Covid-19, dalla rete sulla nave ospedale alla rivoluzione del tracciamento sul lavoro con Swat “System Workers Advance Tracing” per garantire i massimi standard di sicurezza di tutti i dipendenti. Stefano Venturi racconta il caso HPE. Due video interviste esclusive per raccontare due casi di successo, eccellenza e tempismo che in Italia, HPE ha costruito grazie a coraggio, innovazione e soprattutto un ecosistema di partner di altissimo valore sul territorio

Stefano Venturi, seduto in cabina di regia della filiale italiana di Hewlett Packrad Enterprise, è un manager appassionato di tecnologia e di persone. Due qualità che si respirano da sempre a pieni polmoni quando lo si incontra, lo si sente parlare.

Non è retorica e nemmeno piaggeria, è un dato oggettivo, contagioso.

Due qualità che, oggi più che mai, fanno bene e vien voglia di raccontare, con più forza e decisione di sempre perché, a occhio, sono proprio le qualità da cui un sistema Paese come il nostro può e deve cercare di ripartire faticosamente.

Due qualità a cui sarà dedicato un ciclo di interviste esclusive che, da qui in avanti, proverà a dare voce agli imprenditori dell’innovazione che non solo hanno e stanno convivendo con l’emergenza ma che, nell’emergenza, nella nuova normalità hanno trovato modo di trarre spunti, lezioni e opportunità straordinarie. C’è stato un tempo per raccontare, passivamente, quello che capitava ora è tempo di costruire e per farlo servono i migliori talenti, idee, ecosistemi.

Due qualità, passione per tecnologie e per le persone, che trovano l’ennesima conferma riguardando il video dell’ intervista esclusiva che proprio Venturi ha voluto regalarci nei giorni scorsi, nel mezzo di tutta la delicatissima fase di riavvio delle attività che, per HPE, non si sono mai fermate a onor del vero.

Un’intervista lunga, appassionata, da cui abbiamo tratto due piccoli video che ci aiutano a toccare con mano due casi di eccellenza e reattività tutta italiana nel mezzo dei giorni più difficili dell’emergenza sanitaria. Due casi che, oggi, diventano modello vitale e strategico per impostare la ripartenza e la “nuova normalità”.

Covid-19, il caso della rete a bordo della nave ospedale GNV

Ma andiamo con ordine. Il primo è il caso della rivoluzionaria rete Wifi che HPE Aruba ha costruito, in circa 5 giorni, a bordo della nave ospedale GNV ancorata a Genova. Aruba Networks, azienda di Hewlett Packard Enterprise ha infatti donato e installato un’infrastruttura di rete a bordo della GNV Splendid, il grande traghetto del Gruppo MSC che è stato recentemente trasformato in ospedale galleggiante per fronteggiare l’emergenza COVID-19.

Ormeggiata al ponte Colombo nel porto di Genova, la nave è stata allestita a tempo di record per garantire spazi addizionali e cure mediche ai pazienti colpiti dal nuovo Coronavirus. Grazie allo sforzo congiunto di HPE, Grandi NaviVeloci (GNV), MSC Cruises e altri partner, è stata installata una rete costituita da 70 access point e oltre 4 chilometri di cavi, in grado di garantire copertura Wi-Fi agli operatori sanitari e ai pazienti su diversi ponti della nave.

Oltre a supportare gli sforzi di medici e infermieri, incluso il trasferimento di dati da e verso l’ospedale di Genova, l’infrastruttura di rete migliorerà anche l’esperienza quotidiana dei pazienti a bordo, consentendo loro la piena connettività Internet durante il ricovero. La rete consente inoltre agli equipaggi delle ambulanze di fornire aggiornamenti in tempo reale sullo stato dei pazienti all’arrivo nel garage della nave, consentendo di anticipare le loro esigenze prima di salire a bordo.

Fondamentale nella rapida implementazione del progetto è stato il contributo dei partner di Aruba Network, da Esprinet Mantero Sistemi (system integrator italiano con una storica eccellenza proprio in ambito navale), a MavianMax ed EI Towers, che con le proprie soluzioni hanno garantito l’accesso a Internet, rendendo così possibile il collegamento anche con la rete interna dell’Ospedale San Martino di Genova, assicurando agli operatori sanitari a bordo facile accesso alle cartelle cliniche dei pazienti e lo scambio di informazioni in tempi rapidissimi.

La vasta esperienza del team Aruba Networks nel campo delle infrastrutture wireless navali ha permesso loro di progettare e implementare rapidamente una rete efficace per supportare il personale medico e i pazienti a bordo. Reagendo a una situazione urgente e senza precedenti, il team di Aruba ha lavorato con gli elettricisti esperti di bordo della GNV Splendid per superare i vari ostacoli inerenti a questo tipo di implementazione, inclusa la necessità di garantire funzionalità per vari tipi di dispositivi e fornire connettività all’interno di un grande struttura in metallo costruita su più ponti e a compartimenti stagni.

