il futuro.

Non un semplice convegno, ma un’occasione per mettere al centro i contenuti e condividere scenari futuri. È con questa impostazione che Acronis ha organizzato il TRU Security Day Italy 2025, una giornata che ha visto la partecipazione di partner, clienti, prospect, per sessioni di formazione e approfondimento sull’evoluzione delle minacce informatiche, sul ruolo dell’intelligenza artificiale e sul posizionamento strategico degli MSP.
TRU, acronimo di Threat Research Unit, è la divisione interna di Acronis dedicata all’analisi avanzata delle minacce globali. “Esploriamo il lato oscuro della luna”, ha raccontato Denis Cassinerio, General Manager South EMEA, durante l’evento. “Dalla nostra intelligence emergono i segnali deboli che ci permettono di costruire soluzioni sempre più proattive e integrate. Senza ricerca non c’è resilienza, e senza resilienza non c’è futuro digitale”.
L’obiettivo del TRU Security Day, ha sottolineato Cassinerio, non era celebrare i successi di Acronis, ma aprire un confronto franco con il mondo dei service provider: “Viviamo un’epoca guidata dall’intelligenza artificiale. È un vento favorevole, ma serve spiegare le vele. E noi possiamo farlo solo insieme ai nostri partner”.
MSP: da canale di delivery a leva strategica della resilienza
In questo contesto in piena trasformazione, il ruolo dei Managed Service Provider (MSP) diventa sempre più cruciale. La logica “break & fix” è ormai obsoleta: la sicurezza non è (più) un’opzione – se mai lo fosse stata –, ma un requisito strutturale.
Cassinerio cita i dati di Canalys, secondo i quali il mercato MSP europeo vale oggi oltre 116 miliardi di dollari, con una crescita annua del 12,6%.
La buona notizia è che il nostro Paese, se pure con i soliti ritardi che lo contraddistinguono, mostra una dinamicità superiore: +15,2% l’anno, evidentemente figlia di una maturità ancora disomogenea.
Complessivamente, infatti, il mercato italiano vale 6,6 miliardi di dollari, ed è cresciuto di 870 miloni anno su anno.
“L’Italia è un Paese complesso, ma reattivo”, ha osservato. “Le differenze tra nord e sud, la barriera linguistica, la frammentazione del tessuto economico sono sfide reali. Ma proprio per questo il potenziale è enorme”.

E il nodo centrale, per Acronis, è tutto qui: non si può pensare alla sicurezza del futuro senza una rete di MSP forti, formati e sostenibili. “La maggior parte delle soluzioni è progettata per i clienti finali”, ha spiegato Katya Ivanova, Chief Sales Officer. “Noi invece sviluppiamo pensando ai service provider. Il nostro obiettivo è aiutarli a crescere, non solo a proteggere”.
Una scelta che parte da un presupposto pragmatico: il 78% del fatturato degli MSP oggi arriva dai servizi gestiti, e la parte più rilevante riguarda proprio la cybersecurity. Le normative come NIS2 impongono nuovi standard di sicurezza e continuità operativa. Le aziende clienti chiedono risposte immediate, con SLA precisi e costi sostenibili. “E questo”, ha detto Ivanova, “è possibile solo se si alza la produttività. Con l’automazione possiamo portare un tecnico a gestire non più 250, ma oltre 500 dispositivi”.
Automazione, AI, integrazione: una piattaforma per fare di più, meglio
Negli ultimi cinque anni, Acronis ha rivoluzionato il proprio modello di business e, di fondo, anche la propria business proposition, passando da essere vendor focalizzato sul backup a proporsi come fornitore di una piattaforma integrata per la cyber protection, che unisce sicurezza, disaster recovery, gestione e protezione dati.

“La nostra strategia è chiara”, ha dichiarato Oleg Shaikhatarov, Chief Product Officer: “semplificare, integrare, automatizzare”. La piattaforma Acronis consente di gestire da un’unica interfaccia backup, protezione SaaS, EDR/XDR, gestione patch e monitoraggio dell’infrastruttura. Il tutto con un solo agente, un’unica formazione e un supporto centralizzato.
“Abbiamo lavorato con laboratori indipendenti per testare l’efficacia delle nostre soluzioni”, ha aggiunto. “I risultati parlano chiaro”, chiosa citando i numerosi riconoscimenti ottenuti dalla società da analisti e laboratori specializzati.
Ma è chiaro che siamo a una svolta. E in questa svolta l’intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave. Non per seguire una moda, ma per risolvere problemi concreti. “I compiti ripetitivi vanno automatizzati”, ha insistito ancora Ivanova. “Solo così i tecnici possono concentrarsi sulla consulenza, sulle strategie, sull’ingaggio del cliente. Anche le piccole realtà, grazie alla nostra piattaforma, possono offrire servizi avanzati”.
Un’emergenza reale: attacchi in crescita e minacce sempre più invisibili
A motivare ulteriormente questo approccio è il panorama delle minacce. Come ha ricordato Sergey Belov, Director of Information Security, “l’Italia è oggi al quinto posto al mondo per numero di attacchi. Non è un caso. I criminali colpiscono dove trovano vulnerabilità”.

Il phishing si è evoluto, sfruttando i social per creare contenuti credibili. L’AI viene utilizzata anche dai cyber criminali per generare video deepfake, campagne mirate e attacchi altamente sofisticati. “Solo l’AI può combattere l’AI”, ha detto Belov. “Ed è per questo che servono piattaforme capaci di adattarsi, apprendere, anticipare”.
I danni sono enormi: “in media servono 100 giorni per ricostruire la fiducia del cliente dopo un attacco, con un costo medio di quasi 5 milioni di dollari. La sicurezza tradizionale non basta più”.
Acronis ha registrato, solo nell’ultimo anno, oltre 7,5 milioni di attacchi bloccati. E il numero è destinato a crescere. “L’unico modo per contrastare le minacce”, ha concluso Belov, “è combinare più soluzioni in un’unica piattaforma integrata, gestita da MSP capaci di tradurre la complessità in valore”.
LEGGI ANCHE: Managed service provider (MSP): cosa sono e che vantaggi offrono