Internet of things, IOT, Internet delle cose. Chiamatela come volete ma la rivoluzione che porta oggetti, cose, persone a comunicare tra loro in maniera autonoma sta già oggi cambiano alla radice il nostro modo di lavorare e vivere. Una rivoluzione senza precedenti per impatto, soprattutto nel mondo industriale e della logistica, e ovviamente per numeri. Una rivoluzione, quella dell’Internet of things che, come spiegato più volte, sta anche cambiando alla radice l’ecosistema di vendita di soluzioni IT ed elettroniche avvicinando mondi un tempo lontani come quello dei system integrator, dei distributori informatica, e degli operatori o installatori delle TLC (qui per esempio il caso di Tech Data e del progetto di formazione ad hoc per il canale che si muove verso l’IOT). Una rivoluzione che, proprio nel 2019, presenterà il conto di almeno 5 trasformazioni profonde di cui ci rende conto una interessante ricerca di Software AG. Philip Hooker, Vice President for Online Business, IoT & Cloud di Software AG (qui tutti i dettagli per sapere chi è Software AG e come opera anche in Italia), ha infatti dichiarato: «Case intelligenti, democratizzazione dei dati, design thinking, M2M edge e lightweight, queste sono alcune delle previsioni meno conosciute che leggerete sull’IoT per il 2019. Rappresentano la base di un cambiamento innovativo».

L’Internet of things (IoT) sta entrando nelle nostre case!

Con l’incremento di dispositivi e servizi domestici intelligenti nel 2019, inizieremo a vedere un progressivo abbattimento delle barriere tra ecosistemi verticali e la rapida crescita di soluzioni di terze parti offerte da produttori di prodotti non intelligenti. Quest’ultima andrà a colmare una lacuna crescente di proposizioni convincenti capaci di creare soluzioni di valore per i consumatori che utilizzano una gamma eterogenea di dispositivi domestici.

L’Internet of things (IoT) sarà più democratico

Dialogo aperto e trasparenza sono, a quanto si dice, il fondamento di una democrazia sana, motivo per cui assisteremo alla democratizzazione dell’IoT nel 2019. Di questi tempi ognuno è uno sviluppatore ed è evidente come vi sia stato un boom di team d’innovazione e imprenditori. Fortunatamente, l’evoluzione dell’IoT sta creando framework, strumenti e soluzioni semipronte per tutti gli elementi dell’ecosistema IoT che consentono all’utente business o “citizen developer” di creare rapidamente soluzioni IoT per risolvere i propri specifici problemi di business in pochi minuti. L’introduzione dell’analitica self-service renderà disponibili alle masse processi analitici sofisticati tra cui il machine learning. Tutto molto democratico!

L’Internet of things (IoT) verso lo sviluppo e il miglioramento continuo

Ci sarà uno spostamento mentale verso una “nuova” concezione dell’IoT, maggiormente orientata allo sviluppo e al miglioramento continuo delle soluzioni rispetto al passato, dove l’IoT era considerato solo dal punto di vista del dispositivo. Forse però, il concetto più facilmente comprensibile è come i dispositivi siano considerati nel processo di progettazione. I progetti più efficaci saranno quelli che uniranno flessibilità e robustezza. Un progetto dovrà essere concepito dall’interno verso l’esterno, e non viceversa e i processi si evolveranno sempre insieme a dispositivi che cambieranno sempre nel corso del ciclo di vita di una soluzione.

L’Internet of things (IoT) e tanti nuovi piccoli Einstein

Ogni cosa basata su microprocessore è già pensante, ma il suo livello di pensiero è limitato. Due trend fondamentali stanno cambiando il modo in cui questi dispositivi possono sperimentare l’apprendimento nel corso della loro intera vita. In primo luogo, connettività ubiqua, silicio economico e software comprovati stanno creando un cambiamento di paradigma nella gestione dei dispositivi, con la gestione in-life e gli aggiornamenti proattivi della sicurezza. In secondo luogo, un approccio “thin edge” permetterà a un cervellone virtuale, come quello di Einstein, di essere inserito in ogni singola cosa. Ciò consente alle aziende di focalizzarsi sull’integrazione hardware e software dell’IoT, permettendo agli esperti di analisi di far evolvere la comprensione dei dispositivi sul mondo e sul valore fornito ai clienti finali.

L’Internet of things (IoT) nel 2019: più facile il lavoro per gli sviluppatori

Nel 2019 vedremo più misure volte a semplificare il lavoro degli sviluppatori IoT. Innanzitutto, vi sarà un incremento nell’utilizzo dello standard LWM2M, uno standard che sta vedendo crescere lentamente la sua adozione e che probabilmente favorirà la creazione del catalogo tecnico più grande al mondo di dispositivi IoT interoperabili. In secondo luogo, assisteremo a uno sviluppo del peer to peer (P2P) – queste connessioni stanno iniziando a emergere attraverso l’adozione crescente di tecnologie edge, e potrebbero diffondersi drasticamente in seguito all’adozione della gestione avanzata delle identità federate.

Internet of things (IOT), 5 cose che accadranno nel 2019 ultima modifica: 2019-01-23T12:11:32+01:00 da Marco Lorusso

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