Broadcom compra VMware, pronti 61 miliardi di dollari. Tutti i numeri, i dettagli, della clamorosa trattativa cje cambia ancora gli equilibri del mercato

Il mercato IT non si ferma davvero mai. Non fanno in tempo a calmarsi le acque dell’acquisizione da record che ha visto Microsoft impegnarsi nei confronti di Activision, che i media di tutto il mondo impazziscono dietro il rumor, divulgato in primis da Bloomberg, che voleva Broadcom pronto a rilevare niente meno che VMware. Impressioni che si sono rivelate assolutamente veritiere, dal momento che l’operazione è stata ufficializzata dalle parti in causa nella giornata di giovedi 26 maggio.

Il colosso diretto da Hock Tan non è nuovo a questo genere di shopping, dal momento che vanta al proprio attivo acquisizioni del calibro di Brocade Communications (2017), CA Technologies (2018) e Symantec Enterprise (2019), poi rivenduta ad Accenture, oltre a diversi tentativi sfumati nel corso delle trattative o delle verifiche svolte dagli enti antitrust, come nel caso di Qualcomm (2018) o di SAS (2021).

Broadcom compra VMware i numeri della trattativa

Secondo quanto reso noto da Broadcom, le azioni di VMware verranno rilevate a 142,5 dollari l’una, per un totale di circa 61 miliardi di dollari, che verranno corrisposti parte in azioni Broadcom e parte in contanti. Oltre a tale somma, Broadcom si impegna a rilevare un debito netto di VMware pari a circa 8 miliardi di dollari. Per finanziare l’operazione, Broadcom avrebbe ricevuto le assicurazioni di un prestito bancario pari a circa 32 miliardi di dollari. La notizia dell’annuncio dell’acquisizione ha fatto prontamente volare in borsa sia i titoli di Broadcom (+4%) che quelli di VMware (+3%).

Si tratta dunque della terza più importante acquisizione di sempre nel mercato IT, dopo la già citata operazione che ha visto Microsoft rilevare il colosso gaming Activision per 69 miliardi di dollari (2022) e Dell acquisire EMC per 67 miliardi di dollari (2016).

L’operazione annunciata sarà soggetta all’approvazione finale da parte degli azionisti di VMware ed a tutte le verifiche degli enti Antitrust coinvolti a livello internazionale, prima di essere perfezionata entro la fine dell’anno fiscale 2023, almeno secondo le previsioni rilasciate da Broadcom.

Tra gli advisor della trattativa figurano, tra gli altri, Barclays Capital, BofA Securities, Citigroup Global Markets, Credit Suisse e Morgan Stanley (per Broadcom), Goldman Sachs e J.P. Morgan (per VMware).

Broadcom compra VMware le dichiarazioni ufficiali

Nel comunicato ufficiale relativo all’acquisizione, rilasciato pubblicamente da Broadcom, figurano le dichiarazioni dei principali stakeholder.

Hock Tan, presidente e AD di Broadcom, ha affermato: “Essendo basata sulla nostra esperienza di M&A di successo, questa acquisizione mira ad unire le nostre attività legate ai semiconduttori e di software IT, con il contributo di un pioniere e innovatore iconico nell’ambito del software aziendale. Stiamo immaginando ciò che potremo offrire ai clienti come azienda leader nell’IT. Non vediamo l’ora che il talentuoso team di VMware si unisca a Broadcom, coltivando ulteriormente una cultura condivisa dell’innovazione e promuovendo un valore ancora più elevato per i nostri rispettivi stakeholder, inclusi entrambi i gruppi di azionisti”.

Gli fa eco Tom Krause, presidente di Broadcom Software Group: “VMware è da lungo tempo riconosciuta per la sua leadership nell’ambito del software enterprise. Grazie a questa transazione garantiremo ai nostri clienti in tutto il mondo la prossima generazione di infrastruttura software. La piattaforma di VMware e le soluzioni IT di Broadcom soddisfano differenti ma importanti esigenze in ambito enterprise, e la company congiunta sarà capace di soddisfarle in maniera ancora più sicura ed efficiente. Abbiamo un enorme rispetto per il focus del target di clienti di VMware e della sua capacità di innovare, e non vedo l’ora di riunione le nostre due organizzazioni”.

Sul fronte opposto della  trattativa, arriva puntuale la soddisfazione di Raghu Raghuram, CEO Di VMware: “Negli ultimi 24 anni, VMware ha rimodellato lo scenario IT, aiutando tutti i nostri clienti a digitalizzare i loro business. Per i nostri clienti siamo da sempre sinonimo di innovazione e supporto per le loro operazioni più importanti. Ora stiamo estendendo il nostro impegno diventando la nuova piattaforma software di Broadcom. Combinando le capacità dei nostri asset e dei nostri talentuosi team con il portfolio di software enterprise di cui già dispone Broadcom, sotto l’unico brand di VMware, diventeremo un protagonista ancora più rilevante nell’ambito del software enterprise. Complessivamente, saremo in grado di garantire una scelta, un valore e una capacità di innovazione ancora maggiore ai nostri clienti, consentendo loro di prosperare in questa era multi-cloud che si preannuncia sempre più complessa”.

Michael Dell, chairman del board di azionisti di VMware, afferma che: “Insieme a Broadcom, VMware riuscirà a posizionarsi ancora meglio per fornire soluzioni preziose e innovative ad un numero ancora maggiore di aziende in tutto il mondo. Questo rappresenta per VMware un momento storico e offre sia ai nostri azionisti che ai nostri dipendenti la possibilità di partecipare ad un percorso di crescita molto significativo”.

Michael Dell è il maggior azionista di VMware, disponendo della proprietà di circa il 41% del pacchetto azionario della società ed è stato il principale fautore dell’acquisizione da parte di Broadcom, da cui dovrebbe incassare circa 25 miliardi di dollari. VMware era stata scorporata da Dell Technologies soltanto alla fine del 2021. Una mossa che, con il senno di poi, lasciava già presagire una possibile volontà di cessione.

L’incognita Antitrust: un nuovo caso Qualcomm?

Sarebbe stata la più grande acquisizione di tutti i tempi, invece è rimasta sulla carta. Parliamo naturalmente del tentativo effettuato da Broadcom nel 2018 per assicurarsi la proprietà di Qualcomm, per un totale di ben 117 miliardi di dollari. L’operazione venne bloccata senza possibilità di appello dall’amministrazione Trump per ragioni di sicurezza nazionale.

Il governo americano ritenne troppo rischiosa l’eventualità che le politiche di Broadcom, che al tempo aveva sede a Singapore, potessero influire sulla produttività e sulla sicurezza di un comparto fondamentale come quello dei processori informatici, oltre alla possibilità di ingerenze in termini di sicurezza nelle comunicazioni dei sistemi 5G. Il gruppo di Hock Tan dovette quindi abbandonare il suo ambizioso obiettivo e Qualcomm è rimasta in carico alla sua proprietà originale.

Data l’entità dell’acquisizione e il ruolo di leader svolto da VMware nell’ambito delle tecnologie di virtualizzazione e orchestrazione in multi-cloud, non è escluso che l’amministrazione Biden possa rilevare una serie di criticità.

A favore di Broadcom gioca il fatto che, rispetto al 2018, la sede societaria è stata trasferita da Singapore negli Stati Uniti, per cui attualmente rientra sotto la stessa giurisdizione della società che sta cercando di acquisire, per un’operazione che si preannuncia, almeno legalmente, interamente a stelle e strisce.

Broadcom compra VMware, pronti 61 miliardi di dollari ultima modifica: 2022-05-26T21:18:11+02:00 da Marco Lorusso

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