NetWitness, parte del Gruppo RSA, in questa decisiva fase dell’anno, è impegnata su più fronti e, in particolare, in un progetto itinerante che sta portando i suoi esperti di cybersecurity ad incontrare imprese e manager di eccellenza in tutta Europa. Proprio nei giorni scorsi l’Emea Customer Tour, che sta raccogliendo adesioni e uno straordinario successo di pubblico, segno di una straordinaria voglia e necessità di confronto sulle sfide che la sicurezza pone sul tavolo dele imprese, ha fatto tappa a Milano.

Un evento che per impatto e risposta delle imprese del territorio ha confermato l’inevitabile attenzione che tutti, nessuno escluso, stanno oggi più che mai dedicando alla sicurezza dello spazio digitale. Un spazio a cui altrettanto inevitabilmente tutti noi stiamo affidando parti sempre più cospicue della nostra vita, delle nostre identità e del nostro business, lavoro…

Un trend ormai chiaro sul quale però da tempo proprio NetWitness sta facendo la differenza proprio grazie ad una interpretazione unica di una rivoluzione come quella dell’XDR, extended detection and response, in italiano rilevamento e risposta estesi ovvero uno degli acronimi più importanti della sicurezza informatica oggi, come certificato per altro al recente e prestigioso appuntamento con la RSA Conference (qui comunque la guida completa per capire cosa è davvero XDR)

NetWitness e la sfida della rivoluzione XDR

In sostanza di parla della capacità di identificare un possibile attacco cyber prima del tempo e di reagire altrettanto velocemente con idee, soluzioni e soprattutto strategie chiare, codificate.

Una capacità su cui proprio NetWintess sta supportando le imprese grazie a competenze, soluzioni innovative e anche ad una straordinaria offerta di servizi di valore come IR Care, un servizio innovativo di cui, proprio alla recente tappa italiana dell’Emea Customer Tour, abbiamo parlato in esclusiva con Francesco Lucarelli, Global Services Senior Solutions Principal at RSA Security 

IR Care, una nuova idea di servizio di sicurezza

«IR Care – ci ha raccontato Lucarelli a margine del suo intervento – è un servizio nuovo che NetWitness ha messo sul mercato proprio in questa fase decisiva in cui gli attacchi cyber continuano ad aumentare così come i danni che arrecano alle imprese. La grande novità del modello “Care” sta nel fatto che  non analizziamo la tecnologia ma la capacità di una azienda di reagire ad una compromissione della propria infrastruttura IT. Il tutto ovviamente secondo anche quelle che sono le regole che la azienda stessa è tenuta a rispettare sia per un suo regolamento interno sia a livello normativo ovviamente».

Ma di fatto come funziona IR Care?

«Si simula un attacco, anzi tre scenari di attacco – continua Lucarelli – e si valuta quanto velocemente una azienda è pronta a reagire. In quanto tempo, quale è tutta la linea che la porta alla risoluzione del caso… Insieme al cliente valutiamo la qualità delle rispose sia a livello tecnologico sia a livello strategico. Cerchiamo di capire ed evidenziare anche casi, e sono diversi, in cui si verificano problemi a livello anche solo di comunicazione. In questo modo valutiamo dunque non solo capacità di reazione ma anche se ci sono gap a livello comunicativo e se la capacità di risposta è compliant con le necessità della stessa azienda. Non ci fermiamo al tema tecnologico ma valutiamo anche come l’ufficio legale si prepara, reagisce, offriamo un test unico dell’ intera capacità di reazione di una azienda a fronte di un incidente: tecnologie dunque ma anche procedure ecc… Sulla base dei report poi si vanno a suggerire le migliorie da mettere in campo»

NetWitness e la rivoluzione dei servizi al “servizio” del vero Incident Response ultima modifica: 2022-10-04T08:51:35+02:00 da Marco Lorusso

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