HPE Italia, Hewlett Packard Enterprise, dona nuova vita alla sua storica sede di Cernusco Sul Naviglio nel segno della rivoluzione dello spazio di lavoro ibrido e sostenibile. Un progetto di straordinario valore per l’ecosistema della multinazionale e per il territorio circostante. L’intervista esclusiva con Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato Hpe Italia, nel corso dell’evento di inaugurazione

«Vorrei partire da un’immagine che ho in mente, l’altro giorno ho salutato una collega, Luisa… ho notato che aveva qualcosa di diverso: l’ho vista contenta, felice sul posto di lavoro, come se fosse un posto nuovo, e questo mi ha fatto capire che stiamo andando nella direzione giusta. Questo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza per la nostra futura vita aziendale».

Il senso, il dna, gli obiettivi di HPE Back to the future sono tutti nelle parole emozionate con cui proprio Bassoli ha dato il benvenuto ad autorità comunali, regionali, partner, giornalisti nel corso del recente appuntamento HPE Back To The Future. Un evento, una festa straordinaria che il management della società ha fortemente voluto per celebrare la nuova vita di uno spazio storico, nato nel 1978 già con l’idea e la partica di riprodurre un campus americano a Cernusco Sul Naviglio. Una sede storica che oggi si rilancia grazie ad una nuova veste, ad una nuova dimensione nel segno della rivoluzione del lavoro ibrido. Una rivoluzione accelerata violentemente da questi anni di emergenza sanitaria . 

HPE Back To The Future, gli obiettivi

«Back to the future è il nome di questo evento perché tornare in luoghi fisici è la vera rivoluzione… dopo tutto quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni. Abbiamo deciso durante la pandemia di rinnovare questo edificio, molto simbolico perché è stato costruito nel 1978 – racconta Bassoli -. Parliamo di un campus che è stato costruito con gli stessi criteri di innovazione che abbiamo utilizzato nella Silicon Valley dove l’azienda è partita più di 82 anni fa. 
Già allora questo edificio era molto innovativo in quanto è stato studiato per farvi vivere benissimo le persone, ( l’uso del cemento e dei vetri al fine di avere il massimo di luminosità all’interno degli uffici ed è stato studiato in modo tale che ci fosse il minor impatto da un punto di vista manutentivo quindi ai tempi è stato veramente una cosa rivoluzionaria). Parliamo di edifici antisismici… se pensiamo al 1978 sono concetti veramente molto molto all’avanguardia. Si tratta di una sede che ha subito varie rigenerazioni perché questa azienda, in questi oltre 82 anni, si è trasformata e ha continuato a crescere… Non solo, il nostro DNA è fatto di invenzioni che hanno l’obiettivo di fare migliorare l’attività delle aziende nostre clienti, il nostro obiettivo da sempre è far proliferare il business dei nostri partner e migliorare la vita di tutti i giorni».

HPE Back To The Future la sostenibilità al centro

AL centro della nuova vita di questa sede storica c’è ovviamente la sostenibilità, in una fase in cui l’impronta delle nostre attività sull’ambiente ha un peso più grande e importante di sempre. 
«In questa rigenerazione – conferma Bassoli – siamo stati guidati dalla sostenibilità. Tutte le attività che richiedono energia vengono utilizzate solo quando serve e solo quando ci sono le persone… questo è molto importante perché ovviamente fa risparmiare moltissimi costi energetici, (peraltro noi utilizziamo già da diversi anni solo energia green)…  Per quanto riguarda poi la climatizzazione durante l’inizio del COVID abbiamo fatto un’importante cambio, abbiamo utilizzato gli stessi principi degli aerei per cui l’aria viene cambiata ogni 2/3 min. verticalmente in tutti i building in qualunque realtà, in qualunque sala riunioni del building».

Fatti concreti, impegno strategie per dare dunque sostnza ad obiettivi che in realta Hewlett Pcakrda Enterprise persegue da tempo…

«Verissimo – conferma Bassoli -, la nostra azienda è un’azienda che ha cavalcato e cavalca sempre più la sostenibilità e l’economia circolare tanto è vero che siamo stati inseriti nel Down Jones Sustainable Index come azienda più sostenibile a livello globale nel settore IT, così come ormai da quattro anni noi crediamo, così come i nostri fondatori Hewlett e Packard, che il ruolo dell’azienda sia anche un impegno sociale nei territori dove noi siamo presenti e infatti da quattro anni siamo stati riconosciuti come Most Ethical Company. Non solo, voglio citare anche il fatto che, a livello italiano, per il secondo anno abbiamo ricevuto l’Award Cio for life per il nostro impegno in termini di economia circolare». 

