Cos’è l’edge computing

L’edge computing è sempre più spesso indicato da analisti e operatori del settore come una delle tecnologie chiave della trasformazione digitale, spesso in abbinamento al grande protagonista di questi ultimi anni, il cloud. In effetti, l’Edge computing propone un approccio ai dati che è parecchio differente rispetto a quello della nuvola, che può rivelarsi particolarmente utile in determinate circostanze. Ma di che cosa stiamo esattamente parlando? In estrema sintesi, l’Edge computing può essere definito come un paradigma di elaborazione dei dati in cui il calcolo e l’elaborazione delle informazioni avvengono vicino o direttamente al luogo di produzione degli stessi, ovvero su dispositivi di rete come router, switch, modem e access point, invece che inviarli a molti chilometri di distanza verso un data center remoto o cloud.

In altre parole, l’edge computing sposta la computazione più vicino al punto di origine dei dati, così da ridurre la latenza, aumentare la velocità di elaborazione e limitare i costi di trasmissione dei dati attraverso la rete. Il passaggio verso l’edge computing è guidato dal mobile computing, dal costo decrescente dei componenti del computer e dal costante aumento del numero di dispositivi intelligenti legati all’Internet of Things (IoT). Queste caratteristiche rendono l’edge computing particolarmente efficace per tutte quelle applicazioni che richiedono una rapida elaborazione dei dati in tempo reale.

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Come funziona l’edge computing

Da un punto di vista tecnico, il funzionamento dell’edge computing può essere suddiviso in tre fasi principali:

  • Raccolta dei dati: i dati vengono acquisiti da sensori o dispositivi IoT (Internet of Things) e inviati ai dispositivi di rete più vicini, come un router o un gateway.
  • Elaborazione dei dati: una volta giunti a destinazione i dati vengono elaborati direttamente su questi dispositivi, che sono stati opportunamente dotati di un’apposita capacità di calcolo, seppure limitata. In questo modo diventa possibile eseguire analisi in tempo reale per rilevare eventuali problemi o anomalie.
  • Trasmissione dei dati: una volta elaborati, i dati possono essere trasmessi in un data center remoto o sul cloud, per l’archiviazione a lungo termine o per ulteriori elaborazioni che non necessitano del requisito del real time.

In effetti, l’edge computing consente di ridurre la quantità di dati trasmessi attraverso la rete, poiché solo i dati essenziali vengono inviati al cloud o al data center remoto.

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I vantaggi dell’edge computing per le aziende

Le caratteristiche che abbiamo descritto in precedenza assicurano numerosi vantaggi alle aziende che adottano l’edge computing come parte della loro infrastruttura IT.

Il principale – che è poi la ragione numero uno che porta all’avvio dei progetti – è rappresentato dalla maggiore velocità di elaborazione dei dati: come abbiamo osservato, l’elaborazione avviene direttamente sui dispositivi di rete, invece di passare attraverso un data center remoto o un cloud. Questo consente di ridurre la latenza, assicurando un risparmio di tempo prezioso per tutte quelle applicazioni che hanno necessità di funzionamento in tempo reale. L’altro grande beneficio è costituito dalla superiore efficienza di un asset come la rete, poiché solo i dati essenziali vengono inviati al cloud o al data center remoto. Oggi più che mai le aziende producono giorno dopo giorno una crescente quantità di dati: la trasmissione di enormi volumi non elaborati su una rete comporterebbe un enorme carico di risorse di rete. Diventa quindi molto più efficiente elaborare i dati vicino alla loro fonte e inviare a un centro dati remoto solo una parte degli stessi.

Un altro beneficio è costituito dalla flessibilità: l’edge computing consente alle aziende di utilizzare una vasta gamma di dispositivi di rete, come router, server e access point, per elaborare i propri dati. Evitando così alle stesse di essere troppo dipendenti da una tecnologia come il Cloud o da altre architetture IT centralizzate. A questo vantaggio si collega anche una maggiore autonomia: il minore ricorso al cloud si traduce in una minore dipendenza dai servizi offerti dai grandi provider della nuvola. Secondo alcuni – ma questo aspetto è più controverso – l’edge computing offrirebbe anche un superiore livello di sicurezza e privacy, dal momento che i dati non vengono trasferiti attraverso la rete Internet (anche se i livelli di sicurezza assicurati dai provider cloud tendono a essere molto forti). In generale, è possibile affermare che l’edge computing può aiutare le aziende a ottenere una più elevata efficienza, flessibilità, sicurezza e autonomia nell’elaborazione dei dati, aumentando di conseguenza la propria competitività e innovazione, in un mondo sempre più data based.

Casi d’uso

In estrema sintesi, è possibile dire che l’edge computing si rivela estremamente utile per tutti quei casi in cui c’è necessità di velocità di elaborazione dei dati in tempo reale. Ad esempio:

  • Industria manifatturiera: qui l’edge computing può essere utilizzato per monitorare e controllare i processi di produzione in tempo reale. L’obiettivo è individuare eventuali problemi o anomalie di fabbricazione nel tempo più rapido possibile, così da correggerli in corso d’opera.
  • Veicoli autonomi: in questo caso il ruolo giocato dall’edge computing è fondamentale per il funzionamento stesso di queste vetture. Con il cloud, infatti, non sarebbe possibile elaborare i dati provenienti dai sensori e prendere decisioni nel giro di millisecondi, evitando incidenti e collisioni.
  • Retail: in questo caso l’edge computing può essere utilizzato nel settore del retail per migliorare l’esperienza di acquisto. Ad esempio, rendendo possibile la proposta di offerte personalizzate in tempo reale.
  • Sicurezza: qui l’edge computing può incrementare l’efficienza nella sorveglianza e la sicurezza degli impianti industriali e degli edifici pubblici, grazie alla capacità di rilevare e segnalare eventuali intrusioni o attività sospette, mettendo in atto immediate azioni di risposta.
  • Energia: l’edge computing può essere utilizzato nel settore dell’energia per monitorare e controllare i sistemi di generazione e distribuzione dell’elettricità. La capacità di elaborazione nell’edge, ad esempio, può consentire agli impianti eolici o solari di rispondere in maniera più efficiente al cambiamento delle condizioni meteo (ad esempio cambiando l’angolazione delle pale per raccogliere meglio il vento). Oppure abilita i gestori di rete di prendere decisioni in tempo reale sulla distribuzione dell’elettricità.
Edge computing: Cos’è, come funziona, i vantaggi ultima modifica: 2023-05-04T11:00:00+02:00 da Marco Lorusso

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