Meteda: il cloud Azure (qui la guida per sapere Microsoft Azure cos’è) mette il turbo a software e telemedicina. Una storia di eccellenza tutta italiana, una storia di innovazione e di collaborazione tra una realtà innovativa come Meteda e la potenza delle nuvole che Microsoft ha disegnato per il mondo degli sviluppatori, (qui la guida per capire come Microsoft supporta gli ISV nel passaggio al cloud). Una potenza che porta gli applicativi su livelli di disponibilità, velocità, sicurezza e distribuzione impensabili e mai sperimentati (qui il caso di Ubiquicom). Livelli che hanno permesso ad una società come Meteda di portare in tutto il mondo il valore delle proprie piattaforme.

Meteda l’innovazione al servizio della sanità

Il settore della sanità ha sempre più bisogno delle moderne tecnologie digitali per rispondere alle crescenti esigenze di salute e benessere delle persone, ma anche per ottimizzare le risorse disponibili.

In questo senso una tecnologia che può fare la differenza è il cloud, grazie alla sua capacità di raccogliere e distribuire dati e applicazioni ormai comunemente utilizzati dai professionisti del settore per la diagnostica e non solo.

Questa evoluzione è nota a Meteda, società italiana che dal 2002 sviluppa soluzioni innovative nel campo delle malattie croniche, principalmente Diabete e della Nutrizione, con prodotti che spaziano dai Software per professionisti, alle App per pazienti, all’ideazione di Device Medicali per lo screening delle complicanze del Diabete.

Come racconta Sandro Girolami, Foreign affairs and R&d Manager e Co-Founder di Meteda, «Siamo un’azienda nata con l’intento di sviluppare soluzioni innovative nell’ambito della sanità digitale.

In particolare cerchiamo di fornire prodotti software che aiutino i clinici a curare meglio i pazienti, dando loro soluzioni di aiuto nella pratica clinica ma anche di analisi dei dati raccolti; produciamo anche dispositivi medici economici che permettano ai clinici di effettuare attività di screening, ovvero un aspetto importantissimo quando si ha a che fare con malattie croniche».

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La svolta internazionale grazie al cloud

La scelta del cloud è arrivata con il tempo, ma è stata quasi naturale per Meteda: la distribuzione delle soluzioni stand alone si è infatti sempre rilevata problematica in ambito ospedaliero, nonché quasi impossibile da effettuare sui mercati internazionali.

Occorre poi considerare che il settore sanitario a livello globale ha sempre più bisogno di infrastrutture di tipo cloud based per tenere il passo con la crescita esponenziale del volume dei dati digitali dei pazienti e per ottemperare a requisiti di protezione dei dati sempre più esigenti.

«Abbiamo sempre collaborato con Microsoft e appena c’è stata l’uscita di Azure abbiamo compreso che il cloud avrebbe potuto rappresentare una svolta per il nostro business. Azure ci ha permesso di avere clienti ovunque nel mondo, che possono accedere alle nostre soluzioni senza nessun tipo problema.

Assicurandoci così una facilità di distribuzione veramente fantastica e che ci ha permesso di iniziare a pensare un po’ più in grande».

Il cloud, infatti, ha permesso a Meteda di affrontare la strada dell’internazionalizzazione, nonché di avviare – in pieno lockdown – importanti servizi di telemedicina e telemononitoraggio, nonché di sviluppare soluzioni di televisita.

Meteda, ad esempio, ha realizzato Smart Visit , un sistema di visita per il Diabete attraverso videochiamata, che consente l’archiviazione e storicizzazione in cartella clinica; da un punto di vista amministrativo la televisita può essere poi facilmente documentata come prestazione.

Nell’ottica di garantire una continuità assistenziale vicina ai bisogni del paziente, Meteda ha poi ideato e realizzato GMagic, home smart hub per la trasmissione direttamente in cartella clinica dei dati biologici raccolti attraverso i dispositivi di automonitoraggio (glucometri, pulsossimetri, bilance etc.), utilizzati dal paziente stesso presso il proprio domicilio.

In prestazioni da remoto come queste, in cui si ha la trasmissione di dati sensibili, la sicurezza e la conformità sono ancora di più strategiche per le organizzazioni sanitarie, dunque risulta necessario avere alle spalle un’architettura come Microsoft Azure, ampliamente certificata dal punto di vista della sicurezza.

In Italia, comunque, il cloud deve ancora superare delle barriere di tipo culturale nel settore sanitario, ancora abituato a gestire internamente i propri dati:

«La telemedicina sta però aiutando gli operatori sanitari a comprendere che dati e applicazioni possono essere ospitati ovunque ma che è importante soprattutto che siano in completa sicurezza», conclude Girolami.

Meteda: il cloud Azure mette il turbo a software e telemedicina ultima modifica: 2021-01-17T09:26:37+01:00 da Marco Lorusso

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