HPE Back Tool The Future le “5 C” chiave del nuovo spazio di lavoro

In definitiva cosa rappresenta per noi il nostro campus e in che modo lo possiamo vivere, in che modo abbiamo trasformato la modalità di lavorare a seguito dell’esperienza di questi due anni di pandemia? Si chiede Bassoli…

«Questo lo potrei riassumere e lo riassumiamo come azienda in 5 “C” – conclude il manager – .
Prima C: senso di Comunità che in ufficio rappresenta un valore aggiunto perché lo scambio in presenza tra le persone favorisce la collaborazione della creatività e la trasformazione. Noi inventiamo cose ogni mese, è molto difficile o impossibile riuscire a portare avanti questo tipo di innovazione solo lavorando da remoto. Noi il tema di lavorare in modo smart lo abbiamo dentro fin dall’inizio: vedete che molti dei miei colleghi e io stesso abbiamo un badge ma quello non è mai servito per tracciare l’attività di lavoro serve solo per entrare in qualunque sede di Hewlett Packard nel mondo e quindi lo smart working è nel nostro DNA. Però negli ultimi due anni ovviamente abbiamo lavorato da casa che è molto diverso, ovviamente adesso abbiamo l’opportunità di potere tornare nei luoghi fisici perché nei luoghi fisici, incontrando le persone, guardandosi negli occhi c’è la possibilità di ritrovare la modalità migliore per riuscire a creare e avere relazioni e avere sviluppo intelligente dell’azienda». 

HPE Back To The Future e la consapevolezza trainata dalla rivoluzione Green Lake e dall’as a service

«Seconda C: Consapevolezza. Significa sapere chi siamo, dove stiamo andando e vederci fisicamente ci rende ancora più consapevoli di questo futuro e di come lo vogliamo costruire. 
Cito due soluzioni che abbiamo lanciato recentemente:

Intanto siamo stati la prima azienda al mondo a lanciare una nuova generazione di cloud che chiamiamo “cloud che viene da te, a casa tua” che ha come nome HPE Green Lake. Una piattaforma che permette sostanzialmente un risparmio energetico almeno del 33% e questo ovviamente negli ultimi mesi è ancora più importante considerando che l’ICT è un grande consumatore di energie. Un tema come detto su cui noi ci sono impegnati moltissimo ormai da parecchi anni. Inoltre, il 95% delle infrastrutture all’interno di questa nuova generazione di cloud sono riciclabili o riutilizzabili e questo è un altro importantissimo elemento per poter creare una società sostenibile. Acceleriamo poi fino al 70% la velocità con la quale è possibile rilasciare applicazioni, sia in aziende private sia nel settore delle pubbliche amministrazioni. Per fare questo ovviamente la fisicità, il fatto di potersi scambiare informazioni, il fatto di poter lavorare in team, il fatto di poter lavorare assieme all’ecosistema fisicamente è un fattore importante e fondamentale. 

L’altra cosa che voglio citare è che siamo la prima azienda al mondo che ha rilasciato e ha installato non più di un mese fa il primo supercomputer in grado di fare più di un miliardo di miliardi di elaborazioni al secondo, è inoltre in grado di risolvere problemi 8 volte più complessi dei problemi che si potevano risolvere fino al giorno prima. Abbiamo installato questo super calcolatore negli Stati Uniti e si occuperà in modo particolare delle ricerche nel campo energetico. 

Si parla di una soluzione con una potenza che è superiore alla potenza dei 7 calcolatori più potenti al mondo messi assieme e questo ovviamente è un altro fattore importante. Quando si inventano queste soluzioni è fondamentale lavorare assieme, capire cosa se ne fanno le aziende, trasferire, sperimentare. Altra cosa molto importante è che qui in termini di consapevolezza abbiamo anche un laboratorio di innovazione che è collegato con tutti i laboratori di innovazione di tutte le sedi HPE al mondo e i centri di ricerca dove ospitiamo clienti piccoli, medi, grandi, partner, aziende dell’ecosistema per fare sperimentazione,  per testare queste nuove tecnologie».

HPE Back To the Future, la coerenza, la connessione

Terza C di Bassoli è poi la coerenza in tutto ciò che si fa e il come lo si fa e rende più efficiente il processo decisionale.

La quarta C invece è connessione. «Le persone per HPE sono da sempre al centro, esistono degli spazi funzionali, innovativi, rinnovati che consentono anche fisicamente alle persone di esserlo. A Cernusco da un punto di vista di connessioni abbiamo, oltre al centro di innovazione, anche due centri di competenze: uno a livello mondiale sulla cantieristica navale (partnership con MSC e in generale in ambito navi da crociera) e poi il centro di competenza europeo dedicato alla ricerca e sviluppo (vedi Horizon Europe). Ultima ma non ultima la quinta C è quella della condivisione intesa come condivisione di cultura, valori, spazi, idee di futuro e tutto questo tutti assieme.

Queste 5 C per noi non sono solo una teoria, sono quello che ha spinto l’azienda a rigenerare o ricostruire tutti gli edifici in tutto il mondo perché quello che è avvenuto a Cernusco è avvenuto a Monaco, a Parigi, in California, in Texas, in Inghilterra, a Berlino… proprio per riuscire a lavorare in modo diverso, si continuerà a lavorare in smart working ma si lavorerà frequentando luoghi fisici straordinari»

HPE Back To The Future e la sostenibile rivoluzione del nuovo spazio di lavoro ultima modifica: 2022-07-21T12:34:41+02:00 da Marco Lorusso

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