In occasione del Acronis Partner Day Italy 2024, Acronis ha presentato nuove soluzioni orientate alla platformization, puntando su cybersecurity e servizi integrati per MSP. 

Il lancio di XDR non è che l’ultimo tassello, in ordine temporale, di una strategia sempre più orientata alle logiche di piattaforma, più che di prodotto. È questo, sicuramente, l’annuncio principale che Acronis porta alla community di distributori e MSP in occasione del Partner Day svoltosi in questi giorni a Milano. 
Lo spiega bene Denis Cassinerio, Senior Director e General Manager South EMEA di Acronis: “Nel mondo della cybersecurity stiamo assistendo a una trasformazione veloce, che guarda non più al singolo prodotto, ma alla piattaforma e al servizio. Parliamo di platformization ed è su questa logica che stiamo trasformando la nostra offerta, puntando alla creazione di un modello di erogazione di servizi di cyber resilience e puntando a un modo nuovo di relazionarci con i partner, anche attraverso nuovi modelli di business”. 

Una piattaforma pensata per gli MSP

Quando si parla di partner, un focus particolare è dedicato agli MSP, cui per altro è destinata proprio Acronis XDR.
Parliamo infatti di una soluzione che integra nativamente non solo funzionalità di Cyber Security, protezione dei dati e gestione degli endpoint, ma anche un motore di Intelligenza Artificiale per l’incident analysis.
Acronis XDR prevede una sola console per tutti i servizi ed è di fatto una piattaforma personalizzabile nella quale integrare strumenti aggiuntivi per ottenere uno stack tecnologico unificato.
Come accennato all’inizio, Acronis XDR rappresenta un tassello ulteriore di un percorso verso la platformization che l’azienda ha da tempo intrapreso e che si è andato consolidando in questi mesi, con il lancio di Acronis MDR con tecnologia Novacoast per la sicurezza degli endpoint, anche in questo caso pensato per gli MSP. XDR e MDR rappresentano dunque il complemento di EDR, la piattaforma Acronis per la protezione degli endpoint.
In tutto questo, un ruolo importante lo gioca proprio l’Intelligenza Artificiale. Acronis sta sviluppando algoritmi che consentono di identificare le azioni sospetti e che siano in grado di correlare dati e analisi per offrire ai responsabili della sicurezza e dei servizi report istantanei e script automatici, così da ridurre il più possibile le finestre di rischio e minimizzare i tempi di intervento.

Lo scenario di riferimento

Del resto, questa velocità di azione e reazione è ciò che serve oggi. Lo spiega ancora Denis Cassinerio, citando non solo i dati Clusit, dai quali emerge in modo chiaro come l’Italia sia divenuta un target di elezione per i cybercriminali, ma anche i tanti incidenti che nei primi quattro mesi dell’anno hanno colpito realtà italiane, diversissime tra loro per settore di appartenenza e dimensione. Da Benetton a Synlab, da FIAB a Bruno Generators, gli incidenti sono stati gravi e testimoniano la gravità della situazione. 
“In questo scenario noi mettiamo a disposizione una piattaforma completa di cyber protection, nativamente integrata e pensata per gli MSP. Noi mettiamo in piattaforma tutto ciò che serve, così che poi l’ecosistema dei partner ossa agire e mettere a punto la soluzione che serve ai clienti finali”.
Tutto questo, va precisato, anche guardando al futuro prossimo, vale a dire all’entrata in vigore di NIS 2.
“Arriviamo a coprire l’intero framework NIS: govern, identify, protect, detect, respond, recover. Poi entrano in gioco i service provider che aiutano a governare tutti questi aspetti”, conclude Cassinerio.

Partner e MSP al centro del go to market di Acronis

Certo, come sottolinea Cassinerio, per ben operare in questo scenario servono skill e competenze nuovi. 
Ed è qui che entra in gioco la relazione che nel tempo Acronis ha voluto costruire con il proprio ecosistema. Anche in Italia.
Lo spiega bene Katya Ivanova, Chief Revenue Officer della società.
“L’Italia – ha sottolineato la manager – è un mercato importante per Acronis e il lavoro di questi anni sta portando buoni risultati, considerando sia la crescita del 40% sul fatturato dello scorso anno nel segmento B2B, sia le previsioni per l’anno in corso, di nuovo attestate su un +40% per il segmento dei Service provider Cloud”. 
Acronis lavora con 700 partner, 200 dei quali con un impegno formale di sviluppo di business e sta cercando di rafforzare la propria presenza proprio nel mondo degli MSP.
Con i partner, e in particolare con gli MSP, si sviluppano attività di vendita, campagne di marketing, webinar ed eventi, azioni di demand generation.
“Importante, tra gli strumenti che mettiamo a disposizione della nostra community è il Partner Portal, attraverso il quale offriamo una vera e propria piattaforma operativa, attraverso la quale accedere a tutti gli strumenti, a tutti i servizi e a tutte le risorse di cui un partner potrebbe aver bisogno”,
Completano il quadro le attività di localizzazione, così come una solida presenza locale, importante per seguire il mercato e i partner, per il supporto tecnico, per  lo sviluppo di soluzioni, e per le attività di formazione attraverso l’Academy.

Acronis spinge sulla platformization e sposta il focus sugli MSP ultima modifica: 2024-06-13T11:20:06+02:00 da Miti Della Mura

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