Videoconferenza cos’è, Videoconferenza quando conviene e come si fa. Intendiamoci lo strumento è diffuso, conosciuto ma, come da tradizione tipica della rivoluzione digitale declinata nel nostro Paese, il più delle volte utilizzato ampiamente al di sotto delle proprie possibilità. A supporto della sua corretta diffusione proprio in questi giorni, dal 20 al 24 maggio, nell’ambito della settimana del Lavoro Agile, progetto sviluppato dal Comune di Milano e giunto alla sua terza edizione, la stessa Logitech ha organizzato demo ed eventi ad hoc, qui il link con tutti i dettagli per sapere smart working cos’è e settimana del lavoro agile cos’è .

Tornando alla pura cronaca quotidiana, nella maggior parte dei casi, secondo le più recenti ricerche in ambito smartworking e collaboration, in Italia proprio la videoconferenza è uno strumento di comunicazione costruito con strumenti non efficaci o adatti al proprio caso specifico e, soprattutto, generando poi esperienze di utilizzo spesso frustranti, deprimenti e, in parte, surreali. L’audio non è sincronizzato con il video o, peggio, non funziona proprio, il video funziona a scatti, i cavi impediscono la condivisione dell’esperienza video tra più persone generando tragicomiche esperienze da contorsionisti negli speaker, la sala non è adatta e genera effetti eco intollerabili… alzi la mano chi non ha mai affrontato almeno una di queste problematiche (qui un video in cui toccare con mano i problemi più comuni con la videoconferenza).

Tanti piccoli e fastidiosi errori (qui di seguito un video esclusivo in cui Logitech li racconta passo passo) che, alla lunga, finiscono per diventare un enorme “sgambetto” per quelli che sono gli enormi vantaggi organizzativi, produttivi, economici (meno viaggi, più decisioni real time, dove serve, quando serve e con la condivisone di tutto il management, comunicazioni istantanee con cantieri, sedi remote, uffici distribuiti…) che proprio la videoconferenza, fatta come si deve, non solo offre ma è in grado di garantire.

Uno “sgambetto” che, senza timore alcuno di esagerazione, finisce poi per mettere a repentaglio la competitività stessa di una azienda e la sua capacità di affrontare le sfide del mercato globale…

Se non riesco a comunicare quando serve e dove serve con un collaboratore, se non riesco a condividere impressioni, documenti, presentazioni, preventivi, commenti quando serve e dove serve, e se altri invece sono in grado di farlo…

Videoconferenza cos’è, nasce la rubrica multimediale #RallyVideo

Anche e soprattutto per questo, dalla collaborazione tra Sergentelorusso.it, Franzrusso.it, Logitech e un System Integrator di valore come Impianti nasce, da questo mese, una rubrica multimediale come #RallyVideo. Interviste esclusive, casi concreti di successo, progetti reali, guide pratiche sulle regole da rispettare, le cose da sapere e gli errori da non commettere, ovviamente Video Demo, una campagna social dedicata… Un ecosistema digitale di comunicazione insomma, tutto interamente dedicato a spiegare la Videoconferenza cos’è, quando serve, a cosa serve e in che condizioni è in grado di offrire a manager e imprese tutti i vantaggi economici e produttivi che promette. Un nuovo e piccolo, ma si spera utile, compagno di viaggio per manager e imprese che stanno affrontando la trasformazione digitale e vogliono partire con il piede giusto proprio dalle basi, le fondamenta dell’intera architettura digitale: la comunicazione di qualità

Videoconferenza cos’è, prima di tutto le definizioni

Pronti, partenza dunque partiamo dall’ABC, ovvero dalla definizione di Videconferenza cos’è, ovviamente vocabolario e ricerche di Tech Target alla mano.

La videoconferenza è di fatto una connessione visiva dal vivo tra due o più persone residenti in luoghi separati a scopo di comunicazione. Nella sua modalità più semplice, la videoconferenza fornisce la trasmissione di immagini e testo statici tra due posizioni. Nella sua forma più sofisticata, fornisce la trasmissione di immagini video in full-motion e audio di alta qualità tra più posizioni.
In piena linea con la rivoluzione della “consumerizzazione” ci hanno pensato poi servizi di videocomunicazione consumer, come FaceTime di Apple, Hangouts di Google (ora quasi dismesso), Facebook Video (anche streaming), Zoom, e Skype di Microsoft (qui comunque lo speciale su videconferenza i 5 software migliori sul mercato), a fare esplodere la “febbre” della videocomunicazione e a portare sul grande pubblico la conoscenza della videoconferenza rendendola onnipresente su desktop e dispositivi mobili dotati di una fotocamera integrata. Nel mondo degli affari, la videoconferenza desktop è un componente fondamentale delle applicazioni di Unified Communication e dei servizi di Web conference, grazie all’esplosione del cloud computing e dell’ICT come servizio poi proprio i servizi di riunioni virtuali basati su cloud consentono oggi alle organizzazioni di implementare la videoconferenza con un investimento infrastrutturale minimo in partenza.

