Intendiamoci, l’IoT sta conquistando il mondo. E relegarlo al solo ambito del manufacturing è restrittivo. Ma, allo stesso tempo, l’Industrial IoT – come l’IoT nel manufacturing – è probabilmente il campo di applicazione in cui l’IoT mostra il massimo del suo potenziale in termini di business generato.

Prima di concentrarci sul come e quando integrare l’IoT nel processo produttivo di un’azienda, è doveroso ricordare i campi di applicazione dell’IoT. In una parola: tutti. All’interno del paradigma dell’Internet delle Cose ci può stare Qualsiasi Cosa connessa a Internet, questo è l’IoT.

IoT è l’accesso via app alla mobilità condivisa, IoT è la gestione degli elettrodomestici e dei dispositivi di intrattenimento in casa, IoT sono i dispositivi per l’assistenza medica. Dunque, dal consumer all’Health fino al Retail e alle Smart Cities, le tecnologie IoT si dimostrano abilitatori di business pressoché in tutti i mercati verticali.

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I dati di diffusione dell’IoT

I dati di diffusione dell’IoT in Europa e nel mondo sono confortanti. Secondo IDC in Europa nel 2021 si supereranno i 200 miliardi di valore di mercato e il tasso di crescita previsto fino al 2025 sarà ancora a due cifre.

Sebbene il settore economico più vasto rimanga il consumer (home automation), il secondo in graduatoria è il manufacturing. Il comparto sfrutta le soluzioni IoT, per esempio, per tracciare, monitorare e manutenere da remoto i dispositivi di produzione industriale. In particolare, valutando le condizioni delle apparecchiature e diagnosticando a distanza i guasti delle apparecchiature prima che accadano analizzando il flusso live dei dati prodotti dalla macchina.

Le principali applicazioni IoT nel manufacturing

Il monitoraggio a distanza delle apparecchiature industriali è l’ambito più sfruttato dalle tecnologie IoT nel manufacturing. Ma non è il solo. Vediamoli tutti per individuarne caratteristiche e vantaggi.

  • Manutenzione a distanza

In un contesto di manutenzione, l’obiettivo è monitorare i macchinari e i dispositivi presso il cliente in ottica di previsione del guasto. Il controllo da remoto, inoltre, è propedeutico all’intervento da remoto o al supporto in loco via Augmented Reality, per esempio. Un progetto di questo tipo determina una notevole ottimizzazione del servizio di assistenza.

  • Gestione della produzione

Si può connettere in rete un qualsiasi macchinario con lo scopo di monitorarne l’attività grazie alle informazioni generabili attraverso le applicazioni. In questo modo, si può gestire meglio la produzione e ridurre il time-to-market. Ma solo se i dispositivi connessi fanno parte di un unico sistema intelligente in cui, oltre a raccogliere i dati, si elaborano a fini predittivi, allineando le informazioni agli obiettivi di business.

E poi, ci sono anche queste

  • Digital Twins

Altro contesto industriale in cui non si può fare a meno dell’IoT è quello della creazione di una replica in digitale di un gemello di un prodotto fisico. L’inserimento dei sensori nei macchinari che realizzano e assemblano il prodotto permette di simulare l’intera attività e di valutare e testare il digital twin del prodotto fisico, prima che la catena di produzione sia attiva.

  • Gestione della supply chain

Avere i prodotti connessi permette di gestire perfettamente gli inventari e i magazzini su larga scala. In questo modo si ha una visione aggiornata in tempo reale del magazzino ed è anche possibile monitorare la logistica. Il tutto con un margine di errore molto ridotto che impatta positivamente sul time to market.

In definitiva, il tema è caldo. SoftJam, Microsoft Gold Partner, lo sa e per questo riparte in questa stagione di rinascita a supporto dei propri clienti con una partnership particolarmente importante. Il nuovo partner di SoftJam è Ermit, azienda anch’essa genovese, pluripremiata autrice di progetti poi diventati realtà industriali di livello internazionale. L’accordo permetterà a SoftJam di rivolgersi al mercato con l’unico obiettivo di individuare opportunità di sviluppo imprenditoriale o di efficientamento dei processi che spesso si presentano come rivoluzionarie e che nascono dall’integrazione tra la realtà fisica delle fabbriche, dei consumatori, di chi lavora o di chi vive in condizioni di difficoltà, e le tecnologie digitali. Un esempio? Lo raccontiamo di seguito.

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IoT nel manufacturing, l’esempio di Fabio Perini Spa

Il progetto sviluppato da SoftJam per Fabio Perini Spa rientra nell’ambito dell’IoT nel manufacturing a supporto della manutenzione da remoto dei macchinari. In particolare, macchine per la produzione di tessuti cartacei.

Il passaggio da un’attività reattiva – identificazione della fonte, intervento, riparazione o sostituzione – a una proattiva ha determinato una rivoluzione nei servizi dell’azienda cliente. Oggi i tecnici dedicati al controllo delle macchine di produzione sono avvisati di un’anomalia da un SMS inviato direttamente dalla macchina. Inoltre, il sistema applicativo di gestione permette una pianificazione intelligente degli interventi sul campo e la possibilità di incrociare i dati generati per migliorare l’efficienza delle macchine.

A grandi linee il progetto SoftJam ha previsto tre direzioni di sviluppo principali: l’implementazione della rete fisica di sensori connessi, l’attivazione di un’unica piattaforma di gestione dei dati e la definizione dell’ambiente cloud in cui questi dati transitano (Microsoft Azure). Grazie anche ai tool specifici presenti su Microsoft Azure, Fabio Perini Spa oggi può contare su una piattaforma omogenea e completa che valorizza il proprio servizio di assistenza agli occhi dei suoi clienti.

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IoT nel manufacturing: come e quando implementarlo in azienda ultima modifica: 2021-09-02T07:47:35+02:00 da Valerio Mariani

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