Un anno fa lo spinoff ufficiale della ex divisione Managed Infrastructure Services, all’interno dei Global Technology Services di IBM. Un anno fa prendeva forma e vita l’avventura di Kyndryl come realtà indipendente (qui tutti i dettagli). Una realtà nuova ma con una storia già lunga e solida alle spalle che, in Italia, è stata affidata alle mani di un manager di talento e grande esperienza come Paolo Degl’Innocenti, presidente di Kyndryl Italia.

Lo stesso Degl’Innocent che oggi, a dodici mesi di distanza ha deciso di chiamare a raccolta giornalisti ed esperti di mercato per raccontare quello che è accaduto in questo anno intenso e quello che accadrà intorno ad una società che si è posta immediatamente alla guida del mercato dei servizi infrastrutturali. Un mercato chiave anche e soprattutto in questa fase di ripartenza tutta digitale in cui proprio la governance delle nuove infrastrutture IT: distribuire, multicloud e inevitabilmente più complesse è in cima alle priorità di IT manager ma anche dell’intero management. Al fiano del manager italiano, a conferma dell’importanza del momento anche James Rutledge, Kyndryl Global Head of Delivery

Kyndyrl, «così guidiamo il mercato più importante e vitale per le imprese»

Di fatto oggi il digitale, il cloud servono a ogni forma e dimensione di azienda e servono con una pressione e un livello di aspettativa che non ha precedenti per forza, violenza, urgenza. Una situazione in cui proprio Kyndryl si è presentate al mercato come riferimento assoluto proprio della gestione e il management delle nuove infrastrutture IT. Il motore, il centro di gravità permanente di ogni impresa, oggi più che mai. «La chiave di volta in questo straordinario primo anno di vota – ha spiegato il manager – è stata per noi una strategia chiara, precisa, fondata su cinque pillar: full IT stack, ecosistema, persone, asset it e tool. Le aziende hanno immediatamente capito chi siamo, cosa facciamo e dunque hanno immediatamente percepito il nostro valore. Ci siamo infatti presentati al mercato dicendo che facciamo una cosa sola: disegniamo, ottimizziamo, modernizziamo, mettiamo in opera e spesso anche gestiamo le infrastrutture informatiche. Oggi operiamo in 64 Paesi, vantiamo 90.000 dipendenti e circa 4.000 clienti attivi nel mondo».

Ma come e da dove parte una simile progressione?

«In 12 mesi di cose nel mondo e in Italia ne abbiamo fatte molte – racconta degl’Innocenti -: abbiamo dato il benvenuto a oltre 500 nuovi colleghi che in questi mesi hanno deciso di abbracciare il progetto Kyndryl, devo ringraziare i 450 professional che hanno deciso di prendere certificazioni sulle tecnologie più evolute… abbiamo stabilito dei rapporti di partnership con nuovi alliance partner molto importanti e abbiamo rinforzato in modo molto forte i legami di trust e di partnership che ci legano ai nostri più grandi clienti in Italia e nel mondo».

Tradotto in cifre vuol dire che la filiale italiana è passata da un organico di circa 1.450 persone a oltre 2.000. Una progressione che permette oggi a Kyndryl di dare il via nuovi progetti come Consult, servizio che porta un team di professionisti di altissimo livello a supportare le aziende nella progettazione, ottimizzazione e modernizzare delle infrastrutture IT. Valore dunque e ancora una volta gestione delle nuove infrastrutture IT a cui imprese e industrie affidano parti sempre più importanti del proprio business.  

Un valore su cui le imprese oggi non sono disposte ad accattare compromessi come spiega lo stesso James Rutledge: «maneger e imprese hanno ridotto al minimo il loro livello di pazienza quando si parla di servizi IT. Continuità, performance e ovviamente ottimizzazione dei budget investiti… ecco che cosa si pretende, subito e senza alcuna incertezza. Non potrebbe essere altrimenti in una fase in cui il modo ICT è diventato semrpe più centrale per tutti noi. Questa è la sfida primaria per noi e per tutti coloro che operano in questo settore. Una sfida che noi volgiamo e possiamo vincere grazie all’advanced delivery e a tre pillar chiave comeautomazione intelligente, nuovi modi di lavorare e gli investimenti per ottenere competenze»

L’unicità di Kyndryl nel mondo e in Italia

Ma cosa rende unica Kyndryl in un mercato, quello dei servizi infrastrutturali, in cui moltissimi operatori si stanno buttando con proposte e idee innovative. «Noi pensiamo due cose – spiega Degl’nnocenti -: pensiamo di essere molto forti nella gestione di sistemi complessi, molto forti nel gestire processi critici per i nostri clienti. Nel mondo industriale, qualunque sia l’industria, clienti pubblici o privati, il tema della trasformazione è un tema prioritario. Noi pensiamo di avere gli skill molto forti, i più forti del mercato, nel gestire bene l’attuale, conoscere bene il “to be” verso cui i clienti devono andare nel loro processo di trasformazione e aiutarli in questo viaggio in modo molto solido e di successo».  

Per quanto concerne le novità che riguardano da vicino il nostro Paese poi Kyndryl ha localizzato proprio in Italia alcuni servizi prima erano gestiti dall’estero. In particolare grande attenzione sta catturando il Command Center, la sala di monitoraggio con cui sono aiutati i clienti a controllare il funzionamento dela propria infrastruttura IT. Il Command Center è stato posizionato a Roma, assieme al Cyber Defense Center, una sorta di versione 4.0 del SOC nelle intenzioni e nelle idee del management. Come anticipato poi l’incontro milanese è stato anche l’occasione per annunciare l’avvio di Kyndryl Consult, un servizio per progettare, ottimizzare e modernizzare le infrastrutture IT fornito tramite un team di persone altamente specializzato.

Kyndryl un anno dopo. I numeri, i traguardi, gli obiettivi «così guidiamo il mercato dei servizi infrastrutturali» ultima modifica: 2022-11-04T15:07:00+01:00 da Marco Lorusso

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