Videoconferenza i vantaggi

Per le aziende, come in parte anticipato, i vantaggi tangibili della videoconferenza includono minori costi di viaggio, in particolare per la formazione dei dipendenti, e tempi di progetto ridotti come risultato di comunicazioni migliori tra i membri del team.
I vantaggi immateriali della videoconferenza includono incontri più efficienti con lo scambio di comunicazioni non verbali e un più forte senso di comunità tra i contatti aziendali, sia all’interno che tra le aziende, nonché con i clienti. A livello personale, la connessione faccia a faccia aggiunge comunicazione non verbale ai confronti e consente ai partecipanti di sviluppare un più forte senso di familiarità con persone che potrebbero non incontrare mai “in carne e ossa”.

Videoconferenza da dove si parte

Se state cercando di implementare la videoconferenza per la vostra vita professionale, per la vostra azienda, per il vostro studio…, fatte le dovute presentazioni, dovete comprendere le basi della tecnologia, a partire dalle tipologie di endpoint e servizi back-end disponibili per voi e per la vostra azienda. Gli endpoint in particolare forniscono l’esperienza all’utente, mentre i servizi di back-end consentono la connettività degli endpoint e la gestione associata delle apparecchiature di videoconferenza.

Principali tipologie di endpoint di videoconferenza

Gli endpoint desktop sono applicazioni software o interfacce basate su browser che forniscono accesso alle sessioni di videoconferenza. In genere, queste applicazioni sfruttano le fotocamere incorporate esistenti o si affidano a video e fotocamere collegate tramite porte USB esterne. L’audio si basa su microfoni e altoparlanti integrati o su dispositivi Bluetooth o USB. I client basati su browser possono utilizzare le funzionalità native WebRTC dei browser, come Chrome e Firefox, o richiedono plug-in per supportare le videoconferenze.
Le app video mobili consentono agli utenti di partecipare a videoconferenze tramite telefoni o tablet, indipendentemente dalla loro posizione.
I sistemi professionali, o executive, sono solitamente ottimizzati per un’esperienza desktop, fornendo videoconferenze di qualità superiore rispetto alle applicazioni desktop o ai browser.

Queste tipologie di sistemi includono in genere l’hardware che ottimizza l’integrazione video e supporta risoluzioni video più elevate rispetto alle alternative desktop.

I “Room-Based Video”sono endpoint che offrono una varietà di configurazioni e prezzi per supportare sale riunioni di piccole, medie e grandi dimensioni. Le funzionalità disponibili includono in genere il supporto per più schermi, la capacità di gestire segnali e contenuti da laptop o dispositivi mobili e telecamere che si basano su altoparlanti attivi attorno a una stanza. Anche le caratteristiche audio variano; alcuni fornitori offrono microfoni capaci di eliminare il rumore di fondo o altri miglioramenti audio.

La telepresenza immersiva simula di fatti un incontro dal vivo. Gli schermi di grandi dimensioni montati su una parete o sopra i tavoli delle conferenze mostrano persone a grandezza naturale. Mobili simili, acustica direzionale e telecamere montate a livello degli occhi danno l’impressione che i partecipanti siano seduti allo stesso tavolo e si guardino l’un l’altro. Alcuni sistemi sofisticati incorporano immagini 3D e olografiche, con schermi praticamente invisibili per creare esperienze coinvolgenti. A causa della complessità, molti fornitori che offrono questa apparecchiatura offrono anche supporto e servizio di telepresenza, direttamente o tramite partner o rivenditori.

Le unità di controllo multipunto hardware (MCU) sono in genere server montati su rack che forniscono interconnettività tra gli endpoint. Gli MCU forniscono transcodifica tra diversi protocolli di segnalazione e integrazione

Videoconferenza, il caso Rally Videoe della collaborazione tra Logitech e Impianti sul territorio

Fatte le dovute presentazioni e nel pieno rispetto dell’approccio pragmatico promesso da una rubrica come #RallyVideo vale ora la pena di andare a fondo toccando con mano un caso concreto di declinazione del concetto di videoconferenza a livello professionale.

