Verso il cloud ibrido: Hewlett Packard Enterprise e Npo Sistemi per un modello operativo di classe Enteprise

Caterina Carati, Category Manager in Hewlett Packard Enterprise, e Massimo Bianchi, Head of Hybrid Infrastructure Services presso NPO Sistemi raccontano il valore della partnership tra le due aziende e come il cloud ibrido rappresenti la strada giusta nei percorsi di innovazione digitale nelle imprese

 Il valore dell’ecosistema.
È questo che emerge dal confronto tra Caterina Carati, Category Manager in Hewlett Packard Enterprise, e Massimo Bianchi, Head of Hybrid Infrastructure Services presso NPO Sistemi, sull’evoluzione dell’adozione e dell’implementazione del cloud nelle imprese italiane.
Un cloud ormai considerato non più e non solo mera leva tecnologica, ma anche e soprattutto il modello operativo di riferimento per il mondo delle imprese, alle quali offre e garantisce flessibilità, agilità e semplicità operativa, senza rinunciare ad elevati livelli di controllo e sicurezza.

Verso il cloud ibrido: il ruolo di Hewlett Packard Enterprise

C’è una premessa importante, sulla quale porta la sua riflessione Caterina Carati: le aziende non si limitano più a distinguere tra cloud pubblico e privato, ma sono sempre più propense ad adottare soluzioni ibride, in base alle esigenze specifiche delle singole applicazioni.
Questa capacità di scegliere in base alla situazione e al contesto rappresenta per Carati la dimostrazione di una maturità crescente nel mercato italiano in relazione sia alle opportunità portate dai modelli cloud, sia ai percorsi di adozione e implementazione.
In tutto questo, prosegue nella sua analisi Carati, un ruolo chiave è giocato da Hewlett Packard Enterprise che, con la sua Enterprise Cloud Platform Greenlake, promuove un modello operativo cloud che permette un accesso ampio a servizi cloud, gestibili in modo integrato e flessibile.

HPE GreenLake offre un portafoglio esteso di servizi cloud e soluzioni “as-a-service” pensati per velocizzare e semplificare i processi aziendali. È una piattaforma progettata per portare l’esperienza del cloud direttamente dove si trovano le applicazioni e i dati di un’azienda, sia all’interno di un data center, sia su dispositivi edge, o ancora in spazi di co-location o sui cloud pubblici. Molta attenzione è stata dedicata agli aspetti di versatilità della piattaforma stessa, aperta e sicura dall’edge al cloud, che può essere adattata a diverse esigenze e scenari, promettendo una gestione dei dati e delle applicazioni fluida e integrata.
Non solo.
Con il suo approccio pay-as-you-go, Greenlake consente alle aziende di ottimizzare le spese IT pagando esclusivamente per le risorse effettivamente utilizzate e potendo di conseguenza esplorarne le potenzialità senza il peso di ingenti investimenti iniziali.

Verso il cloud ibrido: una scelta di flessibilità per Npo Sistemi

La flessibilità è l’aspetto sul quale si sofferma anche Massimo Bianchi: il cloud ibrido è la soluzione ideale per massimizzare la flessibilità, consentendo alle aziende di scegliere la collocazione più appropriata per i loro carichi di lavoro e di adattarsi facilmente a cambiamenti normativi o alle mutate richieste di mercato.
Ma perché il percorso di adozione e transizione ai nuovi modelli possa essere davvero efficace, è fondamentale il ruolo di partner competenti, in grado di affiancare le imprese sin dalle fasi iniziali.
Insieme a Hewlett Packard Enterprise, NPO Sistemi è parte di un ecosistema di innovazione che sostiene le aziende nella loro trasformazione digitale, offrendo soluzioni personalizzabili che integrano le tecnologie più avanzate con servizi di consulenza, gestione e automazione.
NPO Sistemi, spiega Bianchi, si impegna a offrire soluzioni cloud e infrastrutturali flessibili, soddisfacendo le esigenze di un ampio spettro di aziende, consentendo loro di scegliere la via più adatta alle loro necessità specifiche. Da un lato, propone soluzioni su misura, perfettamente allineate con le strategie di business e operatività dei singoli clienti, garantendo l’ottimizzazione delle risorse IT. Dall’altro, offre pacchetti preconfigurati, pensati per un’adozione rapida e semplificata, ideali per le aziende alla ricerca di soluzioni pronte all’uso che non richiedono un elevato grado di personalizzazione.
Ad esempio, l’offerta di private cloud in edizione Business è un’opzione che risponde efficacemente alle esigenze di ambienti virtualizzati, multicloud e multisite, offrendo una mobilità e protezione dei dati ottimali, grazie alla gestione centralizzata.
La stessa offerta, declinata per clienti di classe Enterprise include servizi avanzati come virtual machine, container, e server metal as a service.

Di fatto, NPO Sistemi ha integrato la proposta tecnologica di HPE con i propri servizi di consulenza e progettazione, compresa la gestione e l’automazione, offrendo soluzioni complete che rispondono efficacemente alle esigenze dei clienti.

La “ricetta” della partnership tra HPE e NPO Sistemi risiede proprio nella combinazione di tecnologie avanzate e servizi su misura che assicurano alle aziende clienti un’infrastruttura IT flessibile, scalabile e in linea con le proprie esigenze operative e strategiche.

HPE e NPO Sistemi: il valore dell’ecosistema

Ma al di là delle dichiarazioni di intenti, ci sono poi i casi reali, in cui questa collaborazione sta trovando la propria concretezza.
Caterina Carati cita il caso di una importante realtà, operante nel settore manifatturiero, che ha inizialmente adottato una strategia completamente orientata al cloud pubblico, seguendo una direzione aziendale ben definita. Tuttavia, di fronte alla crescente necessità di gestire carichi di lavoro critici e di esplorare l’ambito dell’intelligenza artificiale, l’azienda ha riconsiderato la propria strategia verso una soluzione più personalizzata.

È stato così avviato un progetto per valutare l’opportunità di implementare un cloud privato on-premise. Questo cambiamento strategico mira a ottimizzare l’elaborazione dei dati in tempo reale, riducendo significativamente sia i tempi di elaborazione sia i costi associati al trasferimento dei dati. L’obiettivo è di garantire che i processi critici e i progetti innovativi, come quelli legati all’intelligenza artificiale, possano beneficiare di una maggiore efficienza e sicurezza.

Un altro esempio, citato in questo caso da Massimo Bianchi, riguarda una realtà attiva nel settore oil&gas, che ha optato per una strategia ibrida nel gestire le proprie infrastrutture IT. La decisione di spostare determinate operazioni sul cloud pubblico, mantenendo al contempo in sede gli aspetti più sensibili legati alle attività di progettazione e di ingegneria, risponde alla necessità di proteggere la proprietà intellettuale aziendale.

Questa soluzione ibrida, sviluppata in stretta collaborazione con tutti i soggetti in campo, consente una gestione flessibile delle risorse cloud, garantendo accesso sicuro e tempestivo ai dati critici anche da parte degli stakeholder delle sedi dislocate globalmente.

Il modello adottato rispecchia l’impegno dell’azienda a rispettare rigorose politiche di protezione dei dati, dimostrando come soluzioni personalizzate possano soddisfare le esigenze specifiche di settori altamente regolamentati e con elevati requisiti di sicurezza.

Verso il cloud ibrido: Hewlett Packard Enterprise e Npo Sistemi per un modello operativo di classe Enteprise ultima modifica: 2024-04-15T10:17:19+02:00 da Miti Della Mura

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