“Ringraziamo il team di Hewlett Packard Enterprise e Mantero Sistemi che hanno messo a disposizione soluzioni tecnologiche all’avanguardia, know-how e la loro professionalità, collaborando alla realizzazione del progetto che abbiamo studiato insieme a RINA, ASL e Protezione Civile con il fattivo contributo di altri partner. Grazie alla loro capacità d’innovazione e di pronto intervento in una situazione così inedita siamo riusciti a garantire connettività ai sanitari e ai pazienti a bordo”, ha dichiarato Barbara Poli, Chief Information & Technology Officer GNV.

“In un momento così critico per il nostro Paese, abbiamo sentito il dovere di dare un nostro piccolo contributo a quanti sono in prima linea, ogni giorno, per contrastare il diffondersi del virus e salvare vite umane. Non abbiamo quindi esitato neanche un istante di fronte all’opportunità che questa lodevole iniziativa di GNV e MSC Crociere ci poneva davanti”, ha commentato Stefano Venturi, Presidente e Amministratore Delegato Hewlett Packard Enterprise Italia. “Continueremo a supportare l’impegno globale a contrasto del coronavirus in ogni modo possibile”.

“Aver potuto mettere le nostre capacità e le nostre tecnologie al servizio di un progetto così importante ci riempie di orgoglio. L’esperienza maturata sul campo ci ha permesso di essere rapidi e ben focalizzati, anticipando i problemi prima che potessero manifestarsi. Per il progetto abbiamo scelto la nuova tecnologia Wi-Fi 6 e Access Point Aruba 515, in grado di supportare lo standard 802.11ax. Una scelta dettata anche dalla volontà di garantire le migliori performance al grande numero di device che si appoggiano alla rete: dai laptop e i tablet dei medici, alle strumentazioni sanitarie, dai terminali che permettono all’equipaggio di monitorare le attività di bordo ai dispositivi mobili dei pazienti, che consentono loro di rimanere in contatto con i propri cari. Abbiamo anche collegato un’area di screening off-board, consentendo la condivisione di applicazioni e dati tra operazioni di bordo ed esterne”, ha aggiunto Fabio Tognon, Country Manager Aruba Networks Italia, società di Hewlett Packard Enterprise.

Covid-19 ripartire grazie allo Swat e al tracciamento il caso HPE-ISA

Anche grazie al progetto GNV e Nave Ospedale è nato poi un ulteriore caso di successo che, oggi, sta già dimostrando tutto il suo valore nel guidare molte imprese italiane in questa fase di complessa ripartenza. Si parla di “SWAT – System Workers Advance Tracing” per garantire i massimi standard di sicurezza di tutti i dipendenti. Un sistema che, sulla base del progetto GNV, HPE ha sviluppato e messo subito a disposizione di una società come ISA SpA – azienda umbra tra i player più importanti al mondo nella produzione di arredamenti per bar, gelaterie, pasticcerie ed espositori refrigerati per Food & Beverage e Retail. Nel dettaglio “ISA Safety System” fornisce ogni operatore di un TAG (dispositivo dalle dimensioni di un piccolo portachiavi) in grado di fare due attività fondamentali:

  • Comunicare ai singoli operatori, tramite APP con notifica push collegata al proprio smartphone e tramite vibrazione del dispositivo, i contatti avvenuti sotto la distanza di 1,5 metri per più di 15 secondi, in modo da aumentare sicurezza e consapevolezza.
  • Consentire all’azienda di monitorare tutte le interazioni che l’operatore ha avuto nel corso dell’attività lavorativa in modo da rintracciare tempestivamente, in caso di necessità e nel massimo rispetto della privacy, tutti i contatti avuti dall’interessato.
  • ISA Safety System si aggiunge a tutte le altre iniziative, concordate con le organizzazioni sindacali, già messe in campo per portare al massimo livello la sicurezza dei lavoratori.
  • Potenziamento delle protezioni individuali.
    In aggiunta al dispositivo di sicurezza ISA Safey System, ogni lavoratore è dotato di una visiera frontale trasparente, mascherine Chirurgiche o FFP2 e guanti in lattice (da usare sotto i guanti da lavoro).

 

 

Covid-19, dalla rete sulla nave ospedale alla rivoluzione del tracciamento sul lavoro con Swat. Stefano Venturi racconta il caso HPE ultima modifica: 2020-05-09T16:38:27+02:00 da Marco Lorusso

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