Vivere esperienze di utilizzo non frustranti e, se possibile, di qualità elevata coniugando costi contenuti e semplicità di utilizzo ma soprattutto dare un volto e contorni precisi ai vantaggi economici e organizzativi che proprio la videoconferenza è in grado di garantire… Nel cuore dell’ecosistema tecnologico appena descritto e di esigenze così forti e pressanti, una azienda come Logitech, in collaborazione con un system integrator di valore come Impianti ha accettato la sfida della videoconferenza possibile e di qualità, scommettendo su una soluzione come Logitech Rally, un sistema per videoconferenze Ultra HD con controllo automatico della videocamera.

«Riunioni più intelligenti automaticamente è l’obiettivo dichiarato di una soluzione professionale come Logitech Rallyracconta Roberto Acquati, Senior Account Video Collaboration Manager di Logitech-. Grazie al sistema di imaging Ultra HD, LogitechRally offre infatti video incredibilmente nitidi, colori straordinari e una grande precisione ottica con risoluzioni fino a

4K. Il sistema audio modulare offre un audio chiaro e cattura in modo nitido, la voce di tutti i partecipanti al tavolo.  Rally offre di serie un altoparlante e una capsula microfonica per sale riunioni di medie e grandi dimensioni. Per spazi più ampi con 14 partecipanti o più, Rally Plus offre due capsule microfoniche e due altoparlanti per una maggiore versatilità̀ immediata. I componenti audio modulari di Rally consentono inoltre di posizionare altoparlanti
e capsule microfoniche ovunque siano necessari, per una copertura audio completa nello spazio delle riunioni. Rally supporta fino a sette capsule microfoniche in totale, aiutandoti a creare la configurazione audio perfetta per il tuo spazio». Rally è una soluzione in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente, spiegano gli uomini di Logitech ma, come sempre, per una esperienza davvero efficace di videoconferenza (qui le 6 regole chiave per organizzare una buona videoconferenza) servono studi sulla fattibilità, la costruzione di una sala, l’arredo, il posizionamento della soluzione e tutti quei piccoli grandi dettagli che fanno di una videoconferenza una soluzione strategica per una impresa. Un “sogno” che una società come Impianti è in grado di trasformare in realtà tangibile, sul territorio italiano, grazie a servizi e competenze ad hoc. Nato all’interno dell’universo della connettività, Impianti è infatti oggi un “System Integrator ” unico nel panorama italiano grazie alla capacità di unire competenze infrastrutturali nell’ambito ICT con una forte connotazione verso lo sviluppo di soluzioni innovative e ovviamente un ruolo di riferimento storico proprio a livellodi comunicazioni video, audio e dati a livello professionale.  Dalla collaborazione tra Logitech e Impianti nasce un ecosistema ad alto valore che punta oggi a portare alle imprese italiane una soluzione di videoconferenza completa e di valore, capace di rispettare tutte le 6 regole base elencate da Roberto Acquati in una video guida esclusiva a breve disponibile.

Videoconferenza, la storia, le origini, gli sviluppi

La videoconferenza è stata istituita sin dall’invenzione della televisione e consisteva in due sistemi televisivi a circuito chiuso che utilizzavano il cavo coassiale o la trasmissione radio. La NASA ha utilizzato le videoconferenze durante il primo volo spaziale con equipaggio nel 1961, con due collegamenti a radiofrequenza, uno in ciascuna direzione. I canali di notizie TV utilizzavano la stessa tecnologia per la segnalazione da località lontane; da allora in poi, i camion con le antenne paraboliche montate fornivano collegamenti mobili per le trasmissioni di videoconferenza. Tuttavia, la tecnologia era molto costosa, quindi non è stata utilizzata in ambito aziendale, per l’istruzione o la telemedicina fino a molti anni dopo. Negli anni ’80, la telefonia digitale divenne disponibile usando trasmissioni video e audio compresse. Ma è solo nel 1984 che i primi sistemi di videoconferenza sono stati venduti commercialmente da PictureTel Corp. Negli anni ’90, le costose apparecchiature proprietarie precedentemente richieste sono state sostituite da una nuova tecnologia basata su standard per le videoconferenze, che è diventata disponibile per il pubblico a un costo molto più ragionevole. Le videoconferenze basate su IP sono diventate possibili in questo periodo. Le Olimpiadi invernali del 1998 a Nagano, in Giappone, hanno utilizzato questa tecnologia per trasmettere parte delle cerimonie di apertura in cinque continenti in tempo quasi reale. Negli anni 2000, la videoconferenza è poi diventata disponibile a costi ragionevoli in qualsiasi luogo con una connessione Internet che oggi raggiunge velocità senza precedenti e, dunque, esperienze di utilizzo con qualità progressivamente elevata.

 

Videoconferenza cos’è, come si fa, a cosa serve e perchè conviene ultima modifica: 2019-05-21T10:32:44+02:00 da Marco Lorusso

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